Capitolo 12

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Lo osservo con un misto di incredulità e divertimento . Mi aspetto di vederlo ridere da un momento all'altro invece se ne sta li ad osservarmi con uno sguardo deciso negli occhi .

" Tu sei pazzo!" - esclamo quando lo vedo retrocedere verso l'edificio.

" Vivi un po' Pig!"

Non riesco a credere che lo stia facendo sul serio e ne che stia valutando l'idea di seguirlo. Non voglio nemmeno pensare a cosa succederebbe se qualcuno ci scoprisse. Bob impazzirebbe e mia madre piomberebbe qui senza pensarci due volte.

Eppure una parte di me è elettrizzata all'idea di seguirlo.

Rompi le regole Pig.

Dannazione. Impreco mentre inizio a correre verso di lui cercando di raggiungerlo.

" Rider!" - lo chiamo per niente intenzionata a ritrovarmi da sola.

Non riesco a credere che lo sto facendo sul serio!

" Rider!" – lo richiamo con il fiato corto.

" Vuoi abbassare la voce?! Ci farai scoprire ancora prima di entrare" – mi rimprovera comparendo da dietro la colonna.

Il suo tono è scontroso ma il sorrisetto sghembo che mi rivolge non appena mi vede lo contraddice.

Lo guardo storto e lo seguo verso una delle entrare laterali.

"Potresti dirmi cosa c'è di cosi urgente da vedere? Non potevamo venire di giorno come fanno tutti?!"- mi lamento seguendolo al buio.

Non lo vedo ma lo immagino ruotare gli occhi verso l'alto. Spero davvero che sappia cosa fare perché non ho la minima intenzione di passare la notte in centrale.

" Rompere le regole dovrebbe essere divertente  Pig! Lo stai rendendo noioso" – mi risponde proseguendo verso le scale. 

Ignoro il suo commento e continuo a seguirlo stando ben attenta a non perderlo di vista.

Sembra esattamente sapere dove andare e mi chiedo quante altre volte lo abbia fatto prima. E con chi . Magari ci viene spesso con i suoi amici . O con Roxie .. Non dovrebbe infastidirmi ma non mi piace l'idea . Non è simpatica ...

" Ci siamo quasi "– dice continuando a camminare.

Improvvisamente si ferma di colpo . Il suo corpo copre la luce azzurra che proviene dalla parete . Mi sposto di lato per vedere meglio e rimango meravigliata dall'istallazione di colori che ricorda l'aurora. E' bellissima e solo quando mi volto per guardarlo noto che era già intento ad osservare me .

"Perché volevi venire qui ?"- chiedo sapendo di non ricevere alcuna risposta.

"Perché devi sempre fare domande?"

"E tu perché non rispondi mai?"

Sbuffa, mi fissa per un po' e poi fa un sorriso strano, non l'avevo mai visto sorridere in quel modo.

"Ci venivo quando ero piccolo con..."- inizia ma lascia la frase a metà. Vorrei insistere e spingerlo ad andare avanti ma so che non otterrei nulla.

"Ci venivo quando ero piccolo"- ripete lasciando la frase a metà.

" E' bellissimo !"- confesso mentre riporto lo sguardo verso la parete.

Lo sento rilassarsi accanto a me e istintivamente mi rilasso anche io.

Un rumore improvviso  fa scattare entrambi. Cavolo.

"Vieni con me "- mi dice Rider prendendomi per mano.

Lo sapevo, sapevo che ci avrebbero scoperti e che saremmo finiti nei guai. Inizio ad andare nel panico e a maledirmi per essermi lasciata convincere a seguirlo. Sento i passi della guardia avvicinarsi e il cuore risalirmi in gola mentre Rider mi tira contro di se nascondendo entrambi dietro una colonna.

Poggia una mano sulle mie labbra per non farmi parlare e con un dito mi intima di fare silenzio. Il cuore mi batte all'impazzata . L'uomo ci passa davanti mentre tutto ciò che riesco a vedere sono gli occhi di Rider fissi sul mio viso.

"Quando ti dico di correre, corri "– mi dice guardando alle mie spalle.

Annuisco e quando mi da il via inizio a correre verso l'uscita principale. Appena varchiamo la porta , l'allarme inizia a suonare ma quando vediamo la guardia uscire dall'edificio abbiamo già raggiunto la macchina e non appena chiudo lo sportello Rider parte subito.

"Cosa ridi?"- urlo ancora in preda al panico sentendolo sghignazzare al mio fianco.

"È stato divertente"

"Divertente?! Sei matto per caso? Potevamo finire in guai seri."

"Smettila di fare la santarellina. Lo so che ti sei divertita."

Ha ragione, ma non voglio ammetterlo. Mi mordo le labbra e lo vedo sorridere compiaciuto.

"Poi sei la figlia del capo della polizia, che guai potresti passare tu?"

"Mio padre non fa preferenze a chi infrange la legge."

"Certo..."- risponde con uno strano tono di voce.

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