Capitolo 8

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< Finalmente è pranzo> dissi alla mia migliore amica quando uscimmo dalla classe di Inglese.< Non puoi capire quanto sto morendo di fame. A biologia non ho capito nulla infatti non ho preso appunti> disse nuovamente < Ma... te l' ho mai detto che sei un genio?!> risposi ironicamente io <Ehhh...fammici pensare > disse portandosi una mano sotto il mento e facendo una faccia come se stesse pensando. < Chiamerò mio fratello e me la farò spiegare da lui.> continuò < Sei un genio. Questa volta non è ironico> gli dissi ridendo. È bello scherzare con lei.
Quando arrivammo alla mensa dissi a Jes <Tu vai a prendere il tavolo mentre io prendo i panini, ok?><Certo campo!> rispose e andò alla ricerca di due posti liberi. Andai allo stend dei panini e ne presi due con il prosciutto e formaggio e da bene dell' acqua. Semplice come pasto no? Mi girai in cerca di una chioma bionda ma... diciamo che fui costretta a chiamarla perché credetemi se vi dico che come minimo c'erano 50 chiome bionde. Mi rispose al terzo squillo e senza dargli nemmeno il tempo di dire "pronto" dissi<Dove sei?> chiesi<Al tavolo vicino lo stend dei dolci> rispose <Arrivo > chiusi la chiamata e mi diressi al tavolo. Mi sedetti di fronte a lei, posai lo zaino dell' Eastpak accanto a me e gli diedi il suo pranzo. <Come hai preso i panini?> mi chiese<I nostri preferiti>< Brava><Lo so, lo so > e sorrisi. Mente chiacchieravamo alcuni ragazzi ci vennero incontro cioè Alvin, James e altri della squadra di football. Noi li salutammo e quest' ultimo disse< Ciao ragazze, io e i miei compagni possiamo sederci con voi? Ci siamo girati tutta la mensa in cerca di un tavolo, ma non ce ne sono. Fuori sta piovendo > ci chiese disperato. In effetti fuori oltre a piovere c'erano anche lampi e tuoni. E il bello che il meteo di Roma diceva che ci sarebbe stato bel tempo. Noi annuimmo e ci spostammo per fargli spazio. Accanto a me si sedette James e a seguire Alvin, Travis, Cameron mentre di fronte c'era Jessie con accanto altri sportivi. Mi piaceva sentire il calore di James, stavo bene con lui. < Cassandra mi passi l'acqua cortesemente?> chiese un ragazzo alto e moro con un neo in mezzo al collo credo si chiamasse Oliver. Perdonatemi ma i loro amici li ho visti solo un giorno quindi non posso mica ricordarmi tutti i loro nomi eh. In fondo ho la memoria a breve termine. Presi la bottiglia e gliela porsi ma accidentalmente la sbattei contro il mio bicchiere facendo cadere l' acqua nei miei jeans. Grandioso. Meglio di così non poteva andare, veramente. Sembrava che mi fossi fatta la pipì addosso. Perfetto veramente perfetto.Avete presente quando si dice MAI NA GIOIA ecco questa frase mi rispecchia perfettamente. Sembra fatto apposta per me. Naturalmente da bravo stronzo il mio carissimo amico Alvin disse< No ma seriamente hai 3 anni? > in quel momento mi sentii la rabbia salire ma contai fino a 10 per far sbollire la rabbia, ma non fu necessario perché disse con voce da finto intenerito< Poverina, ti sei fatta la pipì addosso.> A quella frase tutti i ragazzi della mensa si girarono e mi guardarono male. Dai però raga, esagerati per un pó d' acqua... può capitare a tutti no? Ma nonostante ciò essendo molto testarda e permalosa presi il prosciutto del mio panino e glielo buttai in faccia. . Sì, sono vendicativa se ve lo stesse chiedendo< Prima il succo seguito dall' acqua e ora il prosciutto e domani ? Cosa mi tirerai? > mi urlò. Sembrava avesse le battute pronte ma per sua sfortuna non era il solo. Ho sempre qualcosa di dire.< I tuoi non potevano scegliere un nome migliore: Alvin. Come uno scoiattolo abbastanza famoso. Chissà perché hanno deciso di chiamarti così!? A si lo so. Hai una voce insopportabile come quella del personaggio ecco perché > dissi molto orgogliosa del mio piccolo discorso. Dagli ohhh provenienti dagli studenti capí di aver fatto centro.
< Oh scusami Cassandra per il mio nome assurdo. Anzi mi piace perché almeno il mio non sembra cassetta della posta >
Colpita e affondata.
E no ora mi sente.
Stavo per ribattere quando il preside fece la sua entrata teatrale dicendo < White , Dallas in presidenza. Subito!> noi prendemmo le nostre cose e io sbuffai per la situazione. Ci alzammo dal tavolo e tutti gli sguardi erano su di noi, compresi quelli dei ragazzi che non smettono di giocare con il telefono. Che rabbia però!

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