Capitolo 7

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La mattina seguente quando mi sveglio noto che Poppy non è rientrata. Sono infastidita dal suo comportamento. Non capisco perché mi abbia portato in quel bar se poi aveva intenzione di scaricarmi li. Ho deciso che non mi farò trascinare in nessun altro posto. Non dobbiamo per forza essere amiche. Possiamo semplicemente condividere l'appartamento.

Mi sveglio prestissimo per avere il tempo di andare a fare un po' di shopping . Non ho portato molti vestiti con me perciò ho bisogno di aggiornare il mio guardaroba. Scaccio dalla mia testa le offese di Rider e quando mi soffermo ad osservare una giacca di pelle mi sento stupida.

Non devo permettergli di entrarmi nella testa. Se non mi trova bella non è un problema mio . Anche io avrei molto da ridere sui capelli bicolore di Roxie o sulla decina di piercing che porta all'orecchio , eppure ho il buon senso di tenerlo per me .

Non mi è mai importato dell'opinione degli altri quindi perché adesso dovrebbe essere diverso? Pago i miei vestiti ed esco dal negozio.

Malgrado le nuvole dense e il cielo che minaccia un temporale oggi andrà meglio. Prima di uscire ho fatto una ricerca su internet sulla mappa del quartiere.

In meno di venti minuti riesco ad arrivare alla biblioteca a pochi isolati dall'appartamento. Ci sono al massimo una decina di persone . Mi siedo in uno dei tavoli liberi e inizio a sfogliare il libro di biologia marina. Sono cosi presa dalla lettura che non mi accorgo nemmeno della sedia davanti a me che viene spostata.

"Ciao"– dice una voce bassa .

Riconosco immediatamente quella voce. La stessa che non fa che tormentarmi da ieri sera. Alzo gli occhi su di lui sbalordita di trovarlo li e incredula che si stia rivolgendo proprio a me. Ha i capelli spettinati sembra appena uscito dalla doccia. Quando si accorge che lo sto fissando l'ombra di un sorriso comprare sulle sue labbra . Mi risveglio dal mio stato di trans e improvvisamente mi ricordo di quanto è seccante e che dovrei avercela con lui . Abbasso nuovamente lo sguardo sul mio libro sperando che capisca l'antifonia ma invece lo sento ridacchiare.

Ha anche il coraggio di ridere ?

"Andiamo Abs ora mi eviti ?"

Non mi aveva mai dato fastidio quel soprannome ma pronunciato da lui, in quel modo, mi fa sentire a disagio e per la prima volta mi sembra uno stupido nomignolo. Mi gira la testa per la confusione . Che diavolo succede? Mi sono inventata tutto ?

" Biologia marina ."

"Che stai cercando di fare. Conversazione ?"- sbotto irritata.

Mi accorgo di aver attirato l'attenzione dei presenti quando sento i loro sguardi su di noi . Mi sento arrossire . Spero che se ne vada perché non mi fermerei dall'urlargli contro .

"Non sei di buon umore di prima mattina" – mi dice con un sorrisetto mentre si lascia andare contro lo schienale della sedia.

" E la tua capacità di socializzare è alquanto scarsa ."

Mi alzo dal mio posto e mi avvio verso gli scaffali . Non riesco ancora a credere che mi stia parlando.

Sto prendendo un libro quando lo sento agguantarmi per un braccio. Nel voltarmi il libro mi scivola dalla mani ma lui è abbastanza veloce da afferrarlo . Ma che diavolo?

"Cosa vuoi Rider? "

Ignoro la strana sensazione che il suo nome lascia sulle mie labbra .

"Ridere di me? Ripetermi quanto non mi sopporti? O magari dirmi ancora quanto sono brutta con questi vestiti addosso? Magari la prossima volta che decido di comprarmi qualcosa ti porto con me!"

"Non ho mai detto che sei brutta"- dice ignorando tutto il resto.

Scoppio a ridere. Lo sbalzo di umore a cui mi sottopone mi fa venire il mal di testa.

"Lo hai detto "

" Ricordo ciò che ho detto . Ti ho definito passabile non ho detto che sei brutta!"

Lo guardo come se fosse impazzito ma poi mi lascio andare ad una risata . L'intera situazione ha dell'assurdo.

" Quindi sei qui per scusarti ?"

Non appena finisco di domandarglielo è lui a ridere.

" Scusarmi ? .. Non vedo di cosa dovrei scusarmi "

"Allora cosa stai facendo? Perché davvero non capisco ... A stento sopporti di vedermi! Il che è assurdo visto che nemmeno ci conosciamo e ti presenti qui ... in una libreria per giunta .."- rido e lo vedo assottigliare lo sguardo.

A differenza sua mi sento in colpa nel parlargli in questo modo. Far leva sul suo aspetto per tentare di offenderlo è un colpo basso .. Ma se lo merita e sono piuttosto sicura che l'insulto nemmeno lo sfiori.

"Cerchi di fare conversazione come se in qualche modo ci conoscessimo ...e mi hai appena messo all'angolo "

Solo nel dirlo mi rendo conto di quanto in realtà siamo vicini . Sembra sorpreso dalla mia reazione e per quanto il suo viso mi distragga mi sforzo di non fissarlo più di quanto non dovrei.

Pensavo di vederlo fare un passo indietro invece me lo ritrovo ancora più vicino . Trasalisco.. e non per la paura.

Sento di nuovo la testa girarmi per la confusione. Mi aggrappo interamente alla libreria. Ero convinta che i suoi occhi fossero neri invece ora che riesco a vederli meglio sembrano grigi. Non capisco perché la sua espressione sia sempre così cupa, tesa.

"Stavo camminando, ti ho visto entrare e mi era sembrata una buona idea quella di venire a parlarti..."

Sembra sul punto di aggiungere dell'altro ma poi si ferma . Rimango in silenzio ad osservarlo e quando lo vedo sollevare una mano verso il mio viso rabbrividisco.

Per la sorpresa. Deve essere per forza per la sorpresa. Non è vero?

Appena nota la mia reazione sorride, mentre riposa il libro che mi era cascato facendolo passare accanto la mia testa.

Avvampo imbarazzata. Che pensavo avrebbe fatto?

"Ci vediamo in giro Pig."

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SPAZIO AUTRICE

Ecco a voi il settimo capitolo, man mano stanno venendo fuori le personalità dei due protagonisti . Cosa ne pensate del comportamento di Rider? Fateci sapere le vostre impressioni .

Stay tuned  to next chapter!!..



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