Stony

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Questa storia è ambientata dopo la Civil war, Tony e Steve sono da soli alla torre.

"Cazzo!" si sentì un urlo dal laboratorio. Subito dopo si vede un preoccupati simo Steve correre verso il laboratorio. "Tony! Tony!" urlava ansiosamente mentre scendeva le scale verso il suo amico. Il suo amico... non era esattamente quello che avrebbe voluto pensare. Magari qualcosa di più, si...magari. Si domandava anche come mai fosse ancora lì, in quella torre, dopo tutto quello che era successo, questo era un'interrogativo a cui non si sarebbe mai risposto, o meglio non ci sarebbe mai riuscito. Steve arrivò fino al laboratorio e vide un Tony seduto che gli dava le spalle e si teneva le mani sul viso. "Tony cos'è successo? Tutto ok?" Il biondo si avvicina al meccanico "Allora è vero..." parla finalmente Tony, però non sembra ferito o cos'altro. "Cosa, Tony?" Steve non capiva "Ho detto, allora è vero" dice il moro alzando la voce. Poi Tony si alza e guarda negli occhi Steve. Vedendo che il capitano non afferra, sbuffa e dice "Ti spiego una cosa, Cap., io non mi sono fatto male veramente" "A questo ci ero arrivato, Tony" dice Steve, che adesso è metà incazzato e un po' incuriosito, non capendo quello che sta succedendo. "Oh, quindi sai usare la logica, bene. Secondo te, perché ho urlato, anche se non mi sono fatto male? Pensa che di solito voglio attirare l'attenzione, e oggi alla torre ci siamo solo noi due. Rimane solo da spiegare il perché, voglio la TUA attenzione" Steve per un attimo ci pensò e, poi, divenne rosso in viso, molto visibilmente. "Ci sei arrivato ora?" Parla Tony mentre si avvicina al capitano con un sorriso, di una persona che ha capito di essere amato dalla persona giusta, un sorriso di una persona che comprende e che ama. Tony si avvicina sempre di più a Steve. Steve a paura, chiude gli occhi
"Tony...ti prego, non mi prendere in giro" Steve ha una voce rotta, ancora con gli occhi chiusi. Tony si avvicina fino ad avere pochi, anzi pochissimi, centimetri di distanza "Ti sembra che ti sto prendendo in giro?" Tony lo guardò insistemente, ma Steve continua a tenere chiusi i suoi occhi, con uno sforzo che viene notato dal moro che continua a parlare "È da molto che non siamo così vicini" Tony sta sorridendo e, con una mano, sfiora il viso del capitano. Steve sta morendo dentro, ha paura che Tony lo stia solo prendendo in giro, perché lo odia ancora. "Tony... Mi dispiace, scusami, perdonami" dice tutto d'un fiato il biondo, poi continua "Io non volevo, io... Io..." non riesce a finire la frase. Una lacrima gli riga il viso. "Ehy Ehy, tranquillo, va tutto bene, ho capito" dice il meccanico asciugando la lacrima con la mano. Tony, al contrario di Steve, è sempre più felice e tranquillo, perché sa che andrà tutto bene ora. Steve, ancora con gli occhi chiusi, prova a finire la frase di prima "Tony, io..." non ci riesce,è un soldato ed è riuscito a fare tante cose nella vita, ma non riesce a dire 'ti amo'. Tony, però, capisce e, con tutte e due le mani,gli prende il viso"Apri gli occhi capitano"sta sussurrando, con un sorriso sulle labbra. Steve ubbidisce, anche se non vorrebbe, e quando apre gli occhi, vede quelli color della terra dell'uomo di latta. "Riprova" dice Tony, sta volta con una punta di ironia, continuando a tenere con le mani il viso del biondo. Tony sta aspettando paziente, perché vuole che Steve lo dica, lo vuole sentir dire dalla sua bocca. "Non avere paura e dillo, io ti aspetto" questa frase rafforza Steve che, stavolta, aprela bocca più sicuro e riesce a dire finalmente "Tony Stark io mi sono innamorato di te". Il capitano si aspettava uno schiaffo o comunque una negazione, e invece Tony si limitò a dire"Ti perdono, basta che non ci lasciamo mai più "e poi il moro baciò Steve, che ricambiò con grande stupore e felicità" assolutamente no, uomo di latta "

-Pet🖤

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