Capitolo 1

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DOVE TUTTO EBBE INIZIO

Midoriya's pov
Finalmente ero riuscito a chiudere la valigia, erano già 10 minuti buoni che ci provavo e finalmente ci riuscii.
Riguardai dentro i cassetti per controllare di non aver dimenticato niente e mi fiondai giù in cucina per fare colazione. Sulla tavola trovai i miei soliti cereali al cioccolato con il latte e salutando mia madre iniziai a mangiare.
" Buongiorno mamma!" Le dissi con il mio solito sorriso.
"Buongiorno Izuku" mi rispose sorridendo, "Sei agitato per domani?" mi chiese prendendo il caffè dal thermos.
In effetti ero molto agitato, perché tra 24 ore esatte sarei dovuto essere davanti all'ingresso della mia nuova scuola. Il liceo Yuei.
"Beh... solo un pochino... ma perché mi fai questa domanda?" Risposi grattandomi la testa e ridendo.
"Semplicemente perché hai già preparato le valige pur sapendo di partire domani." Nel mentre guardò l'orologio e aggiunse "Sono solo le 8 del mattino, avresti potuto prepararle questo pomeriggio.."
Il suo ragionamento non faceva una piega, ma feci finta di niente e continuai a mangiare...
Finita la colazione tornai in camera mia e iniziai a leggere, impaziente per la partenza dell' indomani.
IL GIORNO SEGUENTE
Finalmente era arrivato il momento che tanto aspettavo, erano le 7 in punto e dopo aver fatto la mia solita colazione salutai mia madre con un grosso abbraccio.
"Mamma! Ti chiamerò tutte le sere non ti preoccupare, ricordati di mangiare tanto e di non stancarti troppo!"
" Tesoro mio, mi mancherai tanto per qualsiasi cosa ricorda che la tua mamma c'è sempre" cercò di trattenere le lacrime ma il tentativo fu invano, dato che iniziò a piangere come una fontana.
Per alcune persone il suo atteggiamento potrebbe essere eccessivo, d'altronde mi trasferisco in un liceo non vado mica in guerra, ma per lei io sono l'unica cosa che le rimane... Quando rimase incinta mio padre se ne andò e lei si rimboccò le maniche per farmi avere una vita tranquilla e senza far sentire troppo la mancanza di un padre. La mia mamma è la mia eroina.
Arrivato davanti alla scuola rimasi a bocca aperta, era enorme e rimasi li a guardarla per 5 minuti, finché un ragazzo non mi scontrò.
Era alto e muscoloso, aveva un occhio azzurro è uno grigio ed i capelli che si dividevano perfettamente i loro colori a metà, ovvero rossi da una parte e bianchi dall'altra. Aveva con sé tre valige e uno zaino che gli cadde quando ci scontrammo.
"Scusami" mi disse lui con tono freddo mentre raccoglieva lo zaino.
" Sta tranquillo, non fa niente" gli risposi guardandolo perplesso per la grande quantità di vestiti che si era portato.
"Vuoi una mano" gli chiesi sorridendo.
"No grazie" disse lui senza guardarmi neanche.
"Ne sei proprio sicuro?" Insistetti
"Si" rispose seccamente
"Sicuro, sicuro,sicuro?" Continuai, non capivo perché volessi aiutarlo però mi dava un senso di freddezza e di mistero che volevo scoprire.
"Se mi aiuti poi la smetterai di essere così insistente?" mi rispose con voce seccata e con uno sguardo che avrebbe fatto rabbrividire anche un fantasma.
"Si" gli dissi io prendendogli di mano una valigia e lo zaino e sorridendo lo superai per entrare.
TODOROKI'S POV
Ero di fretta, se avessi ritardato la mia ragazza Momo mi avrebbe ucciso.
Iniziai a correre con le valigie sia mie che di Momo... già anche con le sue, lei aveva voluto che le portassi io dato che un gentelman dovrebbe fare questi favori alla propria ragazza.
Per sbaglio scontrai un ragazzo e mi cadde lo zaino che tenevo in bocca dato che le mie mani erano occupate dalle altre due valigie di Momo e dalla mia.
Era un ragazzo non troppo alto, con i capelli verdi e gli occhi color smeraldo, aveva 4 lentiggini su una guancia e 4 dall'altra, bizzarro pensai, mentre cercavo di prendere lo zaino caduto, intanto mi scusai.
Mi chiese se avevo bisogno d'aiuto ma io risposi di no, non ero solito a dare confidenza agli sconosciuti, anche solo per un aiuto con delle valigie. Il ragazzo insistette talmente tanto che alla fine seccato gli risposi
"Se mi aiuti poi la smetterai di essere così insistente?"
"Si" mi rispose lui e prendendomi di mano una valigia e lo zaino che ero riuscito miracolosamente ad incastrare sulla mia spalla e con un sorriso si incamminò dentro lasciandomi un attimo perplesso.
Solitamente quando qualcuno ti risponde in modo seccato e con sguardo intimidatorio dopo non gli si è soliti ad aiutarlo e a sorridergli anche. È davvero un ragazzo strano pensai, sarà mai che riesca fidarmi di lui? Dopo essermi posto questa domanda mi incamminai anch'io dentro la scuola.
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[Spazio autrice]
Ciao a tutti io sono Kiki... questa è la prima storia che scrivo, quindi siate clementi e commentate dicendomi se vi piacerebbe un continuo! Grazie per l'ascolto ci vediamo al prossimo capitolo!

La nostra storia [ TODODEKU ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora