14. Nightmare.

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Ieri è stata una giornata rilassante... Rilassante, da quant'è che non sento questa parola?

Beh sicuramente da tanto, ma soprattuto da quant'è che non sento la parola shopping!!

Ebbene si ragazzi, ieri ho fatto shopping, e non parlo solo del microfono che ho comprato da Ruth -che tra l'altro sta benissimo sullo scaffale sopra la scrivania- ma parlo di un maglione un po' più largo amaranto, che ho preso da H&M.

Credo che lo indosserò oggi per andare in montagna con Wendy, le ho detto che sarei passata a prenderla verso le cinque e....

"Oh merda" quasi urlo guardando l'ora nel mio Casio è interrompendo i miei discorsi ad un pubblico immaginario.

"Ma SONO le cinque!!"

Mi vesto in fretta e furia cercando di non rovinare il maglione nuovo e soprattutto tentando di avere almeno un minimo di capacità nell'abbinare i pantaloni ecc...

Così indosso dei jeans neri a vita alta e le converse basse bianche.

Esco di casa dopo essermi ricordata di prendere chiavi, telefono e soldi e metto tutto dentro una borsa postina mono spalla di pelle marroncina.

Mi ricordo di avere la patente e quindi anche una macchina, così salgo sulla mia amata Panda rossa parcheggiata sul vialetto di casa.

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"Well you only need the light when its burning low.

Only miss the sun when it starts to snow.

Only know you love her when you let her go"

Io e Wendy urliamo le parole della canzone dei Passenegers mentre il sole si riflette nei nostri rayban e l'aria di montagna ci scompiglia i capelli passando attraverso il finestrino dell'auto semichiuso.

All'inizio, appena entrata in macchina si è mostrata insicura, in imbarazzo, per circa tre volte ha tentato di dirmi qualcosa, ma poi si zittiva e cambiava discorso, alla fine si è lasciata andare e ha incominciato a cantare con me.

Arriviamo in un parco immerso nella natura dove echeggiano le urla e le risate dei bambini che giocano.

Prendiamo il cestino da pic nic di Wen e ci avviamo verso uno dei tavoli in legno più lontano dagli altri e dove la vista è semplicemente mozzafiato.

Io e Wendy ci sediamo su un tronco rivolto verso il panorama di un bosco verde e fitto e un cielo azzurrino bucato da un sole d'argento.

"Volevo parlarti di una cosa..." La voce di Wendy è bassa e mischiata ai canti degli uccelli e al rumore delle foglie.

Io la guardo per farle capire che la sto ascoltando e poi continuo a giocare con i legnetti che trovo in mezzo al terriccio.

"So che non è facile parlare quando il dolore è troppo forte, ma io sono qui per te, e quando hai qualche problema, ti prego dimmelo.... Mi dispiace."

È impacciata, sta arrossendo, ho paura.

So benissimo di cosa sta parlando e il cuore mi si chiude in una morsa, gli occhi si gonfiano.

"Scu..scusa Ab, scusami, lascia stare, fai finta che non ti abbia detto nulla."

"Come c-ome sai?" Non me ne capacito, come fa a sapere?

"Beh, magicamente il giornale locale ha acquistato importantanza da quando Derek Morris, il famoso organizzatore di feste della città è stato arrestato."

Mi si blocca il cuore, ho la gola secca.

"C-oosaa?"Sobbalzzo.

"Dio mio, vuoi dire che tutti sanno che mi ha vio-"Non mi fa finire la frase, e la ringrazio per questo odio quella parola.

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