Abigayle
Mi giro per guardarlo ma noto che Mark è in giardino e guarda suo fratello con uno sguardo furioso. "Cosa cazzo ci fai con lei? Ti ho detto che la devi lasciare in pace." Dice alzando la voce "Stavamo solo chiacchierando. Non avevo niente da fare, l'ho vista dalla finestra e ho pensato di scendere. Tutto qui, tranquillo non è il mio tipo." Gli dice Luke dandogli una spallata. A quelle parole sento una strana sensazione al petto, non capisco stava andando tutto così bene, perché adesso fa di nuovo lo stronzo. "Abby, stai bene?" dice Mark guardando i cocci sul tavolo "Si benissimo, scusa devo rientrare ci vediamo dopo." Gli dico prendendo le cose e avviandomi verso la porta. Non so perché abbia reagito in questo modo, ma non capisco perché Luke reagisce così quando è con suo fratello. Poso le cose, butto i cocci della tazza e vado in camera. Diciamo che la giornata era iniziata con il piede giusto ma adesso mi sento strana. Decido di fare una doccia, nel tentativo di sciogliere un po' la tensione, prendo l'intimo dalla cassettiera e mi chiudo in bagno. Non mi rendo conto di quanto tempo passo sotto la doccia, ma quando inizio a sentire le dita come spugne decido di uscire. Prendo l'asciugamano e mi ci avvolgo dentro, faccio lo stesso con i capelli e mi guardo allo specchio. Ho le guance leggermente arrossate, qualche gocciolina d'acqua che mi scende sul viso per via dei capelli bagnati e gli occhi chiari come non mai. Mi guardo attentamente allo specchio, mi vedo diversa non so spiegare come ma forse mi vedo bella. Forse questo cambiamento mi sta facendo più che bene. Mi asciugo la faccia e pettino i capelli non li asciugo perché fa veramente molto caldo. Prendo lo slip dal mobiletto del bagno ma pensando al caldo decido di mettere il costume e buttarmi in piscina. Esco dalla stanza con l'asciugamano addosso e entro nella cabina armadio, penso al costume da mettere ma alla fine opto per quello tutto nero a vita alta. Porto l'asciugamano in bagno e metto un po' di crema sul viso, giusto per non ustionarmi. Poi decido di prendere un libro, mentre scelgo cosa prendere un rumore mi fa saltare mi giro e vedo che qualcosa ha colpito il vetro della finestra. Mi avvicino e vedo Luke, apro la finestra e quasi mi trovo un sassolino in faccia "Ma cosa stai facendo?" gli dico alzando la voce "Secondo te cosa sto facendo?" effettivamente gli ho fatto una domanda stupida, è palese che mi sta chiamando. "Riformulo la domanda, non ti piace bussare alla porta?" "No, le porte non servono se ci sono i sassolini." Mi dice indicandoli per terra. Faccio per chiudere, perché non ho proprio voglia di litigare quando sento Luke dire qualcosa ma la dice così a bassa voce che non la sento. "Cosa hai detto?" mi guarda e non parla "Va bene Luke ci vediamo" "Abby ... aspetta" dice urlando "Preparati ti porto in un posto." Resto sbalordita dalla sua richiesta, mi aspettavo tutto ma non questo. "Ovviamente se ti va." Continua guardandomi. Sinceramente non so che fare, la mia testa dice no, mi dice che Luke porta solo guai, ma il mio istinto dice di andare. Forse se passiamo del tempo insieme riesco a capire perché si comporta così. Mi guarda intensamente aspettando una risposta, allora mi sporgo in avanti per guardarlo dritto negli occhi e gli dico: "Vengo, ma mi devi dire dove andiamo." Sorride leggermente e mi dice: "Non posso dirti dove andiamo, ma tieni il costume che ci servirà." Sbuffo e chiudo la finestra. Mi ha detto di tenere il costume quindi forse mi porta al mare, perché poi non dirmelo. Non mi piacciono le sorprese, ho bisogno di programmare tutto quello che faccio perché poi non so cosa aspettarmi. Cosa devo mettermi, non saprei. Apro la cabina armadio e sfioro con le dita i vestiti appesi, inizio a spostarli delicatamente quando resto colpita da una tutina blu notte che trovo in fondo all'armadio. Non ricordavo di averla, però mi piace quindi mi avvicino allo specchio e la indosso. Il taglio è molto semplice, mi fascia sui fianchi e lo scollo a V risalta le curve del mio seno. Mi guardo attentamente allo specchio e mi piace ciò che vedo. Metto le converse blu notte, faccio una treccia spettinata, prendo la borsetta rosa cipria con la catenina oro e scendo. "Mamma sto uscendo, ci vediamo più tardi." Le dico prendendo le chiavi di casa all'ingresso. Aspetto una sua risposta ed esco. Luke mi sta aspettando nella sua macchina davanti al cancello di casa mia. Si sporge per aprire la portiera, vede che non entro e mi porge la mano come per invitarmi ad entrare. Mi siedo e gli sorrido lui ricambia e mi dice "Wow Abby, sei davvero bellissima." Arrossisco a quelle parole e lo ringrazio. Mette in moto e parte, mi chiedo dove mi stia portando sinceramente sono emozionata e nervosa allo stesso tempo. "Allora Luke dove mi porti?" gli chiedo guardando fuori dal finestrino "Abby non ti dico dove ti sto portando, spero solo ti piaccia." Mi dice guardandomi "Dai non mi piacciono le sorprese, ti prego dimmi dove andiamo." Gli dico facendo gli occhi dolci. " Non mi guardare così, è inutile non ti dico niente." Mi arrendo, non mi dirà niente spero solo di arrivare presto. A differenza di Mark lui è così sicuro di se stesso, fa tutto quello che gli passa per la testa senza preoccuparsi delle conseguenze. Con la coda dell'occhio lo guardo, è così diverso da Mark, è rilassato con una mano sul volante e l'altra appoggiata sul finestrino. "Che c'è mi guardi?"dice girandosi verso di me "No è solo che non riesco ancora a credere al fatto che sei il gemello di Mark, siete così diversi." Gli dico girandomi a mia volta. "Quando eravamo piccoli, eravamo identici e molte volte capitava che ci scambiavano. L'unica che riusciva a distinguerci era la mamma, ci diceva sempre potrete fare qualsiasi cosa ma io saprò sempre chi è dei due." "Quindi vi scambiavate? Ma avete gli occhi di colore diverso come facevate?" gli chiedo curiosa "Capitava che qualche volta per aiutarci ci coprivamo a vicenda. Di solito per nascondere il colore degli occhi mettevamo delle lenti a contatto, la maggior parte delle persone non si accorgeva del nostro scambio, ma quando se ne rendevano conto erano cazzi. La mamma ci sgridava di brutto." Mi dice sorridendo "Però che bello, avere sempre una persona su cui contare. Io con mio fratello Connor non ho mai avuto un bellissimo rapporto, ma so che su di lui posso contare." gli dico "Avere un fratello più grande è una cosa, ma ti posso assicurare che avere un gemello è diverso. Non so spiegarti perché ma so che è così." Mi dice guardandomi negli occhi. "Spero che Charlotte e Cory abbiano un bel rapporto, come il vostro." So che ho esagerato a dire come il vostro, d'altronde li ho visti un paio di volte insieme e hanno sempre litigato, ma quando Luke parla di Mark i suoi occhi brillano quindi vuol dire che infondo gli vuole bene. "Hey ... " mi chiama Luke mettendomi una mano sul ginocchio. A quel gesto tiro istintivamente la gamba a me, come se mi avessero messo una cosa bollente sulla gamba. "Scusami, ti stavo chiamando e non mi rispondevi." Mi dice tirando la mano e mettendola di nuovo sul volante. "Tranquillo, ero immersa nei pensieri e mi sono spaventata." Gli dico guardandomi le mani. Mi sento leggermente in imbarazzo non so perché ho reagito così al suo tocco. Restiamo in silenzio per un po', quando Luke ferma la macchina e si gira verso di me "Siamo arrivati." Mi dice sorridendo. Ancora non riesco a capire dove mi ha portata, avanti a noi c'è una struttura con le pareti di un celeste intenso bellissimo. "Scusa, ma non riesco a capire dove siamo. Qualche indizio?" lui mi guarda e sorride "Nessun indizio, vieni con me e vedrai." Mi dice scendendo dalla macchina. Si dirige verso la mia portiera, la apre e mi porge la mano. "Non è che mi vuoi uccidere eh?" dico sorridendo e porgendogli la mano. "Ti fidi di me?" non posso dire di fidarmi al cento per cento ma si, sto bene quindi mi fido. "Diciamo di si." Gli dico sorridendo. Lui prende la mia mano e mi tira per farmi alzare "Dai andiamo, sono sicuro che adorerai tutto." Mi dice una volta fuori dalla macchina,e mano nella mano ci incamminiamo verso la struttura azzurra. Effettivamente l'esterno già lo amo, quindi penso che tanto male non andrà.
Ciao readers, scusate l'assenza ma ho passato delle settimane infernali. Finalmente la scuola è finita, quindi mi dedicherò costantemente alla storia. Se vi sta piacendo mi raccomando fatemelo sapere e lasciate una stellina.
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An incredible change.
RomanceAbigayle è una ragazza di 16 anni che vive a Los Angeles, un giorno suo padre riceve un'offerta di lavoro alla quale non può rifiutare e la famiglia è costretta a cambiare città. Abby è costretta a lasciare tutta la sua vita e a crearne una nuova a...