Durante la sua pausa pranzo Bob mi passa a prendere per accompagnarmi al mio appartamento. Sono elettrizzata ma anche spaventata all'idea. So che avrò una coinquilina e non riesco a smettere di pensare all'inevitabile incontro. Spero solo che sia simpatica..
Bob si ferma davanti un complesso di appartamenti moderni. Mi era andata davvero piuttosto bene con tutta quella faccenda, rischiavo di non potermi iscrivere all'università e ora mi ritrovavo addirittura ad avere un appartamento mio. Quando avevo ricevuto l'email di ammissione non ero riuscita a non piangere. Avevo anche gridato. Era imbarazzante ma quando ero nervosa mi capitava spesso, soprattutto dopo il mio incidente al ginocchio. Urlavo o piangevo.
In quella circostanza ho fatto entrambe le cose.
I turni di Bob sono piuttosto rigidi quindi non ha il tempo per accompagni dentro ma sono comunque grata della sua disponibilità e poi ho un solo scatolone da portare con me. Niente di pesante.
Faccio passare la scheda magnetica e supero la porta dell'atrio. Appena entro l'aria gelida del condizionatore mi colpisce facendomi venire la pelle d'oca.
Seguo le istruzioni di Bob e raggiungo le scale. Potrei prendere l'ascensore ma sono testarda e decido di salire i gradini.
Salgo fino al secondo piano e quando raggiungo la porta l'unica cosa che voglio fare è stendermi sul letto.
Bob aveva ragione quando ha detto che lo avrei adorato perché è esattamente come lo immaginavo . Piccolo, minimal e accogliente. C'è persino un'intera parete fatta in mattoni .
Poggio lo scatolone sul tavolo di fianco al divano e inizio a guardarmi intorno.
Un tonfo proveniente da una stanza in fondo al corridoio mi fa sobbalzare ma un istante dopo dei mugoli ricoprono l'ambiente intorno a me .
Scatto all'indietro coprendomi la bocca con una mano.
Non posso crederci!
Non riesco a trattenere una risata ma al tempo stesso vorrei sprofondare dall'imbarazzo. Mi allontano dal corridoio raggiungendo il divanetto del soggiorno. Evidentemente la mia coinquilina non aveva idea che sarei venuta.
Inizio a sfogliare la galleria del mio cellulare e dopo la terza foto mi ricordo che dovrei scattarne di più così potrei smorzare il tempo in situazioni come questa. Passano almeno venti minuti prima che la porta della stanza si apra. Finalmente.
Inizio a raccogliere le mie cose a disagio sperando che quel momento imbarazzante duri il meno possibile ma quando la ragazza esce dalla stanza con una sola maglietta addosso e mi vede si blocca di colpo , arrossendo subito dopo. Per lo meno non sono l'unica ad essere in imbarazzo.
Non la sento ma la vedo mormorare un ciao appena nota lo scatolone e capisce il motivo della mia presenza li.
Di sicuro il primo incontro con la mia coinquilina resterà memorabile.
Quando il ragazzo esce dalla stanza da memorabile diventa agghiacciante.
" Kaleb?!"- squittisco ma esce più un colpo di tosse che un suono.
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Youth
RomanceGiacchetto rosa e Salopette di Jeans. Abbie è una semplice ragazza di Portland appena diplomata. Ha sempre vissuto con sua madre e organizzato la sua vita per lei . Ma quando la madre sta per risposarsi, Abbie capisce che è arrivato il momento di in...