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Era passato un po' di tempo da quell'episodio...
Ne erano successi ancora? Si, decisamente.
Dove? Beh, non che ci interessi.

Louis era felice, era questo che importava.

Quella mattina però, non lo era affatto. Niall lo aveva definito "più ciclato del normale" ed era strano, louis non era mai così.
Quella mattina si era svegliato tra le braccia dei suoi alpha, avvolto dal calore, ma lui stava morendo dal caldo. Li aveva spinti tutti via e si era chiuso in bagno per fare una doccia fredda.
Li aveva ignorati ed era andato a scuola senza nemmeno un bacio.
I gemelli non sapevano perché faceva così, effettivamente loro non avevano colpe, ma non era la prima volta che succedeva.
Capitava che louis si svegliasse con la luna storta la mattina e che poi passasse le giornate ad ignorarli bellamente.
Certo faceva perdere la pazienza però andava bene- quasi.

I gemelli volevano solo che louis parlasse con loro. Ma il piccolo gatto sembra più ciclato di una ragazza e non permetteva mai di fargli o chiedergli niente.

Quella mattina, louis, aveva riso soltanto una volta: Niall gli aveva scritto, testuali parole "LOUIS AIUTO MI SI É INCASTRATO IL CAZZO NELLA CERNIERA DEL JEANS"
Ok, era problematica la situazione, ma louis era scoppiato a ridere.
Era andato da Niall, senza avvertire, e lo aveva aiutato.

Era poi andato al bar, aveva preso qualcosa per lui e per i suoi compagni ed era tornato in camera.
Manco a farlo apposta, come un dejavú, i gemelli lo aspettavano in salotto, incazzati neri.
Louis non era né triste né arrabbiato, sbuffò solamente.
Posó la merenda sul tavolino, si tolse la borsa dalla spalla, la giacca, il maglioncino, i jeans e infine le mutande.
Guardò male Harry e si mise sulle sue gambe.
Harry lo sculacció e louis non disse niente. Né un singhiozzo, né una lacrima, nè un lamento.

Si alzò, si rivesti e andò velocemente in camera, aprì il cassetto e prese le chiavi della moto.
In assoluto silenzio, i compagni lo guardavano attenti e mentre il più piccolo prendeva un cornetto al cioccolato tra i denti si alzarono.
-dove pensi di andare?- chiese Harry minaccioso.
-dove voglio io- rispose tranquillamente louis.
-tu non vai da nessuna parte- Marcel prese le chiavi dalle mani di louis.
-ridammi le chiavi della mia moto- louis si avvicinò minacciosamente a Marcel.
-no, tu non vai da nessuna parte senza di noi- rispose Edward.
-dov'è scritto?! Ho 22 anni non 3 e sono libero di fare quello che voglio!- louis rubó le chiavi a Marcel mentre questo era distratto.
-sei il nostro compagno, non sei libero di fare niente senza la nostra approvazione- le parole di harry fecero strabuzzare gli occhi di louis dalla rabbia e dalla sorpresa.
-non c'è niente che possa affermare la vostra proprietà- disse mostrando il collo ancora niveo, senza l'ombra di un morso -e tanto per la cronaca se c'è qualcuno da cui vorrei un'approvazione saranno sempre mia madre e le mie sorelle- louis mise il giacchetto di pelle e si avvicinò alla porta.
-si può sapere dove stai andando e perché?- chiese Edward. Louis stava fumando dalla rabbia.
-VADO A FARMI UN GIRO DOVE NON MI PUNISCONO PERCHÉ VADO AD AIUTARE IL MIO MIGLIORE AMICO A TOGLIERGLI IL CAZZO DALLA CERNIERA IN CUI SI ERA INCASTRATO, O PERCHÉ VADO A PRENDERVI QUALCOSA DA MANGIARE O ESCO CON UNA MIA AMICA FEMMINA, VI RICORDO CHE MI PIACE IL CAZZO QUINDI SE ESCO CON UNA MIA AMICA SONO LIBERO DI FARE IL CAZZO CHE MI PARE- urló louis stizzito, prima di uscire.
-AH E DIMENTICAVO, IO PER IL MOMENTO NON APPARTENGO A NESSUNO- disse rientrando e riuscendo.

Era stanco, aveva le lacrime agli occhi e stava camminando velocemente.
Incontrò Niall per il corridoio che lo abbracciò, il biondo capì subito la sua situazione.
Gli chiese se poteva andare con lui e louis annuì.
Lui sapeva già dove sarebbero andati, non era la prima volta.
Uscirono dall'università, dopo aver preso un permesso, e andarono verso la moto di louis.
Quest'ultimo la guardò sorridendo. Quanto tempo era che non la usava? Beh era arrivato il momento di rispolverarla.

-uhm... c'è solo un casco, prendilo tu- louis mise il casco a Niall e glielo allacciò.
Montarono in sella e Niall agganciò le braccia alla vita di louis, abbracciandolo.
Il castano Guidò fino a Doncaster. Strano... pensò Niall. Quando louis era triste erano soliti ad andare al cimitero, da meghan*,sua sorella ormai morta.

Louis stava tornando a casa, ma perché?

Niall lo guardò interrogativo ma lo lasciò fare, si fidava.
Era una cosa che era già successa, una volta forse, tanto tempo fa.
Louis aveva avuto una crisi veramente pesante dal punto di vista psicologico e Niall lo aveva accompagnato fino a casa. Inutile dire che arrivato passò quasi tre ore a piangere tra le braccia di sua madre.
Arrivarono dopo un'oretta e mezza, tra i sorpassi di louis e le urla di Niall.

Bussarono alla porta di legno di casa tomlinson-deakin e Johanna, la mamma di louis, gli aprì subito sorridendo, e guardando gli sguardi dei due ragazzi davanti a loro capì subito.
Aprì le braccia e louis ci si fiondò subito dentro.
Jay guardò Niall e gli disse silenziosamente di andare anche lui tra le sue braccia. Niall non ci pensò due volte e abbracciò jay, gli era mancata tanto. Lei le aveva fatto da madre per così tanti anni.
Non ci aveva pensato due volte, dopo la morte della famiglia del biondo, a prenderlo sotto la sua protezione, pur avendo già 5 figli.
Niall era così felice di aver conosciuto i tomlison nella sua vita. Lo avevano cresciuto e amato, cosa che la sua famiglia, per colpa sua non aveva potuto fare.

Si spostarono in salotto e Niall e louis si staccarono da jay, questa si alzò e prese due tazze in più per il tea che stava per prendere.
Si mise tra i due ragazzi e gli offrì la calda bevanda che erano soliti a prendere sempre insieme.
Li coccolò, li ascoltò e li amò come fece per ogni volta che tornavano a casa.

Ben presto si fece troppo tardi e i due dovevamo assolutamente tornare all'università.
Salutarono jay con un bacio e un abbraccio, promettendole di tornare a trovarla. Salutarono le sorelle che erano tornate a casa dopo una giornata al luna park e se ne andarono.
Louis mise il casco a Niall e partirono...

Mancava poco a Londra, ma il peggio accadde, non facendo frenare louis in tempo, facendo scivolare la moto, Niall e louis, in mezzo alla strada, in un bagno di sangue...

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