~~Nothing wrong [Namjoon x reader]

Run

T/N's pov.

Ho tentato di convincere mia zia che volevo andare al concerto, ma è stato difficile trovare un momento in cui non fosse ubriaca. Non ne ha voluto sapere. Lasciarmi uscire da quella casa sarà un'impresa. Come farò?

Mi sistemo a lato del mio letto, appoggiata al muro candido, freddo come la roccia. Mi lascio cadere sul pavimento e mi prendo la testa fra le mani.

Lacrime cariche di tristezza e malinconia solcano il mio viso dispiaciuto, triste e stanco.

Fanculo. Io me ne vado da questo posto.

Mi manca solo il momento giusto.

Non ce la faccio a rimanere qua anche solo un giorno in più. Domani è sabato, ed io voglio far parte di quell'immenso oceano viola che si stazionerà all'interno dello stadio. Voglio sentire la voce di Namjoon, vederlo, percepire le sue emozioni e i suoi sentimenti trasparire dalle sue canzoni.
Voglio incontrarlo e dirgli che lo amo.

Chissene dell'eredità dei miei.
Chissene di mia zia.
Chissene di ciò che mi vuole portare via.

Che mi venga a prendere se mi trova, se sarà abbastanza sobria da guidare fino a casa mia.

Preparo le mie valigie in fretta, mentre smetto di piangere. Mi vesto con degli abiti comodi e prendo i miei bagagli. Scendo piano le scale e ascolto. Cerco di sentire se mia zia è sveglia, se è ubriaca, se è viva. Non sento nulla a parte lei russare.

Ci siamo, è il mio momento. Apro il cancellino premendo il pulsante vicino al citofono ed apro la porta principale, che non è nemmeno chiusa a chiave, come al solito. È l'una di notte, ma non mi interessa, poiché non ho sonno.

Mi avvicino alla mia macchina e la apro con le chiavi che avevo nella tasca del giubbino. Entro in auto, la accendo, il motore parte ed io con lui.

Percorro una ventina di chilometri, per poi arrivare ad una stazione di servizio. Mi fermo, prendo un profondo respiro, e spengo l'auto. Non avendo calcolato il fattore benzina, che mi sarebbe rimasta per massimo altri 10 chilometri, mi sono dovuta fermare quì, in un parcheggio vicino ad un distributore. Distendo il sedile, guardo lo schermo del telefono per vedere se ho ricevuto messaggi o notifiche, e poi mi sdraio.

Il freddo della notte mi accompagna in un sonno profondo, ricco di sogni e pensieri positivi.