Le farfalle avevano lasciato il mio stomaco ed avevano finito per abitare la mia testa. Avrei dovuto ignorare l'sms di Rider o chiamare uno dei suoi amici per farlo venire a prendere. Non avrei dovuto farlo rimanere a dormire ma soprattutto non avrei dovuto cedere alle sue parole. Saperlo a pochi passi da me non mi aveva fatto chiudere occhio. Non ero riuscita a muoverlo dal divano cosi gli avevo infilato il mio cuscino sotto la testa per poi sedermi un istante accanto a lui. Un istante che si trasformò ben presto in un'ora. Mi ero persa a guardarlo dormire. I suoi lineamenti si addolcivano quando non era cosciente. Al mio risveglio, la mattina dopo, Rider non c'era più. Al suo posto c'era Poppy con due tazze di caffè fumanti in mano che non vedeva l'ora di farmi sedere accanto a lei.
"Non hai un bell'aspetto."
Sollevai la testa nella sua direzione ancora un po' assonnata. Avevo la testa pesante a causa delle ore rimasta sveglia a fissare il soffitto della mia stanza, volevo credere con tutta me stessa che nella lotta tra le sue parole e i suoi gesti ad avere la meglio sarebbero stati i gesti, che il modo in cui a volte mi guardava e mi sorrideva significasse qualcosa e che i suoi sbalzi d'umore dipendessero da altro che non fosse il suo rifiuto nei miei confronti, ma non volevo illudermi.
Affondo sul divano prendendo la testa tra le mani mentre lo sguardo inquisitorio di Poppy si trasforma in un'espressione divertita.
Aveva raccolto i suoi lunghi capelli con un fermaglio a punta e dal modo in cui mi guardava ero piuttosto sicura che non sarebbe rimasta in silenzio per molto.
"Mi scoppia la testa"- ammetto afferrando una delle tazze fumanti dalle sue mani.
"Devo farti una domanda" – mi avverte mentre si toglie le infradito.
Annuisco per darle il permesso di continuare mentre bevo un sorso di caffè.
"Insomma...sono piuttosto sicura di non aver bevuto molto alla festa ieri sera ma non sono più sicura di ciò quando tornando a casa verso le quattro e mezza vedo Rider dormire sul nostro divano con la tua coperta ed il tuo cuscino."
Emette una risatina mentre poggia la sua tazza sul tavolino davanti a noi liberando entrambe le mani.
"Ora, dopo averlo visto alla festa ieri sera non sono più sicura di quello che dovrei aspettarmi da lui ma un tipo come Rider mi aspetto di trovarlo in un letto con una ragazza non sul divano del nostro salotto."
Il caffè mi va di traverso mentre una Poppy euforica non trattiene più la curiosità ed inizia a farmi una domanda dietro l'altra.
"Perché era qui?"
"È venuto da te dopo la festa?"
"Che c'è tra voi?"
Man mano che le domande le vengono fuori il suo sorriso si allarga sempre di più come se stesse pian piano acquisendo consapevolezza.
"Oh mio Dio! Vi frequentate? È per questo che ultimamente vi trovo sempre insieme?!"
Qualsiasi sia il suo ragionamento la conclusione a cui è arrivata è decisamente eccessiva.
"Sei fuori strada" – la interrompo smorzando il suo entusiasmo.
Prendo un altro sorso di caffè frenando la mia curiosità ed impedendo a me stessa di chiederle cosa sappia sul conto di Rider. Se l'ha visto con qualcuna o se conosca il motivo del suo comportamento.
"Dovevamo parlare. Lui era ubriaco ed io non me la sono sentita di farlo guidare. Non c'è altro."
Poppy inarca un sopracciglio confusa.
"Che dovevate dirvi di così urgente da non poter aspettare questa mattina?"
"Passava di qui" – dico scrollando le spalle. "Non si può certo pretendere da un ubriaco di fare qualcosa di logico, no?"
Arriccia il naso tramutando il suo viso in una smorfia. Il modo in cui mi osserva mi fa capire che nessuna delle mie parole l'ha realmente convinta, senz'altro non smetterà di insistere.
"Ed io che speravo in qualche dettaglio piccante" – dice ridendo della mia espressione esterrefatta.
"Oh andiamo sono fidanzata non ceca! Non dirmi che non l'hai mai guardato?"
"Non ti seguo" – dico tagliando corto prima che le mie guance prendano fuoco.
Se l'ho guardato? Ogni mio problema è nato proprio nell'esatto momento in cui ho postato gli occhi su di lui.
"Oh invece mi segui benissimo signorina ma farò finta di credere che non hai mai pensato a lui come una donna pensa ad un uomo, o che il suo sguardo tenebroso da mi prendo ciò che voglio non ha il minimo effetto su di te."
Oh povera me. Sento la tensione crescere e concentrarsi sul collo e sulle spalle.
"Un'ultima domanda"- mi chiede mostrando un sorrisetto soddisfatto.
"Bacaia bene?"
"Poppy!!" – strillo con le guance in fiamme mentre mi alzo in tutta fretta dal divano seguita dalla sua risata.
Mi precipito nella mia stanza scuotendo la testa incredula ma anche divertita dalla sua sfrontatezza.
"Lo prendo per un si!" – mi urla dal divano e anche se non posso vederla in faccia sono sicura che sta sorridendo.
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SPAZIO AUTRICE
Buonasera lettori e lettrici!
Ecco a voi il nuovo capitolo di Youth . Come potete vedere piano piano stanno venendo fuori i caratteri dei personaggi, i loro sentimenti e i loro pensieri. Speriamo che la storia vi stia piacendo. Fateci sapere cose ne pensate.
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Youth
RomanceGiacchetto rosa e Salopette di Jeans. Abbie è una semplice ragazza di Portland appena diplomata. Ha sempre vissuto con sua madre e organizzato la sua vita per lei . Ma quando la madre sta per risposarsi, Abbie capisce che è arrivato il momento di in...