15. Vieni con noi

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Vivian è stupita. Di certo non si aspettava di vedere entrare Niall e Rain al negozio così presto. La loro vacanza al cottage sarebbe dovuta continuare fino alla fine della settimana.

E invece eccoli lì, entrambi con le facce scure. Vivian se ne rende subito conto e ha quasi paura di chiedere.

«Sì, siamo in anticipo. Non dire nulla.» è proprio Niall a darle quella spiegazione poco esaustiva.

«Ciao, piccola. Mi dai un bacio?» chiede allora Vivian a Rain, ma la bambina non la calcola nemmeno. Va dritta verso il retro del negozio, senza emettere una parola.

Il viso di Vivian in reazione basta per far chiudere lo stomaco a Niall. Non vuole che Vivian ci resti più male di quanto ci sia rimasta già.

Niall serra la mascella. «Rain, torna qua!»

«No!»

«Di certo questa non è l'educazione che ti ho insegnato. Torna subito qua e vieni a salutare Vivian.»

«Niall, non importa.» sussurra la donna, mentre sente Rain iniziare a piangere. Da quando è stata male piangere davanti agli altri non è più un problema evidentemente. E poi è pur sempre una bambina.

«Sì, che importa. Rain, sto iniziando a contare. Uno... Due...»

Niall non arriva al tre. Rain sbuca fuori dal retro e con le lacrime sul viso va verso la donna più grande, così da lasciarle un bacio sulla guancia.

«Ti odio!» urla alla fine verso suo padre, prima di correre via e nascondersi di nuovo sul retro.

Il cuore di Niall si frantuma, quelle parole gli fanno troppo male. Sperava che sua figlia non arrivasse mai a dirgliele. È ancora troppo piccola, quelle sono più cose da adolescenti che si scusano subito dopo.

Rain invece sta piangendo fino a stare quasi male e possono sentirlo anche da lì.

Niall chiude gli occhi e si pressa le dita sulle tempie.

«Niall, che sta succedendo?» Rain a quel punto non riesce a fare a meno di chiedere.

«È furiosa con me.» spiega soltanto. Niall si sta proprio costringendo a non raggiungere sua figlia, ma lasciarla sfogare e sbollire da sola.

«Già, lo vedo. Lei ha detto... Sai che non lo pensa davvero. Mi spieghi perché è così arrabbiata? Che cosa è successo al cottage?»

Niall sospira. «Lei... Stavo solo parlando con una donna... Non vuole che... Oddio, è quasi stupido da dire. Lei... Credo sia arrabbiata anche con te.» si ritrova a balbettare.

E Vivian capisce subito, perché non è affatto stupida. «Ci vuole ancora insieme.» dice infatti.

«Sì, a me dispiace, Vivian. Io... Lei è così legata a te e ti ho messo in mezzo a tutta questa situazione senza volere. Le farò capire che hai la tua vita privata con un'altra persona adesso.»

Le sopracciglia di Vivian si aggrottano. Niall sembra che stia blaterando. È preso un po' dal panico e probabilmente è solo colpa di quelle paroline che a Rain sono sfuggite.

A proposito di Rain... La bambina si è zittita di colpo. Non sta piangendo più, ma nessuno dei due adulti ci fa realmente caso.

«Un'altra persona? Niall, ma di cosa stai parlando? Io non ho nessuno.»

Niall si ferma all'improvviso. I suoi occhi blu si allargano più del normale. Ha appena realizzato qualcosa evidentemente.

«Uno dei due ragazzi con cui sei andata via prima della festa di Harry.» dice soltanto.

Hold On ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora