I ragazzi attorno a lei iniziarono ad alzarsi immediatamente e lei li imitò, tutti salutarono cortesemente il professore, così anche lei fece un piccolo movimento con la testa.
- Non si preoccupi professore, mi creda nessuno in questa a scuola ha mai Visto una Maga Naturale all'opera, credo che lo spettacolo sarà anche fin troppo per dei semplici studenti. –
Mentre tutti attorno si bloccavano e la fissavano a bocca aperta lei uscì dalla porta non prestando attenzioni alle domande che sentiva, l'unica cosa che le importava era riuscire a trovare qualcosa di leggero da mangiare, non andava bene magiare troppo pensante in previsione di molto movimenti fisico.
Fuori dalla classe molti occhi si posarono su di lei, ma lei continuò imperterrita verso la mensa, non le piaceva avere tutte quelle attenzioni su di lei, quando andava in missione poteva camuffarsi, si legava i capelli si e copriva il viso, ma l' non poteva girare con il viso coperto e legare i capelli non avrebbero fatto nessuno differenza. Quando arrivò nell'enorme mensa individuò immediatamente la fila per prendere da mangiare, si prese un piatto di insalata con un po' di pane, con solo dell'acqua da bere, vide gli studenti attorno a lei riempirsi i piatti con quantità industriali di cibo, alzò di nuovo gli occhi al cielo, in quella scuola mancava la disciplina e le buone maniere e la cosa non le piaceva. Si mise a sedere in uno dei tavoli vuoti e con calma iniziò a mangiare.
- Ragazza tu si che sai come attirare l'attenzione! –
La ragazza riccia che a lezione era seduta a fianco a lei si sedette nel suo stesso tavolo, esattamente davanti a lei, i suoi occhi castani la stavano fissando luminosi, di fianco alla ragazza, uno per lato, presero posto due ragazzi, uno con gli occhi blu azzurri talmente intensi che non dava spazio al dubbio, mentre l'altro leggermente più muscolo e basso dell'altro, con gli occhi verde accesso e i capelli biondo scuro, nemmeno lui lasciava spezio al dubbio discendente di Una Ninfa delle terre, e occhi blu discendente di una Ninfa dell'acqua.
Entrambi la guardavano con la stessa luce curiosa della ragazza, Kary da parte sua alzò solo gli occhi per un attimo prima di continuare a mangiare come se niente fosse, non era sicura al cento per cento che farsi degli amici fosse utile per la sua presunta missione, sicuramente però una normale ragazza della superiore si doveva fare degli amici, anche se la cosa non la entusiasmava molto. La ragazza davanti a lei la fisso ancora per un po' aspettandosi una risposta, poi si diede un piccolo colpetto sulla fronte.
- Hai ragione, non sai nemmeno chi siamo! Io Sono Zara, Zara Hamilton. Il palestrato con il sorriso da maniaco è Leonardo Targhet e quello con gli enormi occhioni blu da cucciolo è Marco Donovan. Non credo tu ci abbia notato ma siamo tutti in classe con te. Prima che tu lo chieda noi tre eccelliamo in classe, siamo tra gli studenti migliori, quindi siamo tutti geni qui e da genio a genio, sei stata davvero fantastica in classe! Si vede che lo studio privato è ad un livello totalmente diverso. –
Alzò la testa dal suo piatto per fare in modo che la ragazza smettesse di parlare, la fisso negli occhi e vide qualche cosa anche nei suoi, una discendenza indiretta e mischiata con più specie. Appena alzò lo sguardo la ragazza smise di parlare, solo che a quel punto Kary li vide aspettare una specie di risposta, a quanto pareva l'universo voleva che lei si facesse qualcosa di simile a degli amici.
- Suppongo di dovervi ringraziare, comunque per quanto voi possiate essere bravi, io sono stata addestra . . . istruita per essere migliore di voi in tutto quanto. Forse solo Marco potrebbe essere più abile di me nella magia di guarigione, diciamo che insegnarmi quel ramo della magia non è mai stata la priorità di mio padre, però so per certo di essere molto migliore di Leonardo nel combattimento e nella magia di supporto, come so che essendo io una naturale sono ad un livello di controllo degli elementi a cui tu Zara non arriverai mai. –
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La Dea Perduta, l'inizio
FantasyAveva sempre vissuto la sua vita al massimo delle sue capacità, non si era mai soffermata a pesare se quella vita fosse felice, se quella vita fosse appagante, Kary si alzava la mattina e l'unica cosa che sapeva fare era eseguire gli ordini del padr...