One week in Cuba - TaeJin

Giorno 4 - Mare

Ore 11:48

Camminarono sul lungo mare per diverso tempo alla ricerca di un tratto di spiaggia libero. Il sole batteva imperturbabile sulle loro teste, ma il pensiero del mare sembrava quasi capace di cancellare quelle temperature forti. La brezza marina penetrò a fondo nei polmoni di Seokjin, e ogni respiro sembrava una rigenerazione totale per le sue cellule.

Taehyung gli fu di fianco dall'inizio. Seokjin sentì che quella tensione positiva che stava provando negli ultimi giorni nei suoi confronti era diminuita. Non era più qualcosa che era capace di renderlo insicuro: neppure si rese conto che stava iniziando a prendere una forma molto più semplice da accettare, e non violenta e aggressiva. Poteva riflettersi sul sorriso leggero che illuminava il viso di entrambi.

L'attacco di panico del giorno prima passò con la stessa velocità con cui arrivò. Gli bastò dormire più del solito per ristabilire quella calma tanto preziosa.

- Fermiamoci qui! - esclamò Namjoon, slittando improvvisamente verso la sabbia. Fece una serie adorabile di smorfie quando i suoi piedi inciabattati vennero a contatto con la superficie rovente. Le risate generali colorarono l'aria, e i cameramen dovettero resistere dal non interrompere le riprese per concedersi loro a quella scena esilarante.

Appurato che, comunque, nessuno sarebbe morto per le temperature della sabbia, ognuno prese posto con il proprio telo da mare sotto i due ombrelloni. A Jungkook era toccato l'ingrato compito di portare i grandissimi ombrelli da sole, dopo aver perso ad una partita di carta, forbice, sasso - non che per lui fosse un grande problema con la forza che aveva sviluppato negli anni.

I teli furono disposti, gli ombrelloni aperti e posizionati a dovere. Ora lo spettacolo poteva iniziare, e via con le uniche riprese della giornata che avrebbero potuto scatenare un qualche tipo di reazione massiva dall'A.R.M.Y.: i ragazzi che si spogliano in primo piano, e le onde in secondo. Per loro sfortuna, niente addominali o pettorali in bella mostra.

Seokjin si lasciò riprendere a malavoglia mentre si toglieva la maglietta leggera a maniche lunghe che portava - come tutti - solo per poter registrare quella scena terribilmente in stile fan service. Avrebbe lasciato scoperto, oltre le gambe, le spalle larghe e le braccia relativamente muscolose. Non doveva pensare al fatto che quel gesto sarebbe stato snaturato ed enfatizzato, ma che era una cosa semplice e umana.

Eccole di nuovo le sue misure mancate.

Così la sua pelle iniziò a respirare a dovere. Si beò di quel clima per diversi secondi, e poi, senza esitazioni, avanzò verso il mare. Le sue caviglie percepirono la sensazione fresca dell'acqua salata tutt'a un tratto. Aprì le braccia, girò su se stesso con un immenso sorriso.

- Yah, è magnifico! - esclamò rivolto verso gli altri. Lo stavano osservando tutti, aspettando una riconferma sulla bellezza del mare. Così, seppur titubanti ma contenti, Namjoon, Hoseok e Jimin lo seguirono a ruota. Taehyung si aggregò poco dopo, avvicinandosi di corsa a Seokjin, troppo occupato a stuzzicare Namjoon a suon di schizzi d'acqua. Sapeva che Namjoon non si sarebbe mai davvero vendicato per quei gesti, e proprio per questo Jin lo prediligeva sempre per questi scherzi; sotto sotto era troppo buono anche solo per arrabbiarsi con qualcuno.

Così, mentre lui era tutto preso da quella lotta a senso unico, Taehyung si fece vicinissimo e lo sollevò di peso, per quanto potesse. E Seokjin rimase sorpreso, non si aspettava nulla del genere. E poi, sotto i versi divertiti degli altri, Taehyung si lasciò rovinare in acqua portando Seokjin con sé. Con un suono secco toccarono il fondale, poiché l'acqua era bassa, e il sorriso del minore dominava su qualsiasi cosa. Il maggiore invece venne a contatto con l'acqua in modo meno brusco, poiché non così sensibile come tutti si aspettavano: si perse piuttosto nel riso dell'altro, come suo solito. Ci stava facendo l'abitudine... oppure lo era già diventata. Fatto sta che una qualsiasi reazione avrebbe dovuto sortirgli quel gesto, almeno così ci si aspettava. Dovette disincantarsi e, appunto, controbattere. Così gli si gettò contro urlando a squarciagola; lo prese per le spalle, portò tutto il suo peso in quella spinta e così anche la sua schiena e nuca finirono per esser bagnate. L'acqua arrivò a sfiorare Taehyung quasi fino agli occhi, facendogli galleggiare i capelli come fossero stati una corona.