19. Adesso ha capito

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«Oggi a lezione il professore ha dichiarato possibile l'inesistenza di Beatrice. Capisci, Niall? Questo tipo di teorie suppongono che Dante non abbia mai nemmeno incontrato questa fantomatica donna e che sia solo frutto della sua mente, un escamotage letterario. Soltanto perché il nome Beatrice significa colei che da beatitudine.»

Niall alza gli occhi dalla sua chitarra e incontra quelli intensi di sua moglie. «E tu cosa pensi?» è sempre curioso di quello che pensa Kylie.

«Sinceramente? Non voglio pensarci, Niall. Non voglio prendere i miei studi e gettarli nel caminetto solo per una stramba teoria.»

Niall sorride, pizzicando le corde. Kylie è davvero molto preoccupata, quella teoria la rende nervosa, tanto da farle mangiucchiare l'unghia del pollice. «Allora non pensiamoci.»

I passi veloci e le scarpe che calpestano il cemento ricoperto di ramoscelli e foglie gialle cadute dagli alberi a causa del vento, emettono un rumore scricchiolante che suona quasi assordante in mezzo a quel silenzio tombale.

Per lo meno, da quella notte ha smesso di piovere.

E quel silenzio intorno a lui va a braccetto con il vuoto che sente dentro.

Niall non si guarda intorno. Va spedito verso il punto del cimitero che da sette anni è riservato alla sua famiglia.

Il piccolo mausoleo sembra chiuso ma Niall sa che non è così. Non ha bisogno di nessuna chiave. Gli basta solo spingere il portoncino nero ed entrare.

Lì dentro è tutto bianco. Marmo bianco che fa venire soltanto più freddo al corpo di Niall, lo sente fin dentro le ossa.

Ma l'uomo non si stringe maggiormente nel cappotto, sostanzialmente perché non gli importa.

Niall si sente come se stia morendo dentro. In quel periodo ogni calore che aveva dentro si è congelato in fretta.

È da un po' che non viene in questo posto. Da quando la sua vita è andata a rotoli per la seconda volta. Da quando tutto il suo tempo è stato dedicato solo ed esclusivamente alla persona più importante della sua intera esistenza.

Niall ignora volontariamente le due statue al lato della stanza e avanza di alcuni passi.

Sul muro, l'unico quadrato di marmo bianco del mausoleo fino ad allora, quello dietro al quale è stata riposta sua moglie per l'eterno riposo.

Niall non riesce a ricordare il giorno del suo funerale e forse è un bene. Era completamente andato, tanto da non riuscire nemmeno a fare il suo discorso. I membri della sua famiglia e quella di Kylie però non sembravano delusi. Speravano solo che Niall fosse forte abbastanza da prendersi cura della piccola bambina che avevano messo al mondo.

Ora come ora? Niall si sente come se non ci sia riuscito affatto.

La mano dell'ex cantante accarezza il materiale freddo e i polpastrelli seguono il percorso delle lettere dorate che mostrano il nome della donna che non ha mai smesso di amare: Kylie Beatrice Oliver Horan.

Niall chiude un attimo gli occhi e sospira. Si massaggia le palpebre con le dita. Probabilmente ha delle occhiaie profonde e scure. O meglio, è sicuro che le abbia, visto che continuano a ripeterglielo in molti. Ultimamente non dorme e non si guarda allo specchio. Non potrebbe sopportare di incrociare i suoi occhi, spenti e pieni di paura.

Ultimamente piange. Ultimamente vorrebbe solo prendere tutto il dolore di sua figlia e morire al suo posto.

Niall non ha mai parlato ad alta voce con Kylie da quando lei li ha lasciati. Gli suona stupido. Lei non può sentirlo, giusto?

Hold On ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora