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Dopo il rumore , l'aria è immobile. Mi precipito in camera. La stanza è sottosopra. Le coperte a terra, lo specchio in frantumi e non c'è traccia di Tris. Il vento che entra dalla finestra aperta mi sfiora la pelle del viso. La chiamo a squarcia gola:

- Tris ! -

- Tris dove sei ?! -

Continuo a chiamarla, ma ogni volta la voce mi si spezza sempre  più finchè il mio grido si trasforma in un pianto. Un pianto disperato. La vista mi si offusca, mi vengono le vertigini e la stanza comincia a girare e girare. Caccio indietro il vomito che mi risale in gola. La nausea si fa sempre più forte. Senza quasi accorgermene, mi rannicchio a terra, contro il muro. Sento lo stomaco ribaltarsi dentro la mia pancia, una dolorosa emicrania mi cerchia la testa e l'ansia continua a crescere. Non posso averla persa. Non di nuovo. Comincio a sudare, non riesco a respirare, è come se i polmoni si comprimessero non lasciando spazio per l'aria. Il cuore mi batte all'impazzata, ogni muscolo si contrae per il dolore. Poi apro gli occhi, e mi sveglio.

Dopo AnniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora