Capitolo 3

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Svetlana era lì, davanti al corpo inerme di Dave. 

Nessun segno di violenza sul suo corpo, la casa era perfettamente in ordine, nessun segno di scasso, niente di niente.  

Il Capo l'aveva chiamata qualche ora fa per avvisarla della morte del suo collega e lei si era subito precipitata in pochi minuti a casa sua. 

<<Abbiamo trovato questa pillola azzurra nella mano di Dave>> disse Cameron, nipote del Capo, a Svetlana.

Cameron era poco più alto di Svetlana, occhi chiari quasi tendenti al verde e capelli neri corvino. Era stato inserito qualche settimana fa e si era fatto subito strada, era bravo nel suo lavoro. 

Svetlana prese tra le mani la bustina con dentro la pillola e la osservò per qualche minuto. 

<<Da quanto è morto?>> sussurrò lei.

<<Non lo sanno ancora di preciso, ma hanno ipotizzato 10 ore. Dopo l'autopsia si capirà tutto>> spiegò lui, fissando gli occhi scuri di Svetlana. 

<<Faremo controllare anche questa pillola.>> aggiunse in seguito, ricevendo un cenno del capo da parte della ragazza. 

Svetlana si inginocchiò davanti al corpo cercando di capire come è stato possibile tutto ciò. Il corpo era perfettamente pulito, nessuna traccia di sangue, nessun graffio, nessun livido. 

Si mise i guanti e tolse la giaccia dal corpo, cercando qualche indizio che potesse portare al colpevole dell'omicidio. 

Sussultò alla vista di una piccola busta rossa con scritto SVETLANA. La prese, cercando di capire come ci fosse finita lì e perché ci fosse proprio il suo nome sopra. La rigirò tra le esili mani coperte dai guanti in lattice blu e decise di aprirla. 

Svetlana spalancò gli occhi alla vista di quelle parole. Quella scrittura la conosceva bene, era la stessa che aveva visto sulle pareti di casa Bieber. 

"Ti sono mancato piccola?

- Bibo

L'inchiostro rosso scuro sul quel foglio bianco rendeva tutto molto inquietante. 

<<E' tornato e ha mandato un avvertimento. La prossima vittima sarò io. Lui vuole me, vuole farmela pagare>> spiegò Svetlana a Cameron, mostrandogli la lettera che aveva trovato. 

<<Svetlana ascoltami, per favore. Non gli permetteremo di farti del male, te lo prometto. Dobbiamo scoprire perché è qui di nuovo e rinchiuderlo una volta per tutte. Cerchiamo di scacciare questi pensieri e concentrarci a trovare un piano che funzioni>> disse Cameron stringendole delicatamente la mano. Svetlana annuì decisa. Sapeva che doveva tenere lontano le emozioni durante il lavoro. 

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Il corpo di Dave era era stato portato via già da un paio di ore. Svetlana e Cameron erano rimasti soli in quella casa a cercare indizi che potessero portare il più vicino possibile a Bieber. 

<<Trovato qualcosa?>> si avvicinò Cameron.

<<Assolutamente niente. Nessun segno, nessuna scheggia di vetro, nessun capello, nessuna impronta. E' stato bravo questa volta>> disse la ragazza con un ghigno di disprezzo sul viso. 

<<Devo ammetterlo>> cominciò il ragazzo <<questo è il caso più difficile in cui io mi sia mai imbattuto>> si girò guardando il profilo della mora. <<Mio zio mi ha raccontato tutto. Tutto quello che ti è successo e sono rimasto paralizzato dalle descrizioni dettagliate che hai dato>> strinse il fianco di Svetlana. Lei si irrigidì per qualche secondo e girò il viso verso di lui. 

<<E' stato difficile dare quelle spiegazioni>> puntò i suoi occhi in quelli di Cameron. <<Non auguro a nessuno di vivere quello che vissuto io, anche se per poco. Quando vidi Cassandra per la prima volta a casa di Bieber, era interamente coperta di lividi, graffi>> si fermò un attimo e sospirò, per poi riprendere <<mi ricordo il terrore nei suoi occhi azzurri, era solo una ragazzina a quel tempo. Nessuno dovrebbe provare così tanto dolore. Ed ora che lui  è tornato, non..>>

Il rumore di un vetro rotto fece sobbalzare entrambi. La porta-finestra del salotto era in frantumi per terra davanti a loro. La luce era saltata e loro non si erano ancora mossi di li. 

Svetlana tirò fuori il cellulare e accese la torcia. Si assicurò che Cameron fosse ancora vicino a lei e gli prese la mano prima di spostarsi lentamente andando a controllare fuori. Lui la seguì. 

Fuori non c'era nessuno. Cameron raccolse un pezzo di vetro per terra e lo osservò. 

<<Non ci sono segni di rottura>> 

<<E' stato lui. Ci ha trovato>> disse Svetlana avvicinandosi al ragazzo ancora intento a fissare il vetro.

Svetlana

La ragazza perse un battito. Quella voce. Lui era lì. 

Svetlana si girò in preda al panico, cerando di capire da dove arrivasse. 

<<Cameron, dobbiamo andarcene. Subito!>> si girò verso il ragazzo, ma di lui neanche l'ombra. 

Svetlana si irrigidì. Delle mani gelide la presero per la vita, la imbavagliarono, ma prima che potesse fare qualcosa, sentì un ago forarle il braccio. Gli occhi si fecero più pesanti e il respiro sempre più leggero. 

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- SPAZIO AUTRICE - 

Nuovo capitolo dopo quanto? Due anni? 

Ebbene sì. 

Mi scuso per l'assenza e volevo comunque ringraziarvi per tutte le visualizzazioni, i bei commenti e i bei messaggi che mi avete mandato.





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⏰ Ultimo aggiornamento: May 24, 2019 ⏰

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