Capitolo 19

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Posti incredibili e dolce compagnia.

Il sole era alto nel cielo e molto spesso veniva coperto da soffici nuvole bianche. I suoi raggi però filtravano attraverso di esse e percepivo il calore sul mio viso, l’unica parte del mio corpo a eccezione delle mani che non era coperta da nulla. Abby accanto a me invece era vestita in modo più leggero e speravo davvero che non avesse freddo. L’avrei riscaldata io se i raggi del sole non sarebbero bastati. I miei occhiali da sole erano stati rimossi dai miei occhi per darmi la possibilità di guardare attentamente la bellissima ragazza che camminava accanto a me e non smetteva di chiacchierare. Ma di cosa stesse parlando neppure lo sapevo, perché ero troppo concentrato a guardare lei e il meraviglioso posto in cui eravamo. Kongens Have, avevo letto su un itinerario che era esposto sul bancone della reception. Avevo chiesto informazioni e tutti mi avevano detto che era un luogo magico, il posto giusto per stare tranquilli e passeggiare. Ero un po’ scettico inizialmente, cioè era difficile trovare posti in cui si poteva chiacchierare senza avere paparazzi o fan alle calcagna. Ma per la prima volta potevo camminare a testa alta senza nascondermi, eravamo soli in quel bellissimo giardino.

“Perciò comprare quel televisore non credo sia stata un’ottima scelta… adesso sono costretta a guardare Harry Styles in versione HD ogni volta che guardo MTV.”- Abs parlava e guardava in giro, alla ricerca di una panchina dove sederci e mangiare il nostro pranzo. La busta era davvero pensate, forse avevo esagerato a compare tutte quelle cose. “E’ davvero arrogante quel ragazzo, vero?”- mi voltai sentendo una domanda rivolta a me e senza pensare due volte annuii sorridendo.
“Harry Styles, stavo parlando di te e tu ovviamente non stavi ascoltando!”- mi rimproverò sorridendo, alzai le spalle e feci una smorfia per farmi perdonare.

“E’ meraviglioso passeggiare qui!”- disse dopo qualche minuto di silenzio e questa volta mi concentrai sul suono della sua voce. Era uno spettacolo passeggiare in quella strada dove ai lati crescevano alberi grandi e maestosi. Eravamo quasi in autunno e le foglie degli alberi erano ancora di un verde intenso, così come anche i prati attorno a noi. Sollevai la testa in alto verso il cielo e chiusi gli occhi respirando l’aria della libertà e della pace. Avevo chiesto a Bob di lasciarci soli e prendersi il resto del pomeriggio libero, tanto era un posto tranquillo e grande e nessuno mi avrebbe notato.

Abbassai lo sguardo e aprii gli occhi notando che Abby mi stava osservando. Il suo volto era serio e nonostante la stessi guardando anche io, lei continuava a tenermi testa e osservarmi. Quando sentii dei commenti da parte di una coppia di anziani seduti su una panchina che stavamo superando, tornai a guardare davanti me. “Che bella coppia, un tempo anche noi eravamo come loro.”- aveva detto l’anziano signore riferendosi a noi. Credo che anche Abby avesse sentito quella affermazione e scoppiò a ridere, riprendendo anche lei a guardare davanti a noi.

“Che ne dici di quella panchina?”- chiesi indicando una panchina abbastanza lontana dalla coppia. Abs annuì e si mise a correre raggiungendo il posto che avevo suggerito. Dopo poco arrivai anche io e posai la busta accanto a me. Nessuno spazio ci separava e i nostri corpi, anche se coperti dai vestiti, erano a contatto. Respirai l’aria che sapeva di alberi, mescolata al profumo di fragola di Abby e poi presi la busta portandola sulle mie gambe.

“Signorina cosa vuole prima: alette di pollo, Crispy McBacon o patatine?”- Abby portò l’indice sulle sue labbra piene e corrucciò le sopracciglia, come se stesse riflettendo attentamente.
“Prenderò il panino per primo!”- sorrisi e glielo passai mentre io presi il mio Big Mac. Ero davvero affamato e Abby non scherzava sicuramente mentre addentava il suo panino sporcando gli angoli della sua bocca.

“Da quanto tempo non mangiavo questa squisitezza!”- disse una volta ingoiato il boccone. Io portai la mano sulla sua bocca e tolsi un po’ della salsa che aveva intorno. Sorrise e mi ringraziò, tornando poi a mangiare e così feci anche io. Una volta finito patatine, alette di pollo e Las Vegas Fries (che era la prima volta che mangiavo ed erano davvero buone), tirai fuori dalla busta due Milkshake alla fragola.

“Credo di aver messo più di un chilo con tutta questa roba!”- spiegò Abby toccandosi la pancia con la mano libera, visto che con l’altra teneva in mano il bicchiere.
“Abby Harrison che dice queste cose? Non ti sei mai fatta questi problemi!”- dissi portando la cannuccia alla bocca per bere. Abby abbassò lo sguardo e sorrise in modo alquanto forzato. Qualcosa le stava passando per la testa e lo capivo dal modo in cui spostava continuamente ciuffi di capelli dietro l’orecchio.

“Quella ragazza era così magra… era davvero bella.”- capii immediatamente e posai il mio Milkshake per terra e mi voltai verso di lei. Giocava con la cannuccia e beveva guardando un punto fisso a terra.
“Abby, tu sei bellissima. Lei non è paragonabile a te!”- dissi portando la mano sulla sua schiena per accarezzarla.
“Tu neppure l’hai vista, andiamo come fai a dire queste cose?”- disse sollevando il suo sguardo verso la mia direzione, come per cercare una risposta che la facesse sentire meglio.

“Perché io conosco te e so che sei una ragazza meravigliosa e non parlo solo fisicamente. E poi per quello che mi hai raccontato oggi, lei non vale niente in confronto a te.”- Abby sorrise debolmente e poi tornò a guardare per terra continuando a bere fragola, così che il suo sapore fosse uguale al profumo, sempre più intenso del solito.

Una volta finita la nostra bevanda, ci alzammo dalla panchina e riprendemmo a camminare. Nel silenzio più totale, si sentivano solo i nostri passi sul terreno e il fruscio del vento che spostava i rami degli alberi. Era la pace assoluta quel posto e il silenzio faceva bene sia a me sia ad Abby, anche se sapevo benissimo che nella sua testa c’erano troppi dubbi.

“Ti va di sederci un po’ sul prato?”- mi propose dopo qualche ora di cammino in quel meraviglioso giardino che sembrava un labirinto verde e calmo. Annuii e la seguii sulla distesa verde, nella quale ci distendemmo completamente a terra per guardare il cielo che era ricoperto da tante nuvole. Stava per arrivare un temporale.

“Harry, perché oggi ti sei scusato con me?”- mi chiese d’un tratto. Mi voltai nella sua direzione, e vidi il suo sguardo rivolto in alto come se stesse parlando al cielo e io non fossi lì. Portai le braccia dietro la testa come appoggio e sospirai. Mi volevo scusare per il mio comportamento immaturo e per il fatto di averla ignorata per non affrontare l’argomento del bacio. Si, era una storia chiusa ma non smettevo di pensare che anche a lei era piaciuto quel maledetto bacio.

“Oh niente… solo per il fatto di essere scappato ieri sera quando ci siamo visti in ascensore.”- sorrisi anche io rivolgendomi al cielo e restammo in silenzio per un po’ di tempo.
“Pensavo ce l’avessi con me… sai per il bacio…”- ecco di nuovo l’argomento servito su un piatto d’argento. Avevo promesso a me stesso che mai sarebbe più accaduto un episodio simile ma sapevo che se ci sarebbe stata l’occasione difficilmente mi sarei tirato indietro. Eppure continuai a mentire a me stesso e a lei.

“Abs il bacio è stato uno stupido errore che non mi perdonerò mai. Ma non potrei mai avercela con te, sei una delle mie più care amiche e non voglio perderti.”- la osservai mentre pronunciavo quelle parole e quando smisi di inventare ancora una volta delle scuse, la vidi voltarsi e fare un mezzo sorriso, poi tornò a guardare il cielo e così feci anche io. Le nuvole avevano completamente oscurato la luce del sole e il freddo della sera iniziava a sentirsi. Guardai l’orologio al polso e notai che erano quasi le otto di sera. Avevamo passato l’intero pomeriggio a camminare e scherzare. E’ proprio vero il tempo passa veloce quando vorresti che si fermasse. Sentii una goccia d’acqua cadermi sulla fronte e immediatamente capii che era il momento di tornare in macchina. Abby iniziò a ridere forte quando le goccioline fredde iniziarono a scendere veloci dal cielo e la pioggerellina divenne un vero e proprio acquazzone. Iniziammo così a correre verso quel labirinto di alberi che ci circondava.

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Salveee♥♥ Sono in ritardo? No vero? Hahaha ma comunque eccomi qui ancora a lasciarvi con dell’amaro in bocca! Lo so che tutte tifate la coppia Nabby e fra qualche capitolo ci sarà una svolta, ma non possiamo ignorare i sentimenti del nostro caro Harry. Lo sto amando in questi capitoli♥♥

Detto ciò volevo solo dirvi che ogni volta che potrò aggiornerò, perché la scuola mi sta portando via a poco a poco tutti i miei meravigliosi pomeriggio di dolce far nulla. Grazie a tutte per le visualizzazioni e i voti e i commenti, vi amo davvero!♥♥♥

A presto people!

A.

Secret loves || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora