- Aspetta un attimo! I tuoi amici fanno un gran scenata e tu te ne ritorno a mangiare come se nulla fosse?! Quello strano tizio a cui hanno preso fuoco i capelli ha detto di essere il suo famiglio! –
Kary mise in bocca l'insalata e iniziò a masticare lentamente, guardò di fronte a lei, la ragazza con i capelli ricci si era allungata talmente tanto verso di lei che praticamente si era sdraiata di pancia sul tavolo, i due ragazzi invece si lanciavano strane occhiate, al contrario della ragazza che era curiosa ed eccitata, sembravano aver capito che qualcosa non andava e che lei avrebbe dovuto fare qualcosa che avrebbe messo in pericolo tutti quanti. Buttò giù il boccone e bevve un sorso d'acqua, sapeva di non potersi sottrarre, cosi fece un piccolo gesto di invito con la mano e Zara batte le mani, felice di avere il permesso di fare delle domande.
- Chi era il tizio con la pistola? Di solito se si ha una pistola non si dovrebbe tenere coperta? E perché si comportava in quel modo strano? –
- Elia è la mia guardia del corpo, o almeno questo è il nome che gli ha dato mio padre, diciamo che è una specie di tutore che sta con me quando mio padre non può, mi tiene d'occhio, viene a riferirmi i desideri di mio padre quando lui è impegnato. Ha l'obbligo di eseguire ogni mio ordine a meno che questi non vadano contro quelli che ha ricevuto da mio padre, non gli sarebbe concesso chiamarmi per nome, anche se ogni tanto lo fa, non lo denuncio a mio padre perché verrebbe licenziato e sarebbe una scocciatura. –
- Aspetta è lui a dirti le cose per conto di tu padre? Ma il Presidente non può, che ne so, semplicemente chiamarti per dirti le cose? –
- Nella lista delle priorità io non sono importante, quando vuole qualcosa da me manda un messaggio ad Elia e lui mi dice tutto, è il Presidente, ha cose più importanti a cui pensare. –
Vide il viso della ragazza scurirsi leggermente, anche i ragazzi a fianco a lei sembrarono smettere quello stano gioco di sguardi per osservarla.
- Bhè deve essere stata dura per te, la cosa positiva è che così si impara ad apprezzare il tempo che ci passi assieme, poco ma buono. –
- Tempo assieme? Io e mio padre non passiamo tempo assieme, lo vedo solo quando lui lo ritiene assolutamente necessario. Non credo di capire cosa intendi con apprezzare il tempo che passate assieme. –
Zara davanti a lei si tirò indietro e si rimise a sedere, sembrava mortificata.
- Scusa, non volevo tirare fuori un argomento delicato, immagino che avere il Presidente come padre non sia semplice. –
Kary osservo i ragazzi davanti a lei, non riusciva a comprendere come quello potesse essere un argomento delicato, il rapporto che aveva con suo padre avrebbe dovuto in qualche modo farle scattare delle reazioni emotive?
- Anche questa volta Zara non capisco, mio padre mi ha dato le regole per vivere la mia vita, mi dato degli insegnanti privati e ha assistito a tutti i miei esami per vedere i miei progressi, mi dato dei allenatori e ogni tanto assisteva agli allenamenti. Mi puniva se sbagliavo e mi spronava ad essere sempre migliore di quanto già non fossi. Mi ha resa forte e intelligente. Parlare o passare tempo assieme se non era necessario era uno spreco di tempo ed energia, lui aveva i suoi compiti ed io avevo i miei. –
Una campanella la interruppe, la pausa pranzo era finita, guardo il piatto di insalata ancora pieno per la maggior parte, scrollò le spalle e si alzò in piedi, avviandosi verso la porta d'uscita. I suoi compagni di classe le furono a fianco in pochi secondi, con la cosa dell'occhio vide Marco tirare una leggera gomitata nelle costole della ragazza, quando le furono di fianco i loro sorrisi erano tirati.
- Non hai mangiato troppo poco? Il nostro simulatore è parecchio tosto! –
- No, va bene così, ho una grande resistenza fisica, non è la prima volta che combatto senza mangiare. –
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La Dea Perduta, l'inizio
FantasyAveva sempre vissuto la sua vita al massimo delle sue capacità, non si era mai soffermata a pesare se quella vita fosse felice, se quella vita fosse appagante, Kary si alzava la mattina e l'unica cosa che sapeva fare era eseguire gli ordini del padr...