Capitolo 1

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Jungkook's pov
Iniziai a correre tra le strade e i vicoli bui di Busan cercando di allontanarmi il più lontano possibile da quella che un tempo chiamavo "casa" a cui però erano legati solo brutti ricordi da dimenticare.

Esattamente non sapevo dove stavo andando: mi sarebbe tanto piaciuto chiamare un amico per farmi aiutare... se solo ne avessi avuto uno. Parenti? Mai conosciuti, abitavano tutti a Seoul... non avevo nessuno a cui chiedere se non a me stesso, me la sarei dovuta cavare da solo.

Da un orologio vicino ad una fermata dell'autobus riuscii a leggere che erano passate altre due ore e i miei piedi cominciavano a chiedere pietà. Attorno a me c'era solo qualche strada di periferia e non so quanto questo fosse un bene soprattutto essendo da solo e a quell'ora della notte. Alla mia destra c'era un piccolo parchetto abbandonato circondato da terra oramai arida mentre alla mia sinistra, dall'altra parte della strada, c'erano delle case rivestite da un intonaco rosa opaco e rovinato dall'umidità... decisamente inquietante.  Il luogo perfetto per registrare un film dell'orrore...

Non avevo paura anche perché non ero mai entrato in contatto diretto con quel genere di persone o di situazioni quindi non potevo rendermi conto del vero pericolo che stavo correndo.

Ma c'è sempre una prima volta per tutti no? E quel giorno, purtroppo, la storte volle che il prescelto fossi io.

Non ebbi nemmeno il tempo di reagire...non mi accorsi di nulla...

Mi ritrovai semplicemente steso a terra con un dolore atroce all'occhio destro e un peso in meno sulla spalla...

Il mio zaino!

Mi alzai a fatica guardandomi attorno cercando il mio aggressore ma di lui nessuna traccia, nemmeno l'ombra.
Perfetto, pensai sarcasticamente, non poteva iniziare peggio.

Mi accovacciai a terra portandomi una mano a massaggiarmi le tempie provando a calmarmi e ragionare...dentro avevo tutti i miei soldi e le mie cose per poter vivere un minimo accampato per strada. Mi controllai le tasche e imprecai non sentendo nemmeno più il cellulare.

Neppur volendo sarei potuto tornare a casa... non sapevo la strada e non sapevo nemmeno come poter tornare in città.

Che situazione di merda.

Mi rialzai con le poche forze che avevo in corpo, sentendo ad ogni passo la stanchezza prevalere su di me, nella speranza di trovare una via popolata, o comunque qualcuno che potesse aiutarmi.

Ma non ce la feci... caddi a terra non appena vidi la figura di un uomo davanti ad una villa intento a fumare quella che da lontano pareva essere una sigaretta. Provai a chiamare aiuto...ma non ci credetti più di tanto dato che dopo alcuni istanti l'unica cosa che riuscii a sentire fu il freddo e sporco cemento del marciapiede spiaccicato contro la guancia destra del mio viso.

Lucifero || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora