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Sono sdraiato su un lettino/poltrona. Quando mi alzo la maglietta bagnata e appiccicosa a causa del sudore mi si attaca alla schiena. Sento uno sguardo fisso su di me. Mi giro verso di lui.

- Zeke passami un bicchiere d'acqua, per favore. -

Lui mi fissa ancora per un paio di secondi poi ne prende uno dal mobile vicino e me lo porge.
Mentre bevo, Zeke sistema le apparecchiature.

- Qui ho finito... Ti aspetto fuori. -

Annuisco. Zeke esce dalla stanza io mi alzo, afferro lo zaino vicino al muro , lo apro e tiro fuori una maglietta pulita, e mi sfilo quella sudata. L'aria fresca mi irrigidisce la schiena.
Mi sono cambiato e apro la porta. Zeke è li ad aspettarmi.

- Andiamo. -

Gli dico. Restiamo zitti per quasi tutta la strada, finchè Zeke rompe il silenzio.

- Perchè lo fai? -

- Perchè faccio cosa? -

- Perchè vuoi continuare a rivivere le tue paure? Rifare il test... Non ne capisco il senso. -

- Sai... È l'unico modo per rivederla... Tris... posso ancora vederla sorridere... -

Il cuore mi si stringe. Mi sento come se mi pugnalassero e il vuoto crescesesse dentro di me.
Zeke non risponde. Non dice niente finchè non ci separiamo.

- Mi spiace. Ma non puoi continuare a vivere in quel mondo di finzione... So che lei ti manca ma per favore... se lo continuerai a fare soffrirai ... -

- Lo so, hai ragione, ma ho bisogno di tempo. Ci vediamo Zeke.-

Mi allontano da lui.
Dovrò imparare a vederla solo nella mia testa. Devo continuare la mia vita...

Fine

Dopo AnniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora