Sento dei rumori e mi sveglio, prendo il telefono per vedere l'orario e sono le 9 passate. Mi alzo e vado in bagno per lavarmi la faccia. Mi guardo allo specchio e mi sento abbastanza riposata. Scendo giù in cucina e trovo la mamma con il grembiulino da chef intenta a fare i pancake, mhh che buoni adoro quando li fa. "Buongiorno tesoro, come hai dormito?" mi chiede sorridendomi "Buongiorno a te, ho dormito molto bene." Le dico ricambiando il sorriso. "Mi fa piacere, hai fame vero? Ti ho preparato i pancake al cioccolato. Proprio come piacciono a te." La guardo e vado ad abbracciarla "Certo che ho fame, anche se non ne avessi non direi mai no ad un tuo pancake." Mi sorride e me ne mette tre in un piatto. Mi dirigo verso il frigo, alla ricerca di qualcosa da bere. Lo apro e resto sbalordita "Siete andati a fare la spesa?" le chiedo vedendo il frigo pieno. "Si tesoro stamattina sono arrivate le macchine con le altre cose e tuo padre ha pensato bene di andare a fare la spesa, visto che non avevamo niente per colazione." In effetti mi stavo chiedendo come avesse fatto i pancake. Guardo le varie bevande che ha preso papà e deciso di prendere il latte. Prendo la mia tazza, quella che mi ha regalato la mamma per lo scorso compleanno. La adoro è di un celestino meraviglioso. La riempio e vado a posare il latte in frigo. Poi mi faccio un caffè e sono pronta per la colazione. Mangio con calma i miei pancake, sono veramente buonissimi. Ho più fame del solito, forse sarà l'area di mare. La mamma mi guarda con attenzione e mi dice: "Abby la settimana prossima inizierai la scuola, stamattina mi hanno telefonata e mi hanno spiegato le varie prassi. Stanno aspettando i documenti dalla tua scuola vecchia per vedere il tuo andamento scolastico, una volta che avranno preso visione dei voti ci manderanno un programma. Dovrai scegliere i corsi che vuoi seguire proprio come facevi prima." A quelle parole vado leggermente nel panico, ho sempre avuto un ottimo andamento scolastico. L'unica cosa di cui mi preoccupo sono i corsi. "Mamma per i corsi ti hanno dato altre informazioni, per capire se saranno gli stessi che seguivo a casa." Non vorrei abbandonare le materie che facevo a Los Angeles "Tesoro mi hanno detto che le materie principali sono le stesse dell'altra scuola, ovviamente non so per i corsi extra cosa offrono. Mi mandano un programma tra un paio di giorni." Spero abbiamo il corso di canto, adoravo farlo e vorrei proseguire. "Quando arriverà il programma dovrai scegliere i corsi, hai quarantadue ore settimanali quindi, hai delle ore in più rispetto a prima. Dovremmo comunicargli la tua scelta il giorno dopo, così ci diranno tutto quello di cui hai bisogno, gli orari delle varie lezioni e le aule." Continua la mamma. "Va bene mamma , grazie per l'informazione, spero arrivi presto." In effetti sono emozionata per la scuola nuova, spero sia bella come quella vecchia, che i professori siano competenti ma soprattutto spero di fare nuove amicizie. Poso il piatto nella lavastoviglie e mi dirigo in camera. Entro e apro subito la finestra così da far entrare aria e luce. È davvero una bellissima giornata. Penso che andrò a fare una passeggiata. Mi rifaccio il letto, sistemo tutti i cuscini che durante la notte ho gettato per terra e metto al centro il mio orsacchiotto. Poi mi ricordo che la mamma mi ha detto che stamattina insieme alle macchine sono arrivate anche le altre cose. Così scendo e mi dirigo di nuovo in cucina per chiedere alla mamma, ma non la trovo "Mamma dove sei?" urlo per farmi sentire "Tesoro, sono fuori." La sento dire in lontananza. Cosa starà facendo fuori? Esco e la vedo parlare con la vicina. Si gira e con la mani mi accenna di raggiungerla, le sorrido e vado. "Tesoro, lei è la nostra vicina la signora Cooper." A quel cognome rabbrividisco, lei è la mamma di Mark. "Chiamami pure Judie." Dice rivolgendosi a mia madre. "Piacere mio, io sono Abigayle" le dico sorridendo. "Ma che bella che sei, sono molto contenta di avere finalmente dei vicini." Questo significa che siamo la prima famiglia che abita in questa casa. "Anche noi siamo contenti, quando avremo finito di sistemare le cose ci farebbe molto piacere se veniste a cena. Così da conoscerci meglio." Dice mamma alla signora Cooper, ovviamente non poteva non invitarla a cena. È unica se non fa la cordiale con tutti si sente di morire."Ma certo ci farebbe tanto piacere, i miei figli saranno molto contenti di conoscervi." Dice con contenta. "Si ne sono sicura, anche Connor sarà contento di conoscerli." Dice la mamma. Va bene questa conversazione sta degenerando, quando ad un certo punto sento la voce di Mark che chiama sua madre, esce anche lui dalla cucina e si blocca vedendomi. Ci raggiunge e mi sorride, guardandomi dalla testa ai piedi. "Mark loro sono i nostri vicini, lei è Ella." Dice indicando mia madre "Lei invece è ..." "Lei è Abigayle" dice Mark interrompendo sua madre. La mamma resta per un secondo di stucco, giustamente non riesce a capire come suo figlio conosca il mio nome. "Ci siamo incontrati ieri sera." Dice alla madre. "Ah, lui è Mark." Dice mia madre guardandomi. "Grazie per aver accompagnato Abby al negozio ieri sera, sei stato molto gentile. "continua guardando Mark. Lui le sorride e le dice: "Di niente signora è stato un piacere." "Chiamami pure Ella, signora mi fa sentire vecchia." A quelle parole sorridiamo tutti, Mark mi guarda e mi fa un occhiolino, e io gli sorrido, con uno dei sorrisi più finti della mia vita. Al momento vorrei sparire con la testa sotto terra come fanno gli struzzi. A quel pensiero sorrido. "Adesso devo proprio andare. "Dico con le mani dietro la schiena. La mamma mi guarda con aria interrogativa "dove?" ma dove posso andare secondo lei, non capisce che voglio fuggire da questa situazione leggermente imbarazzante? "Da nessuna parte, avevo intenzione di sistemare il resto della roba che è arrivata stamattina." "ah, va bene. Vedi mi sembra che tuo padre le abbia messe vicino l'ingresso." Mi dice. Io guardo la signora Cooper e poi Mark li saluto con un sorriso, loro ricambiano e io rientro in casa. Mi poggio al muro e vorrei sparire, che conversazione imbarazzante. Chi avrebbe mai immaginato che Mark fosse uscito da un momento all'altro. Cerco di non pensare e raggiungo l'ingresso dove trovo tutte le cose, proprio come aveva detto la mamma. Mi chiedo come sia possibile che prima scendendo non ci abbia fatto caso, mi sarei risparmiata una bella figuraccia. Prima di salirle, vedo quali hanno il mio nome e le metto distanti dalle altre. Non posso portarle tutte sono tantissime. Inizio a salire una scatola alla volta, portandole in camera e ponendole una sopra l'altra. Quando ho finito sono leggermente sudata, penso di aver portato più di dieci scatoloni solo miei. Inizio ad aprire e a sistemare le varie cose. Le prime statole sono quelle dei vestiti, quindi sistemo tutto nella cabina armadio. In fondo noto, solo adesso, di avere una scarpiera a muro. Che cosa bellissima, ho sempre desiderato averne una. Così apro gli scatoloni delle scarpe e le sistemo una per una sugli scaffali. Mi mancano gli ultimi scatoloni, quelli dei libri. Li apro e inizio a sistemarli nella mia bellissima libreria. Decido di dividerli secondo il genere. In alto a tutto metto i libri fantasy, come quelli di Harry Potter o quelli delle Cronache di Narnia. Sotto al fantasy metto i miei libri preferiti della letteratura inglese come Orgoglio e Pregiudizio, Cime Tempestose, il ritratto di Dorian Grey, Piccole donne e tanti altri. Sotto a questi metto tutti gli altri romanzi. In primis metto After della mia adorata Anna Todd. Seguiti da tutti gli altri, che non sono pochi. Diciamo che riempio quasi tutta la libreria. Ma ne sono contenta. Amo comprarne di nuovi, leggerli ma soprattutto amo sentire l'odore delle pagine, penso sia la cosa che preferisco. Quando finisco di sistemare guardo l'ora, e noto che è 12:00 e io sono ancora in pigiama. Così decido di fare una bella doccia, vestirmi e andare a fare una bella passeggiata così da vedere il posto. Quando finisco, esco dal bagno con indosso solo l'intimo ancora indecisa su cosa mettere. Apro l'enorme cabina armadio e mi ci tuffo dentro, fa ancora abbastanza caldo quindi opto per un pantaloncino di jeans blu scuro, crop-top bianco e converse blu. Mi faccio una bella treccia prendo lo zaino, metto gli occhiali da sole dentro e sono pronta. Prima di scendere mi guardo allo specchio e mi piaccio. Scendo velocemente le scale e cerco la mamma, la trovo nel giardino con i gemelli. "Mamma vado a fare un giro, tranquilla non faccio tardi." Lei mi guarda sorridendo "Ma come siamo belle." Mi dice "Va bene , non allontanarti troppo e non fare tardi. Se hai bisogno di soldi sai dove trovarli." Continua "Tranquilla, torno tra un'oretta ." le dico allontanandomi e dirigendomi verso l'ingresso. Prendo le chiavi che sono sul mobile ed esco dirigendomi verso il mare. Quando esco noto che c'è un sole veramente forte, così prendo gli occhiali dalla borse e me li metto. Faccio per svoltare l'angolo quando vedo Mark sulla soglia di casa sua, è girato di schiena quindi non mi ha ancora vista. Mi chiedo se fosse disposto ad accompagnarmi al mare, così mi avvicino per chiederglielo. "Mark, ci incontriamo di nuovo."gli dico con una voce molto pimpante. Lui si gira e io resto sconvolta, quel ragazzo è identico a Mark ma non è lui. "mhh scusami?" mi dice con aria interrogativa. "scusa, pensavo fossi Mark." Gli dico timidamente. Lui sorride e mi dice "E invece no, Mark è mio fratello gemello. Io sono Luke." Fratello gemello? sono sconvolta ha un gemello. Ecco chi era l'altro ragazzo nel giardino. Il suo gemello. "Piacere, io sono Abigayle Walker." Gli dico levandomi gli occhiali da sole. Lui mi guarda con aria strana sarà rimasto sconvolto dal mio nome. "Piacere Abby , sei nuova da queste parti?" ecco lo sapevo è sconvolto dal mio nome però, a differenza del fratello in modo negativo. "Si, sono arrivata ieri." Mi scruta per bene e mi dice: "Sei arrivata ieri e già conosci mio fratello? Mh non se ne perde una quel mascalzone." Nelle sue parole sento una leggera nota d'ironia. "Si, ci siamo conosciuti ieri sera e si è offerto di accompagnarmi da Bob." Gli rispondo a tono. Lui mi guarda con aria di sfida e mi dice: "Ah ti ha accompagnata da Bob, ma che gentiluomo. È proprio un amore quel ragazzo, tutto il contrario di me." Le sue parole mi spiazzano, chi avrebbe mai detto che due fratelli gemelli potessero essere così diversi. È incredibile, sono proprio diversi. Lui rispetto a Mark è leggermente più alto, ha i capelli più chiari, quasi biondi e i suoi occhi sono verde smeraldo. Sono veramente meravigliosi, entrambi hanno degli occhi stupendi. Sono gemelli ma sono così diversi eppure da dietro sembrano la stessa persona. Luke si schiarisce la voce e mi riporta alla realtà. "mhh, scusami mi ero persa tra i pensieri." gli dico "Avevo immaginato, sicuramente sarai rimasta sconvolta dalla mia presenza. Ti starai chiedendo come è possibile che siamo così diversi." Mi dice sempre con molta ironia nella voce. Non so come rispondere "Tranquilla so che stavi pensando proprio questo, hanno tutti la stessa reazione. Lui è il tipico gentiluomo io invece sono tutto tranne che gentile." Me ne sono resa conto che non è gentile. Stavo per ribattere quando sento il cigolio della porta, mi giro e vedo Mark. "Abigayle, Buongiorno." Mi dice raggiungendomi e dandomi un bacio sulla guancia. Non mi aspettavo facesse questo gesto, ma mi piace. "Buongiorno." Rispondo sorridendogli. "Vedo che hai incontrato mio fratello gemello Luke. Spero non ti abbia spaventata." Mi dice, non è che mi ha spaventata è solo un deficiente che si crede chissà chi. "No figurati, mica mi spavento per così poco." Gli dico guardando Luke, adesso voglio vedere proprio cosa mi risponde. "Eppure fino a cinque minuti fa non aprivi bocca." Mi dice con molta ironia. "Ascoltavo per poi replicare." Gli rispondo. È odioso non lo sopporto. Lui ci guarda e ci dice: "Va bene vi lascio soli, non ho intenzione di perdere tempo con voi." Dice andando verso la macchina. "Non farci caso, è leggermente stronzo. Ma non morde." Sorrido a quelle parole, ecco stare con Mark è bello, non come suo fratello è proprio uno scemo. "Dove vai di bello?" mi dice "Avevo intenzione di allungarmi alla spiaggia, mio fratello è andato ieri e mi ha detto che è molto bella." "Adoro il mare, si è vero la spiaggia è molto bella. Ti propongo una cosa" dice sorridendomi "Dimmi pure" gli rispondo ricambiando il sorriso "Ti accompagno a patto che facciamo un bagno. Il tempo lo permette ancora e oggi fa particolarmente caldo. Che dici, ti va?" mi dice porgendosi in avanti, per farsi guardare negli occhi. "E va bene, accetto volentieri la proposta. Sappi che lo faccio solo perché amo il mare. Vado a mettere il costume e arrivo." Gli dico con un sorriso. Lui ricambia e mi dice: "Ti aspetto qui." Non so cosa mi faccia questo ragazzo, non ho mai provato questa sensazione nemmeno quando ero fidanzata con Curt. Ero felice con lui, gli volevo un gran bene ma non mi batteva così forte il cuore quando ero vicino a lui. Conosco Mark da un giorno e mi fa battere il cuore solo se mi sorride, non so cosa sta succedendo ma mi piace.
STAI LEGGENDO
An incredible change.
RomanceAbigayle è una ragazza di 16 anni che vive a Los Angeles, un giorno suo padre riceve un'offerta di lavoro alla quale non può rifiutare e la famiglia è costretta a cambiare città. Abby è costretta a lasciare tutta la sua vita e a crearne una nuova a...