Capitolo 5

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"Lo scoprirai presto" scese dall'auto aprendo l'ombrello, facendo allarmare il piccolo. Infatti iniziò a cercare qualcosa di appuntito o altro per potersi difendere. In fondo non conosceva quel tipo e fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Trovò un cavo di un caricatore per telefono e se lo nascose in tasca prima che il maggiore aprisse la sua portiera per recuperarlo.

"Allora? Scendi?" Lo guardò confuso ricevendo un cenno con la testa da parte di Jungkook che scese dall'auto in silenzio per poi chiudere la portiera.

Appena fuori, riuscì a vedere più chiaramente l'edificio verso la quale si stavano dirigendo. Era un piccolo locale completamente rosso con un mulino al di sopra del tetto. Si guardò attorno provando a riconoscere la via ma niente... non era mai stato in quel posto. L'unica cosa che vide furono una serie di persone mal ridotte, signori con cappotti neri che si coprivano il viso, donne vestite con abiti decisamente indecorosi per Jungkook e una serie di macchine lussuose davanti al locale.

"Bizzarro come posto... sembra per ricchi, ma anche per persone poco di buono" fissò male jin "e io non sono una persona poco di buono! Non voglio farmi vedere qui!" Si fermò facendo sospirare il grande.

"Ascoltami Jungkook" lo guardò cercando di rassicurarlo "Ti prometto che dentro non troverai persone cattive, va bene? O per lo meno solo persone ricche che ti faranno guadagnare bene."

"La ricchezza non fa la bontà d'animo, signor kim" lo fissò scontroso, prendendola sul personale. I suoi genitori erano ricchi, ma non di certo brave persone.

Si grattò gli occhi sospirando: "ti chiedo solo un tentativo, se poi non vorrai non ti tratterò, ci stai?"

Jungkook lo guardò osservandolo attentamente: gli sembrava sincero. Annuì senza distaccare lo sguardo da quello del grande che sorrise istintivamente. In fondo non aveva nient'altro da perdere. Poteva rischiare senza temere per i danni.

Si avvicinarono all'entrata e jin aprì la porta lasciando passare prima il piccolo che si bloccò vedendo quel posto così ambiguo: era completamente rosso, con un bancone per alcolici circondato da una ventina di tavoli tondi che sottostavano ad un piccolo palco in legno con un sipario sempre rosso; infine sul lato destro infondo vi era un corridoio sormontato dalla scritta led "Enjoy!"

"Benvenuto a Moulin Rogue, kook" sorrise poggiando l'ombrello nell'apposito contenitore e osservando la reazione stupida del piccolo che si guardava attorno curioso.

"Stai scherzando?!io dovrei lavorare in sto posto?! È immenso! Non ricorderò mai tutti quei tavoli e per di più lì che fate? Spettacoli? Con la musica io dovrei pure avere la capacità mentale di rimanere concentrato?!" Roteò gli occhi annoiato.

"Calma piccoletto" rise Jin appoggiando una mano sulla spalla del piccolo ricevendo uno sguardo fulmineo di rimando "non so ancora cosa farai... qui ci sono tante persone che lavorano. Io ad esempio servo i clienti. Tu potresti servire gli alcolici... non lo so" fece spallucce.

Il più basso deglutì "non li conosco gli alcolici" borbottò.

"Non hai mai bevuto?" Rise per poi ricomporsi notando lo sguardo scocciato dell'altro. "Parliamo col mio capo e poi pensiamoci... è inutile ora porci domande. Vieni seguimi" lo prese per mano portandolo verso una porta non segnalata che apriva ad un corridoio lungo illuminato di bianco lungo la quale camminarono i due fino a fermarsi davanti ad una porta con scritto su "RM". Bussò.

"Avanti" disse una voce profonda che fece rabbrividire il piccolo.

Jin aprì la porta anch'esso terrorizzato dallo sguardo profondo e gelido dell'uomo seduto dietro ad una scrivania, intento a compilare scartoffie e altro. "45 minuti di ritardo. Siediti" ordinò indicando con il viso una delle due poltrone dove jin andò a sedersi tenendo lo sguardo basso. Il piccolo fece lo stesso.

"Chi ti ha dato il permesso di sederti?" Alzò la voce facendo indietreggiare Jungkook.

"M-mi dispiace io..." deglutì per poi chiudere la bocca sentendo l'altro interromperlo.

"Ti presenti nel mio ufficio" si alzò dalla sedia andando ad appoggiarsi alla scrivania accanto a jin "insieme al mio ragazzo" marcò sull'ultima parola facendo arrossire il grande "e per di più pretendi di sederti sulle mie sedie?! Chi sei?"

L'altro lo guardò scocciato ricomponendosi : "mi chiamo Jungkook. Sono qui per chiederle un posto di lavoro"

"E perché dovrei assumerti?"

"Ho lavorato già precedentemente come cameriere, so come trattare I clienti rendendomi disponibile per loro e offrendo la migliore accoglienza." Mentì facendo trattenere una risata a Jin.

"Tutto qui?" Alzò un sopracciglio.

Il moro si trovi in difficoltà. Che altro doveva sapere un cameriere?! Non basta solo servire?

"Col ballo come te la cavi?" Si avvicinò a lui tenendo il mento alto e le spalle larghe.

Tossì. "Ehm... conosco qualche passo" mentì nuovamente.

"Bene" disse rigido il capo "mostramelo avanti."

"Non ho la musica" tossì nuovamente l'altro in panico, cercando aiuto da jin.

"Jin. Canta. E tu muoviti"

Jin sospirò iniziando a cantare una semplice melodia, probabilmente inventa al momento, ma sulla quale Jungkook fece fatica ad adattarsi: non aveva mai ballato...non credeva ne sarebbe stato capace. Iniziò, infatti, a muoversi impacciatamente , dondolando sui suoi piedi, muovendo ogni tanto il bacino e le braccia... ma tutto estremamente rigido. Forse fu lo sguardo preoccupato di jin o magari lo sguardo scettico del suo capo a farlo scogliere iniziando ad improvvisare qualche passo scoordinato , ma anche morbido, elegante...estremamente sensuale, che fecero illuminare gli occhi di Nam.

"Va bene può bastare." Fece interrompere i due avvicinandosi a Jungkook porgendogli la mano e addolcendo il suo sguardo. "Parteciperai ai nostri spettacoli, farai parte dei ballerini. Congratulazioni Jungkook."

Quest'ultimo lo guardò perplesso: "tutto qui? Sul serio?"

Jin gli fece cenno di star zitto per poi rivolgere lo sguardo verso il capo: "perfetto allora. Quando può iniziare?"

"Già da oggi va bene" disse il più alto sedendosi sulla sua sedia "jin, tu gli farai da guida" disse facendo sorridere il nominato, che si avvicinò alla porta "dopo però. Ora vieni qui" si picchiettò sulla gamba "sei arrivato in ritardo e mi hai fatto incazzare. Voglio punirti un po' " disse con voce profonda facendo avvicinare il grande a lui mordendosi il labbro "allora a dopo Jungkook. Ora vai fuori."

Il piccolo tremò un po' al pensiero di cosa avrebbero fatto qui due in quella stanza, così decise di scappare tornando nella sala grande quasi sorridente.

Era stato assunto...

//scusate eventuali errori ma non ho ricontrollato
Ludo

Lucifero || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora