Capitolo 10

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Ero ferma davanti alla sua porta, era stato un gesto impulsivo, e stavo già iniziando a pentirmi della mia scelta.

Incerta bussai, non rispose nessuno. Le luci erano spente, probabilmente non era in casa. Ma come mi è venuto in mente di venire qui? È sabato sera e sono dalla persona più sbagliata per me al momento.

Girai i tacchi, feci per andarmene quando la porta si aprì di scatto. Mi girai e dopo qualche secondo ero intrappolata nel suo abbracciò.

Mi prese per la vita e mi strinse a se come non faceva da tempo. Gli misi le braccia dietro al collo e inspirai a fonto il suo  profumo.  Profuma di cioccolato, un odore buonissimo, che ormai non sentivo da troppo.

Quando mi lasciò lo guardai negli occhi, quei bellissimi occhi verdi che non vedevo da tanto erano lì, di fronte a me. Quanto mi erano mancati.

“mi sei mancata tanto piccola mia”- sussurrò sui miei capelli.

“anche a me, mi dispiace per tutto Harry, mi dispiace di essermene andata senza nessun preavviso o spiegazione. Mi dispiace di aver fatto la stronza, di averti ignorato per mesi quando invece l’unica cosa giusta sarebbe stata tornare qui molto tempo prima. Non lo so, forse per orgoglio ma non volevo essere sopraffatta da tutto ciò un’altra. Non volevo trascinarti nei miei problemi come ho sempre fatto. Ma ho bisogno di te. Ne avrò sempre.”

Non disse niente, si limitò a stringermi ancora più forte e a baciarmi la fronte.

“hai pianto?”- chiese piano

Non dissi niente, mi limitai a chiudere gli occhi e respirare a fondo.

“chi è lo stronzo?”

“ io non ce la faccio. Non posso vivere con lei, nonostante tutto continua a mermettergli di trattarmi così. Di rinfacciarmi il mio passato e tutto ciò che cerco di dimenticare. Voglio cambiare, non voglio più essere la ragazza depressa,triste e con disordini alimentari che sono stata. Voglio essere solo io, Alaska. Senza alcun pregiudizio, voglio che le persone quando mi conoscono invece di squadrarmi dalla testa ai piedi mi strigano la mano e sorridano. Non sono un mostro. Sono scappata dai miei demoni sperando di rincominciare. Invece non fanno altro che consumarmi ancor più di prima.”

“ Alaska, io credo che lei in questo momento sia presa dalla sua situzione per essere cosciente di ciò che succede nel “mondo reale””

“ Harry io non sono egoista”

“ ma certo che non lo sei. Sei solo distrutta dalla sua storia e dal suo amore.”

Aveva ragione, ero completamente distrutta da quel sentimento che provavano l’uno per l’altro, quella sensazione che cercavo da tempo ma che non ero mai riuscita a provare. Da tanto cercavo quella pace e la spensieratezza che li caratterizzava ma purtroppo non ero ancora riuscita a trovarla.

“ vuoi entrare?” –chiese

“ no, io..credo dovrei tornare a casa..”

“ ti accompagno fino alla tua auto”

“ io..non ho un auto..”

“stai scherzando? Hai fatto più di quattro chilometri a piedi? Alle undici di sera?”

“ avevo bisogno di camminare..”

“ti riporto io, non ti fai tutta la strada da sola”

“ grazie..io..non voglio essere un disturbo..”

“ tu non sei mai un disturbo ok? Sei la mia piccolina, non ci vediamo da più di un anno, è il minimo che io possa fare”

Sorrisi a quelle parole, questi mesi senza di lui sono sati orrendi. Il nostro rapporto negli anni era diventato sempre più forte, ci conosciamo dal liceo. Era nel mio grupo di sostegno, ci siamo aiutati insieme, Harry è uscito più forte che mai, io invece ci sto ancora lavorando. Siamo migliori amici da quel momento, ci siamo sempre confidati tutto, ricordo che io gli presentavo le mie amiche e lo aiuavo a fare colpo. È sempre stato un latin lover ma con il carattere più dolce del mondo.

“Alaska, ci sei?”- chiese risvegliandomi dai miei pensieri.

“ Si, stavo solo.. no, non importa”-sorrisi

“ vogliamo andare?”

Annuii

Camminammo verso il parcheggio. Salii sulla sua macchina e ci dirigemmo verso casa.

“ eccoci a destinazione”

“grazie mille, non so che altro dire. Sei fantastico.”

“”vieni qui” – disse attirandomi nel suo abbraccio.

“ mi chiami presto?”

“certo”- sorrisi

“grazie di tutto”-sorrisi

“ ti voglio bene”

“ anche io.”

Detto questo girai i tacchi e mi diressi verso il pianerottolo di casa. Ero così felice. Rivedere Harry mi ha datto la forza di ricominciare.

Salii, le scale, non feci in tempo ad arrivare al mio appartamento che una porta si spalancò di colpo. Oh no.

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Ciao a tutte mie adorate lettrici. devo dire tre cose:

1- so' che siete stanche dei miei monologhi ma non posso farci niente,è più forte di me.

2- volevo scusarmi con tutte per averci messo così tanto ad aggiornare. ho ricomniciato la scuola e ultimamente sono un po' impegnata. comunque cercherò di aggiornare più frequentemente.

3- voglio ringraziare tutti coloro che leggono la mia storia, siete davvero importanti e arrivare a questo traguardo significa moltissimo per me. grazie davvero di tutto.

perciò vi saluto. grazie ancora. 

Hugs, luve ya

Alaska xx

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