Prenditi cura di me

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Margot é una terapeuta. Passa le giornate nel suo studio, visitando e continuando ad aggiornarsi sui suoi libri di psicologia e medicina. Ama il suo lavoro: é cosi interessata nell'apprendere le dinamiche della psiche umana, traendone spunti interessanti per i suoi continui studi ed approfondimenti, che spesso dimentica di metter da parte la sua occupazione per pensare invece alla, ormai dimessa, sfera emotiva. Forse non ha nemmeno mai incontrato, al di fuori della sua "comoda" routine professionale, nessun uomo che le facesse perdere la testa.
Osserva gli altri e talvolta, tramite i loro racconti, vive quei sentimenti che da tempo la sua pelle non avverte più.

Una mattina del mese di Aprile esce di casa e dirigendosi verso il suo studio, rimane bloccata in mezzo al traffico. Forse la pioggia dirompente, un incidente o forse ancora un maledetto ingorgo dovuto alle festività pasquali. Alza la musica del suo stereo. Alla radio 📻 una canzone. Grande Amore 💕 de ‪Il Volo‬. E ciò che sente, dal brano ormai già iniziato, sono queste parole:
"... Passeranno primavere,
Giorni freddi e stupidi da ricordare
Maledette notti perse a non dormire, altre a far l'amore. Amore, sei il mio amore per sempre, per me".

Un sussulto dentro di sè. Fotogrammi e pensieri scorrono nella sua mente.
Quante serate sola nel suo letto? Quante passate sotto alla sua coperta sentendo quello strano gelo che le proviene da dentro? Quanti giorni persi a non ascoltare il suo cuore?
Che strano é il destino. A volte é come se ti schernisse, altre come se tirasse verso di te proprio ciò di cui in quel momento avresti bisogno. Parole d'amore. Una lacrima dal viso di Margot scende inesorabile, quando dal finestrino un ragazzo 👦 le bussa fragorosamente.

Era ferma da almeno due minuti in mezzo alla piccola via che stava percorrendo. Le macchine davanti a sé si erano ormai allontanate. Si era distaccata per un attimo da quel mondo che la stava vivendo. I clacson erano diventati rulli di tamburo, come in attesa non solo del suo risveglio ma dell'ingresso sul suo palcoscenico, per diventare nuovamente la protagonista della sua opera.

Margot ora fissa quel giovane ed abbassando il vetro che li separa chiede scusa per aver fatto attendere tutte le macchine dietro di sé.
Lui la guarda e con un italiano non troppo perfetto le dice: "Questo é per te". Le porge un ibisco 🌺 di color viola, la saluta e va via.
È uno di quei tanti ragazzi che si guadagna da vivere vendendo fiori 💐 lungo le strade della città. Lei sorride, un fraintendimento. Vorrebbe ringraziarlo ma lui é già andato via.

Prende quel fiore e lo osserva. Quelle innumerevoli gocce di pioggia 💦 sul suo stelo e sui suoi petali lo hanno reso debole e fragile. Quasi senza vita. E lei? Assorbita dal suo studio e dai suoi pazienti, dalle innumerevoli parole che ogni giorno raccoglie da ciascuno di loro, é china su sé stessa. Non volge più sguardo all'esterno. Non ha più linfa da cui attingere per poter essere di nuovo la Margot di un tempo e finalmente, rifiorire.

Posa l'ibisco sul sedile del passeggero, prende in mano il volante e guida fino ad arrivare al suo ufficio. Lo posa in un bicchiere colmo d'acqua e si ripromette di prendersene cura, portandolo a casa la sera stessa e piantandolo in un bel vaso di terracotta. Di innaffiarlo, giorno dopo giorno.
È arrivato il momento di guardare dentro di sè. È arrivato il momento di amarsi. Di rifiorire. Di piantare quel piccolo germoglio 🌱 d'amore e farlo sbocciare.
Ricorda.
Sono le piccole azioni che ci aiutano a guardare dentro ed oltre noi.
Ah.. Quel fiore 🌸 ora é rinato e rafforzato. Come il cuore di Margot 😊

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