Cap. 13 Giorno 4

4 0 0
                                    

Il campanello suonò squarciando il silenzio meditativo di Fabrizio che, tornando bruscamente alla realtà, guardò indispettito l'orologio: le otto e trenta. Mancava ancora mezz'ora alla seduta con il suo paziente.. chi poteva mai essere? Per un momento fu tentato di far finta che la casa fosse vuota e continuare la sua abituale meditazione mattutina, poi con un sospiro si alzò e andò ad aprire. Un'affascinante ragazza dai lunghi capelli mogano gli sorrise mostrandogli un piatto coperto che aveva in mano.

"Buongiorno" disse la sconosciuta con una calda voce sensuale " Mi spiace disturbarla, ma ho appena sfornato questa deliziosa torta alle mele e non mi va di mangiarla da sola, così ho pensato di fare la buona vicina e condividerla con lei" e così dicendo scoperchiò il piatto liberando un invitante profumo.

"La ringrazio molto"disse l'uomo guardando sia la torta che l'affascinante pasticcera " Stavo giusto per fare colazione, ma posso dedicarle solo una mezz'ora scarsa, alle nove ho un paziente"

"Basterà" disse la ragazza entrando con piglio deciso.

                                  ************************************************

Samuele aprì lentamente gli occhi ed un forte mal di testa arrivò improvviso a pulsargli le tempie. Annalisa gli porse in fretta un bicchiere d'acqua "Tieni" disse "Bevilo tutto"

Samuele avvicinò restio le labbra al bicchiere, ma non appena sentì l'acqua fresca innondargli la bocca, bevve voracemente,scoprendo di avere una gran sete, che gli seccava la gola e quell'ondata di fresco gli parve come La Manna dal cielo. Poi si alzò aiutato dall'amica. 

"Che diavolo è successo?" disse tenendosi la testa, poi, come se si fosse accorto solo in quel momento della sua presenza "Annalisa! Ma allora stai bene! Dio sia ringraziato, sono tutti preoccupati!"

Lei lo guardò con gli occhi pieni di  lacrime, poi lo abbracciò forte scoppiando in un pianto disperato. Lui le accarezzò i capelli e la strinse teneramente dimenticando per un attimo il suo mal di testa.

Dopo che lei si fu calmata e lui aver bevuto un altro bicchiere d'acqua, si sedettero sul letto raccontandosi ciò che era successo.

"Non so perchè io sia quì" iniziò lei " L'ultima cosa che mi ricordo è la recita e di aver bevuto un pò di vino. Ho ballato un pò e poi sono andata a casa"

"Come ci sei arrivata a casa, te lo ricordi?"

Lei scosse la testa, poi esclamò "Si, ora ricordo! Fabrizio mi riaccompagnò con la sua moto. Lui doveva andare in montagna o non so dove ed io gli ho chiesto se aveva voglia di darmi un passaggio.. ero così stanca.." si affievolì, come se avesse speso le ultime energie che aveva per arrivare a quel ricordo

"Poi?" la incitò Samuele "Ti ricordi di essere entrata in casa? Di essere andata a letto?"

Lei scosse la testa

"Anch'io ho Fabrizio come ultimo ricordo" disse affranto "Ero andato a riportargli degli spartiti che mi aveva prestato. Dopo non ricordo più nulla" i due ragazzi si guardarono, spaventati.

                                     ******************************************************

Andrea era solo in biblioteca. Era intento a sistemare dei libri che era riuscito a far comprare dal sindaco quando sentì la porta aprirsi " Buongiorno" disse senza girarsi " Se ti serve aiuto puoi aspettare un attimo?"

"Ho tutto il tempo che vuoi" disse la nuova arrivata. Lui, riconoscendo la voce si girò e con un sorriso esclamò "Tania! Finalmente ti fai vedere! Pensavo mi avessi dimenticato!"

'Ma come si fa a dimenticarti?' si chiese Tania guardando quell'uomo che, ammettiamolo, le aveva rubato il cuore, venire a braccia aperte verso di lei. Lui le prese le spalle, poi la osservò "Mi sembri stanca" sentenziò " perchè non ti siedi?" e le porse una sedia con gesto cavalleresco.

Tania per un momento pensò di saltargli addosso. Gli avrebbe preso tra le mani quei folti capelli neri e avrebbe attirato la sua seducente bocca alla sua.. ma quel pensiero la fece arrossire; molto probabilmente, goffa com'era, nell'impeto dell'azione il suo naso sarebbe andato a cozzare contro quello di lui e allora si che avrebbero visto le stelle.. ma dal dolore!

Si sedette scacciando quei pensieri con un sospiro "Cos'ha questa adorabile testolina?"le chiese sedendole accanto e prendendole le mani "Perchè so che qualcosa ti frulla nella testa"

Lei fece un debole sorriso"E' questa storia delle sparizioni. Non riesco a capire cosa possa centrare un libro vecchio di secoli con due ragazzi la cui unica colpa è quella di aver interpretato dei personaggi in una stupida recita di paese.. scusa, so che ne sei fiero e anch'io, ma.."

Lui la interruppe con un gesto della mano "No Tania, so cosa vuoi dire. Ma davvero credi che tutto ruota intorno al libro?"

Lei assentì con la testa. Lui sospirò e si appoggiò allo schienale "Allora, se è come dici tutti quelli che hanno partecipato sono in pericolo?"

"Oh no!" disse lei "Non credo. Io penso che il rapitore voglia solo i quattro protagonisti"

"Quindi, secondo la tua teoria, mancherebbero solo Chiara e Fabrizio"

"Esatto. Ed io devo trovare almeno il movente per poterli salvare, capisci? All'inizio pensavo che stesse ripercorrendo la storia, ma Samuele non l'ha immobilizzato in qualche modo (grazie al cielo!)ma è scomparso, proprio come Annalisa; quindi è chiaro che ha in mente qualcos'altro e solo il libro ce lo può dire"

Andrea si alzò e andò a prendere la copia, ma Tania scrollò la testa riccioluta "Abbiamo bisogno dell'originale. Il rapinatore ha corso un grande pericolo a rubarlo, era esposto e quindi visibile a tutti. Io credo che dentro quel libro ci sia qualcosa di molto importante e che lo ha spinto a rapire i ragazzi"

"Ma cosa può essere? Il libro è stato riscritto fedelmente.. a meno che.."

"Cosa? "

"Bè, a meno che non ci sia scritto qualcosa con l'inchiostro simpatico, in questo caso solo una fonte di calore può riportare visibile le parole"

"Ma certo!" esclamò Tania"Una specie di codice segreto!"

"Si, ma chi poteva saperlo? Il libro ha svariati secoli e nessuno sapeva della sua esistenza"

"Non è vero! Gilda conosce bene quel libro. Tanto bene da venire quì, in questo sperduto paesello e pretendere dal bibliotecario di visionare il libro originale. Credo sia proprio ora di fare due chiacchere con questa sfuggevole ragazza"


Il mistero del drago bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora