Prologo

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Joker
Una sensazione stranissima mi spinge a urlare, eppure immerso in questo liquido che mi scioglie la pelle non produco nessun suono comprensibile. Sto annegando, e tutto per colpa di quell'inutile sciagurato che dice che immergendomi in questo liquido diventerò quello che ho sempre voluto. La mia pelle è in fiamme, i miei occhi anche, e il mio respiro si fa sempre più nullo. Mi sta sciogliendo, lentamente. Una lenta e forte agonia mi sta uccidendo. Non riesco più a respirare, ormai anche i miei polmoni sono pieni di acido e me lo sento, la mia ora è giunta. Se solo potessi tornare in superficie e rinascere ammazzerei quel coglione che mi ha fatto credere ad una cosa del genere, e io stupido che do ascolto ad uno sconosciuto.
Una volta che non riesco più ad esalare anche solo mezzo respiro vedo solo buio. Silenzio, non sento più dolore. L'unico rumore che sento è quello delle bolle di questo liquido stranissimo che si sta riscaldando. Dentro di me non c'è più un inferno causato dall'acido, sono nuovo. Un inferno, il mio inferno, che si propaga dentro di me, che mi brucia ma non mi consuma, e stranamente mi fa sentire vivo. Mi sento bene, anzi benissimo. Sono pieno di forze, e improvvisamente mi sento come nuovo, rinato. Poi improvvisamente sento qualcosa spaccarsi dentro di me, un dolore atroce, come mille piccoli spilli che viaggiano con il mio sangue e che si infilano nei miei tessuti, in ogni mia cellula. Come se ogni cosa dentro di me stesse andando in frantumi come il vetro. Un dolore ancora più estremo dell'acido che ho sentito fino a poco fa, e poi la pace.
Come se mi risvegliassi dalla catalessi, inizio a muovermi in questo liquido con movimenti scattanti e febbrili. Non capisco come ma riesco a risalire in superficie e ad uscire dalla cisterna contenente un composto chimico.
Quel pezzo di merda non è qui, mi ha abbandonato, sperando che io morissi, invece eccomi qui, come nuovo. Da una parte credo in quello che mi ha detto, perché effettivamente non sono morto, sono ancora qui, e mi sento meglio di prima. Dall'altra so che lo ha fatto sperando di annientarmi. Ho fatto finta di non conoscerlo, di non odiarlo con tutto me stesso, e mi sono fidato di lui, perché pensavo non avesse capito. Invece si, ma una cosa che evidentemente non ha messo in conto è che veramente questo liquido ha il potere di far rinascere.
Guardo la mia pelle e noto che non ho segni di bruciature, è normale tranne per un fatto: la mia pelle è bianca come la porcellana, non rosa. Solo bianco. Ma come diavolo è possibile?
Vedo delle scritte anche sui miei avambracci, dei disegni sulle mie mani e sulle braccia. Rappresentano un sorriso enorme, situato sulla mano sinistra, delle scritte che riproducono una risata scritte in modo tenebroso sul mio avambraccio, un uccellino infilzato da un pugnale e lo stemma di Batman tagliato da una spada. Semplicemente fantastici, direi. Adoro questi tatuaggi, mi rappresentato, soprattutto il sorriso e la risata, ma anche lo stemma di Batman infilzato da una spada, perché mi sono lanciato proprio per colpa sua, e adesso voglio la mia vendetta. Che lui abbia fatto questo passa in secondo piano perché adesso sono più forte, pronto per combatterlo. Non si è liberato di un eventuale ostacolo, l'ha rafforzato, e già questa è una penitenza, ma a parte tutto ciò... come faccio ad avere questi tatuaggi?
Mi guardo il petto notando la mia camicia bordeaux aperta, e mi accorgo di avere altri disegni. Un sorriso enorme si estende nel mio ventre da un lato all'altro dei miei fianchi, è stilizzato rispetto a quello della mano, che invece è più realistico, ma trovo che sia più affascinante, lo rende molto più inquietante. Sotto al mio sterno si estende quello che è il mio nome identificativo: Joker, scritto in grande e in rilievo. Quando ero più giovane e architettavo modi per ammazzare Batman mi facevo sempre chiamare Joker, ma in questo momento mi sembra più tenebroso di quanto non mi sia mai sembrato, tutto quello che sto guardando, oltre al mio corpo, mi sembra inquietante e terrificante, ma così vivido e colorato... Pazzo.
Sul mio pettorale sinistro, fino ad arrivare alla giugulare, un altro ammasso di risate e carte da gioco sono illustrate, e nell'altro un grande teschio con un sorriso enorme e macabro con il cappello da giullare. Ai miei polsi bracciali in argento, oro e platino, orologio da polso un po' all'antica fatto in oro. Catene dorate da gangster scendono per tutto il mio busto legandosi al collo, e la bellissima camicia bordeaux e i pantaloni eleganti danno un'aria molto curata e felina. Legata alle spalle ho anche una cinta per le pistole piena di fucili e coltelli.
Mi guardo intorno, sorrido come mai ho fatto, e sono pronto per la mia vendetta.

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SPAZIO AUTRICE
Questo è il Prologo, spero vi piaccia!
Come andrà avanti secondo voi la storia?

Le critiche, costruttive non offensive, sono ben concesse.
Ricordate di mettere una stellina se vi è piaciuto il capitolo e commentate!🃏♠️♦️
~Giulia🥰

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