Capitolo 15

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Abigayle

Ho passato una giornata magnifica e non riesco a credere al fatto di averla passata con Luke. "Hey, a che pensi?" mi chiede "Alla bella giornata che abbiamo passato." Gli rispondo sorridendo. "Mi fa piacere che sei stata bene, non sono molto bravo con gli appuntamenti." Ritiene la nostra giornata un appuntamento? Evidentemente a quelle parole ho fatto una faccia strana tanto che Luke mi guarda incuriosita e mi chiede: "Che c'è?" mi chiede avvicinandosi. "Nulla, credevo che la nostra fosse stata una semplice uscita." Non si aspettava una risposta del genere, lo vedo dai suoi occhi, da come ha arretrato appena gli ho detto quelle parole. "Non fraintendermi Luke, è che sono appena arrivata e non credo che il nostro possa definirsi un appuntamento. Ieri mi odiavi, mi ha trattata malissimo e adesso pretendi che io dimentichi ogni cosa." Gli dico provando ad avvicinarmi. Lui si allontana ancora di più e mi dice: "Ti ho chiesto scusa per come mi sono comportato, pensavo stessimo iniziando da zero." "Ed è vero, ma ..." non sapevo cosa dirgli, non consideravo la nostra uscita un appuntamento e mai avrei immaginato che lui la considerasse tale. "Ma... cosa Abby!" Mi dice alzando la voce. "Ma per me non è stato un appuntamento, abbiamo passato una bellissima mattinata, mi hai fatto fare una cosa che desideravo sin da bambina e per questo te ne sono grata ma per me è stata una semplice uscita con un amico." Gli dico alzando la voce e gesticolando con le mani . "Va bene, adesso vado." Mi dice. Non mi da nemmeno il tempo di replicare che già è entrato in casa sbattendo la porta. Mi ha lasciata lì come una scema, stavamo parlando e risolve le cose in questo modo? Andando via? Come può pretendere che io dimentichi il suo comportamento, come può aver pensato che la nostra uscita era un appuntamento. Sono furiosa, non doveva lasciarmi lì e andarsene all'improvviso solo perché la conversazione non era di suo gradimento. Faccio per entrare quando, alle mie spalle, sento nuovamente la porta sbattere. Mi giro e lo vedo lì, sulla soglia di casa sua, fermo intento a guardarmi. Mi guarda con i suoi magnifici occhi verdi, mi fanno impazzire, quello sguardo mi fa impazzire. Improvvisamente si avvicina e inizio a trattenere il fiato. "Aspetta, non volevo andarmene così." Dice prendendomi la mano. "Non volevi andartene così? Eppure l'hai fatto." Gli dico alzando la voce "Stavamo parlando e all'improvviso hai preso e sei andato via. Solo perché la conversazione che stavamo affrontando non ti piaceva." Continuo tirando la mano dalla sua. "È che..." si ferma e con la mano mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Cosa Luke?" gli dico guardandolo negli occhi. "È che non sono abituato a tutto questo, di solito le ragazze mi vogliono e io non devo fare sforzi per farlo succedere. Invece tu sei..." perché non finisce le frasi e si blocca è una cosa che non sopporto. "Luke che mi vuoi dire con questo, che devo volerti solo perché sei il solito ragazzo stronzo o cose così?" gli chiedo con voce dura. "Non voglio dire questo, è che con le altre è tutto più semplice. Tu sei..." adesso mi arrabbio, mi avvicino e con voce più alta di quanto credessi gli dico: "Io sono cosa Luke!" lui mi guarda e mi sorride. Che cazzo sorride, mi sta facendo innervosire "Che ti ridi?" gli dico con voce roca "Sei buffa, ti sei fatta tutta rossa e sei ancora più bella." Mi scappa una risata e non riesco a più a essere seria. "Non andartene." Dice poggiando la mano sul lato del mio collo. "Ti ricordo che sei andato tu via. Io ero proprio qui, non sarei andata da nessuna parte" Gli dico avvicinandomi. "Lo so, non so perché me ne sono andato ma adesso sono qui." Mi dice abbracciandomi. Non mi rendo conto di niente, solo quando sento le sue braccia sulla mia schiena capisco che mi sta abbracciando. È uno di quegli abbracci dolci e delicati, mi cinge con le braccia e mi stringe forte a se appoggia la sua testa sul mio collo e mi dice: "Non lasciarmi, quando sono con te, non so mi sento..." alzo la testa e lo guardo, lui abbassa lo sguardo e vengo invasa da quel verde intenso che mi fa dimenticare di respirare. "Quando sei con me ti senti?" gli dico con la voce così bassa che non sono sicura che abbia sentito, ma lui mi sorride e mi dice: "Quando siamo insieme mi sento bene, ti conosco da così poco che non so spiegarlo. Ma è come se ti conoscessi da una vita. Oggi sono stato cosi bene e mi sento un cretino perché ho rovinato tutto." Gira la testa per evitare di incontrare i miei occhi. Mi libero dal suo abbraccio e avvicino la mia mano alla sua guancia "Guardami." Gli dico. Lui si gira e abbassa il suo sguardo su di me. Adesso i suoi occhi non sono più come prima, sono leggermente più scuri ma sono sempre meravigliosi. "È vero, andando via avevi rovinato una bella giornata. Ma sei tornato, e adesso sei qui a cercare di sistemare la situazione." A quelle parole si avvicina così tanto che sento il suo buon profumo. Questa vicinanza mi fa pensare al mancato bacio che stavamo per darci all'acquario, come mi ha sfiorato i fianchi e come il suo tocco mi stava facendo impazzire. Con la mano mi sfiora il fianco, ma questa volta non si ferma e segue le curve del mio corpo. Arriva alla spalla e con il dito gioca con i capelli che ricadono dolcemente sopra, me li sposta e avvicina il suo viso al mio collo lasciando una scia di baci. Prosegue con fino ad arrivare all'angolo della mia bocca. Mi guarda, come per chiedermi il permesso, io mi avvicino per fargli capire che lo voglio. Con le dita avvicina il mo viso al suo e mentre sta per baciarmi si ferma e poggia la sua fronte sulla mia. Quel tocco mi porta alla realtà, solo adesso mi rendo conto di aver trattenuto il fiato per tutto il tempo. Desideravo disperatamente le sue labbra sulle mie, volevo sentire il suo sapore lo volevo da stamattina. "Luke..." gli dico per attirare la sua attenzione. Lui alza la fronte dalla mia e si allontana quel po' per guardarmi bene. "Perché ti sei fermato?" gli chiedo quasi ansimando. Continua a guardarmi ma non mi risponde, mi sta scrutando per bene come se non mi riconoscesse. Gli sfioro la mano ma lui la ritrae per evitare il mio tocco. È lì fermo a guardarmi e non dice una parola, ma cosa gli è preso. "Che hai?" gli chiedo avvicinandomi "Non posso. Io non posso" mi dice arretrando. "Non puoi cosa?" gli dico "Non posso fare questo Abby, non posso proprio." Dice facendo una sorta di cerchio con le mano avanti a sé, immagino per indicare noi. "Non puoi baciarmi?" gli chiedo guardandolo negli occhi "Si, Abby non posso baciati. Ho detto che consideravo la nostra uscita un appuntamento ma adesso non la penso più così." "Stavo correndo troppo, non posso. Non posso." Continua a dire. "Perché non puoi Luke?" gli chiedo, anche se forse so già la risposta. "Perché non sono quel genere di ragazzo, non lo sono proprio." Non è quel genere di ragazzo, e io che credevo che si stesse comportando in modo diverso. "Non sono quel ragazzo, quello che si innamora della ragazza carina e gentile e poi vivono per sempre felici e contenti." Continua camminando avanti e indietro. "Io sono quello che se le scopa e basta, poi arriva il principe azzurro che le salva. Non posso farti questo sei troppo." Dice mettendosi le mani tra i capelli. " Chi ti ha detto che voglio essere salvata da un principe azzurro?" gli dico "Chi ti ha detto che cerco quel genere di ragazzo?"continuo avvicinandomi a lui. Stavolta non ritrae e mi guarda "Abby, distruggo tutto quello che tocco. E non voglio distruggere anche te. Sei diversa da tutte le altre, oggi mi hai fatto stare bene e non stavo così da tanto." Mi dice passandosi una mano tra i capelli imbarazzato. "Non vuol dire che distruggerai anche me, sono più forte di, quello che sembro." Gli dico avvicinandomi sempre di più. Lui mi guarda e non replica. Si avvicina eliminando tutto quello che ci separa. "Sono uno stronzo Abby, troppo egoista per te. Ti farei del male e non potrei perdonarmene." "Non voglio relazioni, non voglio nessun legame con le persone perché so quello che sono in grado si combinare." Continua senza mai staccare gli occhi dai miei. Non capisco perché mi dice queste cose, per farmi sentire in colpa per qualcosa che non posso dargli? Perché non sono quel tipo di ragazza? Perché voglio una relazione e un ragazzo che mi ami? Mi sta facendo impazzire, perché si comporta in questo modo. "Luke io non ti capisco, guarda veramente, oggi mi hai fatto ammattire. La giornata è iniziata perfettamente, poi sei scappato all'improvviso ma poi sei venuto sotto la mia finestra a chiamami. Mi hai portata in un posto magnifico e abbiamo passato un bellissimo pomeriggio. Stava andando tutto alla grande quando hai iniziato a dire che la nostra uscita per te era un appuntamento, ma adesso non la reputi tale. Hai provato a baciarmi due volte ma una volta sei stato interrotto non so da chi e una seconda volta ti sei fermato senza motivo. Oh aspetta il motivo me l'hai detto, non sei alla mia altezza. Invece, Io penso di non essere alla tua altezza, solo perché non mi scopo ogni ragazzo che mi passa davanti o perché voglio una relazione che mi consumi." Gli dico buttando fuori ogni cosa che mi passa per la testa, non so perché l'ho fatto ma veramente mi ha fatto impazzare e lo sta facendo tutt'ora. Non ho più fiato, faccio per continuare ma Luke mi ferma e mi poggia un dito sulle labbra per zittirmi. Si avvicina e senza rendermene conto mi trovo le sue labbra sulle mie. Mi sento quasi venir meno nelle gambe, ma Luke mi tiene stretta per i fianchi. Il nostro è un bacio irruento, aggressivo se così lo si può definire. Si stacca da me e mi guarda, mi prende la mano e mi porta verso la porta di casa sua. Lo fermo, faccio per aprire bocca ma lui apre la porta e mi spinge verso l'ingresso "Tranquilla, non c'è nessuno." Mi dice come se mi avesse letto nel pensiero. Chiude la porta alle sue spalle e mi lancia uno sguardo pieno d'eccitazione, mi spinge contro il muro e mi bacia, mi bacia così intensamente che mi dimentico del mondo che mi circonda. Sento la sua lingua sulla mia, le due si muovono perfettamente insieme come se avessero fatto questo da tutta la vita. La mia mano sfiora i capelli che gli ricadono sulla nuca, quei riccioli perfetti che si intrecciano tra le mie dita. Mi scappa un lieve gemito e Luke accenna un sorriso sulla mia bocca, senza mai smettere mi baciarmi. Mette le mani sotto il mio sedere e mi alza a quel gesto avvolgo le mie gambe ai suoi fianchi. Con una mano mi sfiora la parte bassa della schiena e mi fa impazzire. Sento la sua eccitazione, lo sento da come mi bacia e da come mi tocca. Non riesco a pensare a cosa sto facendo, sto provando delle sensazioni così forti che non mi riconosco, ma questo lato di me mi piace. Luke allontana la sua bocca dalla mia e con piccoli baci lenti e dolci si fa strada lungo il mio collo, mi sta facendo impazzire, inarco la schiena e chiudo gli occhi. "Ti piace vero piccola?" mi dice. Ansimo a quella domanda. Lui si ferma e mi dice: "Voglio sentirtelo dire, voglio sentirti dire quanto ti piace." Avvicina le mie labbra al mio collo in attesa di una risposta. Ma io non replico lui alza lo sguardo, vuole una risposta. "Si Luke, mi piace" gli rispondo senza fiato.

Un nuovo capitolo per i miei lettori, spero vi piaccia. La mia Abby sta provando delle forti emozioni con Luke. Che ne pensate? Vi piacciono insieme o preferite Mark?                                              Fatemi sapere cosa ne pensate, amo leggere i vostri commenti ma soprattutto sapere che state leggendo mi sprona ad andare avanti.                          AH dimenticavo ma questo bacio? Vi è piaciuto?    Grazie sempre per il tempo che mi dedicate e buona lettura.❤

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