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Sono passate sedici ore da quando i medici hanno operato, visitato e controllato altre mille cose a Tris. Ora sta dormendo, respira con dei tubicini che le mandano più ossigeno, un macchinario riporta il suo battito cardiaco su un monitor. Io le tengo la mano. Quel contatto mi è mancato. Adesso, senza la confusione di ieri sera noto tutti i suoi particolari. È magra. Fragile. Un po' schelettrica. Non è più tonica. I capelli le arrivano sotto le scapole. La pelle, dopo esser stata lavata dalle infermiere, è morbida. Profuma di ciliege. Le sfioro la mano con le dita, la accarezzo e la stringo nella mia. Nonostante siano passati tre anni lei è ancora meravigliosa. Così stupenda. Tris. La mia splendida Tris.
Ho paura di svegliarmi, scoprire che tutto questo sia un sogno, che lei non sia qui con me. Ma so che invece questa volta è reale. Lei è reale. Non riesco ancore a crederci... Tris è viva! Dopo tre lunghi anni è di nuovo con me.
I miei pensieri vengono interrotti. Tris si agita nel letto, farfuglia frasi come

-No! Fermo! Ti prego!-

- Lasciami!-

Dai suoi occhi scendono lacrime. Mi avvicino, le prendo il viso tra le mani e le parlo in modo dolce

-Sta tranquilla. Ci sono io adesso.-

Si sveglia. Mi guarda con i suoi occhi verdi e scoppia in un pianto isterico. Trema.

-Oh, Tobias-

Mi getta le braccia al collo e io la faccio scivolare tra le mie stringendola a me.

Dopo AnniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora