Cammina Giovanni, sulle sue gracili gambe.
Ancora oggi ricorda quando, nel fiorire dei suoi anni, andava a raccogliere margherite per la sua amata Rossella. Non vedeva altro che lei, non sentiva che il suo profumo, la sua dolcezza, la sua candida voce da soprano che usava durante i suoi spettacoli.
Cammina Giovanni, su quella strada ventosa abbarbicata tra le colline di quel piccolo paesello dimenticato da tanti, per arrivare finalmente sull’uscio della sua accogliente casa.
Si ferma: nota una busta bianca piroettare all’interno della cassetta delle lettere. La apre e nel contempo un raggio di sole colpisce i suoi occhi. Li chiude per un istante e guarda il cielo:
ammira ciò che di più bello il mondo gli sta offrendo in quel preciso istante.Un cielo terso, senza nuvole, con quella immensa stella dorata che con una delle sue punte l’ha reso vulnerabile per un momento. Le sue orecchie indenni però, sentono cantare. Ascolta quel bellissimo suono per qualche secondo e poco dopo alza lo sguardo. Ammira quella coppia di rondini che vola poco più in alto dei suoi occhi. Le vede poggiarsi su quel nido costruito con tanta dedizione e fatica, fatto di fango e piccoli steli d’erba. E’ a forma di coppa, quasi come fosse un premio per quel primo posto che entrambe si sono meritate per tutto quell’amore che si sono vicendevolmente scambiate.
Sente cinguettare. Eccoli, i loro piccoli. Spuntano dalla loro nuova dimora. Aprono i loro becchi in richiamo dei loro genitori e di quel tanto desiderato cibo.
Le guarda, le ammira: ogni anno vede tornare quelle rondini e ogni anno le osserva costruire insieme la loro casa, sulla sua robusta grondaia di acciaio zincato.
Nota come ogni primavera rimangono fedeli, unite e come con quello strano senso domestico ritornano, quasi attratte dai luoghi dove sono nate.
Pensa Giovanni, a quel che è stato e a quello che ora è.
Pensa a quando era alto poco più di un metro ed abitava nella sua casa in collina, a quando andava a scuola e a tutti i suoi divertimenti.
Pensa al suo incontro con Rossella durante una scampagnata con i suoi amici al limitare del bosco vicino al suo paese, al matrimonio con lei ed alla gravidanza.
Ricorda poi il successivo trasferimento in quella cittadina tanto odiata, ma che dava il necessario sostentamento non solo per sé e per la moglie, ma anche per i figli.
Ricorda che le sue creature ormai cresciute, per mancanza di lavoro, si allontanarono da lui e scelsero di puntare entrambe al campo della ristorazione, iniziando la loro carriera come aiuto chef in una città a lui sconosciuta. L’unica cosa che sa è che quando riceveva le loro cartoline, disegnata sopra c’era l’America.
Negli anni successivi la sua vita cambiò. Rossella si innamorò di un altro uomo e, forse per codardìa, scappò via con lui raggiungendo i figli.
Ma Giovanni? Bè lui è tornato, senza dir nulla a nessuno, al suo vecchio nido.
Non è fatto di paglia e melma, non ci sono più i suoi piccoli che lo chiamano per la cena o la moglie che lo aiuta con le faccende domestiche. No, ora desidera rimanere solo con sé stesso, ora è una rondine che vola sola contro tutti, anche contro il vento.
Quel vento che oggi gli ha portato quella succitata lettera.
Su di essa vi è scritto a mano il nome del mittente: Rossella.
Con sorpresa la apre e legge ciò che aspettava da tempo. Ora Giovanni è libero di volare di nuovo.
Tratto dalla canzone di Adele - Hello
(traduzione in italiano 🇮🇹)“Ciao, sono io. Mi stavo chiedendo se dopo tutti questi anni ti farebbe piacere incontrarci
per parlare di tutto ciò che è successo. Dicono che il tempo guarisce, ma io non sono guarita molto.Sono in California a sognare quello che eravamo una volta quando eravamo più giovani e liberi. Ho dimenticato cosa si provava prima che il mondo cadesse ai nostri piedi. C'è una tale differenza tra noi due ed un milione di miglia. Devo aver chiamato un migliaio di volte per dirti che mi dispiace per tutto ciò che ho fatto ma quando chiamo, sembri non essere mai a casa. Spero che tu stia bene. Sei mai riuscito ad uscire da quella città dove nulla realmente è successo? Non è un segreto che entrambi stiamo esaurendo il nostro tempo. Ciao.”
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120 secondi di Racconti Digitali
General Fiction#7 Lettura Veloce Questo è l'inizio di una raccolta di brevi testi nati dalla mia fantasia e che scrivo, per sollevare l'anima dalle mille emozioni che intercetto sulla mia pelle, ogni singolo secondo. Il tempo è prezioso. Lo sappiamo tutti. 120 di...