Capitolo 8

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Harleen
Mi sento su una nuvola. Sto fluttuando, è una sensazione bellissima.

Mi ritornano in mente le cose che io e Il Joker abbiamo fatto la scorsa sera. Il modo in cui voleva punirmi, il modo in cui però lui, proprio lui, ha ceduto davanti a me e non ha voluto farmi soffrire troppo. Ha voluto darmi una parte di se, e non parlo dell'azione fisica, parlo del fatto che un egoista, malvagio, senza scrupoli come lui si è tirato un po' indietro. Ha messo da parte la sua natura, il suo essere crudele, e amarmi. Almeno spero.

Il suo corpo è disteso al mio fianco mentre mi risveglio lentamente da questo sonno bellissimo. Le emozioni che mi sovrastano sono tantissime, e mi sento bene con me stessa, finalmente in pace, cosa che da troppo tempo non sentivo. Qualcuno, e questo qualcuno non è nemmeno una persona qualunque, ha dimostrato un minimo di sentimenti nei miei confronti, non solo odio o disprezzo. È una cosa che ha sempre fatto quella di odiare e disprezzare, ma ieri sera no, mi ha dimostrato che c'è altro dietro a quell'enorme corazza.

Mi appresto a uscire dall'enorme villa e mi dirigo sulla costa iniziando a camminare seguendone le linee e bagnandomi i piedi scalzi. Ripenso a quello che tempo addietro la mia amica Pamela mi ha raccontato, e lo intreccio con quello che è successo a me. A J non l'ho mai spiegato, e forse farei meglio a non dirglielo per un po', non ho intenzione che ritorni con la mente in quel passato, soprattutto ora che ci sono io che sto cercando di fargli riaprire il cuore verso l'amore e verso la fiducia.

La mia mente ritorna nel mio passato quando un giorno ero andata ad una festa con il mio ex. Ero felice ed entusiasta, per me era la prima volta che andavo ad una vesta con un ragazzo, che tra l'altro mi piaceva.

La festa, la musica, le persone, era tutto fantastico, non mi sono mai divertita così tanto tranne nel momento in cui lui si ubriacò.

Più beveva più diventava scontroso con tutti, ma soprattutto con me. Eravamo andati a quella festa con un gruppo di amici, diciamo che la festa in se era formata di compagnie da tutta Gotham, e anche oltre. Non c'era nessuno che era li da solo o con solamente un altro accompagnatore, erano tanti gruppi di amici.

Lui, nonostante faceva parte della nostra compagnia, in qualche modo conosceva tutti i partecipanti della festa.

Quando, per l'ennesima volta, lui mi spintonò e mi rispose male decisi di uscire fuori all'aperto per cercare un po' di tranquillità.

Mentre mi apprestavo a farlo mi accorsi che tutti i maschi trattavano male le donne, non solo le proprio fidanzate. In poco tempo capii che quella festa era solo fatta per importunare le donne che partecipavano perché non c'era nemmeno un uomo che fosse tranquillo, o particolarmente euforico per l'alcol. Erano tutti cattivi e molto violenti.

I maschi dei vari gruppi obbligavano le ragazze appartenenti allo stesso ad uscire fuori, e siccome io mi ero allontanata dalla mia compagnia per uscire mi ritrovai in un gruppo che non conoscevo. Ci buttarono letteralmente fuori dal locale e iniziarono a girarci intorno come avvoltoi, delle bestie schifose pronte ad importunarci. Io ero terrorizzata, non capivo che cosa stesse succedendo, non riuscivo a ragionare su nulla, ero totalmente senza parole. Mi ricordo le loro facce, piegate in assurdi sorrisi diabolici, sguardi perversi. Erano tutti euforici e non vedevano l'ora di farci del male, quando ad un tratto si sentono dei sospiri di stupore, la gente che improvvisamente ha una ripercussione di energia nei loro corpi, allarmati ma allo stesso tempo consolati. Non capivo cosa spingesse tutti a quella reazione, provai ad avvicinarmi dato che sentivo una voce possente urlare alcune parole che però per colpa della musica alta non ho potuto capire. Un colpo di pistola, tutti urliamo. Io giro il viso per non rischiare di posare lo sguardo su qualcosa che avrebbe potuto cambiarmi per sempre. Subito dopo so per certo che è successo qualcosa ma non ne ho ricordo perché nel momento in cui mi sono girata quello che ormai è il mio ex ragazzo mi ha lanciato un pugno fortissimo in viso facendomi cadere a terra sbattendo la testa su qualcosa.

Harley Quinn and The JokerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora