Spiedeypool Pt. 1

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Quel giorno tutti erano un po' strani all'Avengers tower. Quella mattina il mondo girava intorno a lui. Solo a lui. Peter Parker, un ragazzino che però, aveva dei poteri di ragno e che rivestiva uno dei ruoli più importanti in quella gerarchia nella torre. Quella mattina doveva partire per andare in gita scolastica a Roma, quindi voleva dire prendere l'aereo, stare via per una settimana,e per le persone che abitavano nella torre, voleva dire preoccupazione, cioè disagio per il ragazzo. La gerarchia "familiare" che si era costruita all'interno dell'edificio era strana, e non si sapeva neanche come fosse successo. I più "in alto" per così dire, erano Steve e Tony, sposati. Steve più di tutti era soprannominato Papà poiché cercava sempre di rendere tutti felici, di confortare tutti, di dare amore a chiunque ne avesse bisogno, alcune volte succedeva che finiva per dare abbracci a tutti. Più che altro succedeva quasi ogni giorno, ma di nascosto. E Steve non lo diceva a nessuno, anche se, in fondo, tutti lo sapevano. Tony invece era quel genere di padre che dava soldi a tutti per accontentarlo, magari per un vestito, oppure per andare a cena fuori. Subito dopo questi ultimi andava un posto per eccellenza alla Vedova nera, poi a clint, Sam e bucky. Erano una "classe sociale" tutta insieme diciamo così. Dopodiché c'erano Bruce, Thor, Wanda, Visione, Rodhey e tanti altri che però, come quest'ultimo, non vivevano alla torre. Ovviamente non bisognerebbe neanche dirlo che Nick Fury era di livello superiore a tutti insieme a Maria Hill e Phill Coulson.
Molto spesso alla torre venivano a fare visita Loki, i Guardiani della Galassia ed altri che venivano da altri pianeti, o magari solo da altri paesi, come il re T'challa, oppure il Dottor Strange.
E poi, c'era Peter, lui era di un "ceto sociale" a parte, quello per i ragazzini, ovviamente speciali, dotati di super poteri. In quella classe sociale vi erano  compresi anche altri, come Shuri o il piccolo groot. Succedeva ogni tanto ai due ragazzi di diversi prendere cura del piccolo albero.
Peter si risvegliò da quei pensieri quando Visione entrò nella stanza mentre lui stava finendo di sistemare la sua valigia. "La colazione sarebbe pronta" "grazie Visione, arrivo subito". Detto ciò l'uomo fluttuò via attraverso una parete. "Ah, odio quando fa così" dice Peter ad alta voce fra sé e se. "Si anche a me da molto fastidio" dice dopo poco una voce femminile che fa sobbalzare il minorenne. Peter si gira e trova la vedova nera appoggiata allo stipite della porta  intenda a guardarlo. " Ah Nat, mi hai fatto prendere un colpo" "E come mai? I miei allenamenti non sono serviti a niente?" il più piccolo arrossì "A cosa stavi pensando Peter? Per caso al tuo amico che verrà con voi in gita?" a quelle parole Peter divenne più rosso ancora. Natasha sapeva della cotta di Peter per il suo compagno più grande Wade, sapeva quanto gli piaceva. Ed era una dei pochi a cui poteva parlare di queste cose liberamente. In più si sapeva che Wade Wilson era Deadpool. "Bhe si sono abbastanza preso, siamo a un buon punto io e lui, ma.." "ma non è hai ancora parlato con Steve e Tony" "già..." la ragazza sorrise divertita. "dai stai tranquillo, intanto pensa che potrai stare con lui una settimana intera, senza dover uscire mentendo, per giunta a Roma. Una città bellissima" e mentre la rossa parlava i due andarono verso la cucina che,minuto per minuto, sembrava sempre più affollata.

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