Capitolo 2

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Il professore le fece cenno di entrare, una volta dentro allungò un braccio per metterglielo attorno alle spalle, lei allora fece un piccolo passo verso sinistra e il braccio dell'uomo rimase sollevato a mezz'aria, sapeva che quel gesto non era altro che un metodo per far sentire a loro agio i nuovi studenti, il contatto umano generalmente aiutava le persone nelle situazioni particolari, ma non per lei. Non le interessò della faccia imbarazzata dell'uomo, si limitò ad osservare la classe, era un'ambiente spazioso, i banchi degli studenti erano singoli e molto spaziosi, minuti delle ultime tecnologie che permettevano a tutti di usare libri e quaderni digitali, ne contò trentacinque di cui solo ventinove erano occupati, ironia della sorte lei sarebbe stata la numero trenta. Tutti gli studenti avevano gli occhi puntati su di lei e alcuni guardano il professore con la coda dell'occhio, attendevano che l'uomo prendesse la parola, lui dal canto suo aveva fatto scendere il braccio teso a vuoto e stava osservando qualcosa sul suo laptop.

- Non comprendo il perché, ma ci sono state date ben poche informazioni sul suo conto signorina. Qui c'è solo scritto che a sempre studiato in casa e che quest'anno, suo padre ha deciso che per farla integrare con i suoi coetanei era giusto mandarla a scuola, poi ho solo una nota sulla privacy. –

Kary mosse solo gli occhi, alzandoli la cielo, non comprendeva perché suo padre aveva fatto tutte quelle storie, nascondere le informazioni sul suo conto alla scuola era solo una cosa inutile oltre che una perdita di tempo e lei odiava le cose inutili, ma ora era una studentessa delle superiori e doveva almeno provare a comportarsi come tale.

- Sa mio padre ha ritenuto saggio che meno persone possibili sapessero del mio arrivo nella scuola. Ho studiato in casa fin da molto piccola, conosco già tutto quello che insegnate in questa scuola e anche quello che insegnate nelle vostre università, la mia memoria mi permette di imparare rapidamente. Per via della mia età mio padre ha ritenuto necessario farmi integrare con persone di età simile, per questo sono qui. Ho sedici anni e il mio nome Kary Janson. –

Nell'udire il suo nome parecchie bocche si spalancarono, il professore stesso rimase interdetto, lei non sorrise, o almeno ci provò, ma ottenne solo che le sue labbra si alzarono di poco, mentre tutto il resto del suo viso rimaneva inespressivo, sorridere e provare felicità erano cose superflue, essere cortese e gentile con le altre persone era solo una perdita di tempo, ma una buona ragazza delle superiori lo fa. L'uomo ci mise un po' per riprendersi dallo shock, ma poi le indicò un banco vuoto attaccato al muro e mentre prendeva posto la ragazza di fianco lei la osservava affascinata facendo sbucare i suoi occhi verdi da dietro la cascata di riccioli rossi, la ignorò e cominciò ad osservare il suo laptop, aveva uno schermo parecchio grande che occupata la maggior parte del banco, una piccola spia rossa le fece capire che la telecamera accesa e visto che il professore non sembrava intenzionato a fare nessun genere di appello capì che utilizzavano un riconoscimento facciale per capire chi si presentava a lezione e chi non lo faceva. Quella cosa le fece annuire soddisfatta, era un metodo efficiente e utile per verificare le presenze, i normali badge potevano essere raggirati, ma non quel metodo.

- Nonostante quello che ha detto Signorina Janson e nonostante io le creda nella maniera più assoluta, visto le sue condizioni di frequentazione di questa classe mi è stato richiesto dalla commissione di verificare che lei abbia effettivamente i requisiti per frequentare questa classe. Non la prenda sul personale ma siamo davvero parecchio selettivi e se lei non dimostrerà di avere i requisiti allora la degraderemo nella classe più adatta a lei, qui le parentele non contano molto, nemmeno se lei è la figlia del Presidente. –

- Mio padre mi ha avvisato questa mattina professore, dalle sue parole credo che sia stato lui a chiedere questa verifica, vuole dimostrare a tutti che sua figlia è esattamente come lui, un essere umano con intelligenza superiore e con un'abilità che nessuno di voi potrà mai eguagliare nemmeno tra cento anni di allenamento e potenziamenti. –

La Dea Perduta, l'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora