Dopo un bellissimo bagno, decidiamo di stenderci a prendere il sole. La mia asciugamano era già sulla sabbia, quindi mi poggio e decido di stendermi a pancia in giù. Guardo Mark che pone delicatamente la sua asciugamano a terra e si stende a pancia in su. Gira la testa e mi guarda, con uno sguardo così intenso che distolgo lo sguardo. Vorrei tanto sapere cosa pensa, non riesco a decifrare i suoi occhi. Effettivamente non so niente di questo ragazzo, a parte che ha un fratello gemello molto orgoglioso. "Raccontami qualcosa di te." Solo dopo aver finito la frase mi rendo conto di quello che ho appena detto, ma perché la mia testa non collabora con la bocca. Mark si gira di scatto, forse stupito dalla mia richiesta. Si siede, mi rivolge uno sguardo dolce e inizia a parlare. "Allora, vuoi che ti racconto qualcosa della mia vita. Bhe vediamo ... " dice tamburellandosi le dita sulla tempia destra. "Cosa posso raccontarti. Mi chiamo Mark, bhe questo lo sai. "mi dice ridendo. Torna serio e dice: "okay faccio la persona seria. Ho compiuto da poco 17 anni, come sai ho un fratello gemello, con il quale non vado particolarmente d'accordo. Ha una testa pazza e siamo completamente diversi, ma devo accontentarmi di quello che ho." Mi dice sorridendo e facendomi l'occhiolino. "Frequento l'ultimo anno della scuola che a breve inizierai, ma diversamente da te non amo fare tante attività. L'unica cosa che abbiamo in comune è la lettura. Amo tutti i libri ma i miei preferiti sono i classici. La cosa che preferisco di quando ne compro uno è il suo odore e il rumore delle pagine nuove. È incredibile, non avrei mai immaginato avessimo proprio questa in comune. "La lettura è una delle mie passioni più grandi." Gli dico " Anche io leggo molto. Ma i miei preferiti, proprio come per te, sono i classici." Continuo. Lui gira il suo corpo verso di me "la conversazione sta iniziando a farsi interessante" mi dice sorridendo. "Quando dico alle persone che amo leggere spalancano gli occhi, è una cosa tanto strana che a un ragazzo piaccia la lettura?" "Effettivamente è raro trovare un ragazzo della tua età a cui piaccia leggere, soprattutto i romanzi classici. Però è una cosa bellissima, questo fa capire come un libro faccia appassionare tutti e non solo ragazze sdolcinate." "Ah, quindi ti ritieni una ragazza sdolcinata." Mi dice con uno sguardo curioso. Se devo dirla tutta mi considero molto sdolcinata. "Diciamo che credo ancora nel principe azzurro che salva la principessa."gli dico sorridendo "Quindi da questa cosa che mi hai detto deduco che credi nell'amore." Mi dice. "Diciamo che ci credo, anche se non ho ancora trovato l'amore con la A maiuscola. Tu invece ci credi?" gli chiedo un po' imbarazzata. "Diciamo che ci credo, non sono sdolcinato come i protagonisti dei tanti libri che ho letto, ma penso che l'anima gemella esista. Non so ne dove e ne come trovarla ma so che prima o poi arriverà." Non ho mai sentito dire una cosa così dolce ad un ragazzo, di solito si fanno vedere sempre molto freddi dinanzi ad una domanda del genere. Invece Mark è stato del tutto sincero e l'ho visto anche abbastanza a suo agio. "Si, anche io credo che da qualche parte ci sia l'anima gemella." Entrambi ci giriamo verso il mare e sorridiamo. Restiamo per qualche minuto in silenzio quando Mark decide di ristendersi sull'asciugamano, questa volta a pancia in giù. Mi guarda e mi sorride "Ma che ore sono?" mi chiede. Avevo il telefono ancora nello zaino, così allungo la mano e lo prendo. "Sono quasi le tre." Gli dico. Il tempo è volato, non me ne sono proprio resa conto. "Hai fame?" effettivamente adesso che ci penso un po' di fame mi è venuta. "Forse un pochino." Gli dico. A quelle parole scatta in piedi e mi guarda "Vado a prendere due panini, come lo preferisci." Mi chiede prendendo lo zaino. "Come vuoi mangio tutto non ho preferenze. Se vuoi vengo con te." Gli dico "No tranquilla, faccio subito." Faccio per prendere i soldi ma Mark mi ferma "Non azzardarti a darmi i soldi che vado via e ti lascio qui." Scoppio a ridere e chiudo la borsa "Va bene capo, non mi azzardo. Ma sia chiaro non lo faccio solo perché poi non saprei tornare a casa." Gli dico. Lui sorride e poi si allontana. Cosi mi stendo di nuovo per prendere altro sole e decido di fare una telefonata a Megan. Digito il suo numero e dopo due squilli risponde "Amica miaaa" mi dice "Ciao, come va?" sentire la sua voce è bellissimo. "Ciao Meg, qui tutto bene. Tu come stai?" le chiedo "Sto bene, qui è tutto strano senza te. Sei via da due giorni e già mi sento persa." Anche lei mi manca molto, dopotutto è pur sempre la mia migliore amica. Non c'era giorno in cui non ci vedevamo e adesso non la vedrò per un bel po' e questa cosa mi distrugge. "Anche tu mi manchi così tanto." Le dico quasi con le lacrime agli occhi. "Cosa mi racconti?" mi chiede. "Niente di particolare. La casa è molto bella, oggi è una giornata stupenda quindi ho deciso di andare al mare e la settimana prossima inizio la scuola." "Che bello sei andata al mare e com'è?" "Il mare è stupendo qui, le spiagge sono enormi e Mark mi ha portata in una spiaggia stupenda." "Mark? Chi è?" solo adesso mi sono resa conto di aver fatto il suo nome. "Mark è il mio vicino di casa, ci siamo conosciuti ieri e oggi mi ha accompagnata al mare." "Eh brava la mia Abigayle, fai subito conquiste." Mi dice sghignazzando dall'altra parte. "Ma quali conquiste, si è solo offerto di accompagnarmi al mare e a me ha fatto molto piacere visto che non conosco il posto." "Ma almeno è carino?" mi chiede "Abbastanza." Le dico senza pensarci due volte, considero Mark un ragazzo molto carino. Non ha niente fuori posto quindi non posso dire il contrario. "Nascerà un amore. Non sei nemmeno partita che già fai conquiste. Ho sempre detto che fai strage di cuori." Sorride, sentire la sua risata mi fa bene, così inizio a ridere anche io "Certo, proprio stragi di cuori faccio." "Poi vedrai che farai colpo. Sei bellissima e Mark l'avrà capito da subito. Avrà deciso di non farti scappare." "Si certo fantastica pure. Tu invece che mi racconti" le dico per cambiare discorso "Brava fai bene cambia discorso. Comunque non ho niente da raccontarti, tutto come sempre. La solita vita, solo che adesso non sei più con me." La sento tirare su con il naso e quasi piango "Tesoro, non piangere mi fai stare troppo male. Perché vorrei abbracciarti e non posso. Cercheremo di sentirci il più possibile." Le dico per calmarla "Appena ne ho la possibilità vengo a trovarti,promesso."mi dice. Sarebbe magnifico averla con me anche solo per cinque minuti. "Si magari, ne sarei molto contenta."le dico. In lontananza vedo Mark che sventola due panini in aria, a quella visione scoppio in una risata stupida e Megan mi chiede: "Perché ridi?" "In pratica Mark era andato a prendere i panini e adesso sta ritornando sventolandoli in aria. Mi fa morire." "Sei cotta, ti ho persa del tutto." Mi dice. Forse ha ragione, Mark mi piace. Ma lo conosco da troppo poco tempo. Però non posso mentire sul fatto che mi fa un certo effetto. "Certo Meg sono cottissima." Le dico con ironia. Mark arriva e mi guarda curioso "Adesso devo proprio andare, ci sentiamo più tardi. Ti voglio bene amica mia non dimenticarlo mai." Le dico "Anche io." Attacco e già mi manca. "Con chi parlavi?" mi chiede "Con la mia migliore amica."gli dico. Lui mi raggiunge e si siede sulla sua asciugamano. Mi metto seduta anche io e lui mi porge il panino. "Ti ho preso una cosa tipica di qua, spero ti piaccia. Si chiama Cuban Sandwich." Me lo porge e do un morso per provare. "Com'è?" mi chiede. "Buono, ma cosa c'è dentro?" "Allora c'è prosciutto cotto, arrosto di maiale, formaggio svizzero, mostarda e cetrioli sottaceto." Mamma mia quanta roba "Diciamo che hai scelto una cosa molto semplice. Ma è buonissimo." Lui sorride e addenta il suo sandwich. Quando finisco mi alzo e decido di fare due passi, mi sento veramente piena. "Faccio una passeggiata." "Vuoi che venga con te?" mi chiede Mark. "No tranquillo, ho bisogno di smaltire questo sandwich gigante." Gli dico sorridendo, lui ricambia. Mi allontano e inizio a camminare dal lato opposto a dove siamo venuti. Passeggio per quasi un'ora, non mi ero resa conto di quanto mi fossi allontana. Così decido di tornare indietro. Quando ritorno alla spiaggia trovo Mark steso a pancia in giù, mi avvicino e mi rendo conto che si è addormentato. Mi siedo per riposare leggermente le gambe. Lo guardo e noto veramente tanto la somiglianza con Luke. Ancora non posso credere a quanto siano uguali ma allo stesso tempo tanto diversi. Oggi ho conosciuto meglio Mark, ho capito che è veramente un bravo ragazzo. Vorrei sapere qualcosa in più anche del fratello, tipo perché è così o perché mi ha trattata in quel modo stamattina. Luke mi incuriosisce anche di più di Mark, sicuramente qualcosa o qualcuno l'ha fatto diventare così e io devo scoprire perché. Devo capire perché è tanto diverso da Mark. Senza rendermene conto faccio rumore con la borsa e Mark apre gli occhi. "Scusami, non volevo svegliarti." Mi guarda con gli occhi assonnati e mi dice: "Tranquilla Abby, non preoccuparti." Sto per rispondere quando sento il telefono suonare, guardo lo schermo ed è mia madre. "Mamma ..." le dico "Abby sei ancora al mare?"mi dice "Si, siamo ancora al mare. Perché?" "Così, per sapere sono quasi le cinque e mi chiedevo per che ora intendi tornare." "Penso che tra un po' rientriamo." Le dico. "Va bene tesoro, sta attenta." Mi dice prima di attaccare. Mark mi guarda e mi dice: "Devi rientrare?" "Dovrei" gli dico timidamente. Mi dispiace stava dormendo così bene non volevo svegliarlo. "Va bene, allora rientriamo." Dice sorridendomi. Raccogliamo tutte le nostre cose e ci incamminiamo verso la macchina.
Un nuovo capitolo per voi, spero vi stia piacendo la storia. Lasciate una stellina e un commento se vi va. Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero su quello che sto scrivendo. Cosa ne pensate dei gemelli Cooper?
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An incredible change.
Roman d'amourAbigayle è una ragazza di 16 anni che vive a Los Angeles, un giorno suo padre riceve un'offerta di lavoro alla quale non può rifiutare e la famiglia è costretta a cambiare città. Abby è costretta a lasciare tutta la sua vita e a crearne una nuova a...