19.Night changes.

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Sono le 20:30 ed è quasi ora di cena."Wen, cosa hai intenzione di mangiare!?" Le chiedo mentre apro la credenza, o almeno spero che sia la credenza. Non so dove mettere le mani, sono ancora estranea a questa casa. Mi sento al sicuro però, sarà per via di Wen e della sicurezza che mi trasmette, il fatto di non esser più sola.. Tutto il contrario dell'altra casa. Non ho dato un'addio particolare a quell'appartamento, non ne ho sentito il bisogno.Ho solo ricordi brutti e dolorosi di quel postaccio.Ho deciso di ricominciare no?E allora, ora si pensa al presente e non al passato."Abby,mi stai sentendo!?" "Eh?Cosa?" "Ho detto che ordinero' delle pizze." "Oh, si, scusa. Mi ero persa tra i pensieri." "Immaginavo"

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Sentiamo suonare alla porta...

"È il tizio delle pizze!" Dice Wendy spegnendo la tv e scendendo dal divano un po' scocciata.

Apre la porta e ci troviamo davanti un uomo gigantesco di colore con il collo delle giraffe e due pizze in mano.

"Ciao Hank"

"Ciao Wendy, sono 15 dollari"

Lei paga e prende le pizze profumatissime della pizzeria più buona della città.

Chiude la porta e ci sediamo sul bancone della cucina con le birre e le pizze davanti a noi.

"Sei appena arrivata Melbourne e già conosci mezzo mondo?" Dico ridendo mentre mastico un pezzo di pizza.

Lei ridacchia prima di mettersi una patina in bocca e ovviamente con la bocca piena mi risponde altrettanto ironica.

"Beh se vuoi essere popolare devi farti tanti amici!"

"Incluso il fattorino delle pizze..." Dico sorseggiando un po' di birra.

"Mia cugina dice che i fattorini sono sempre dei bei ragazzi e lei faceva sempre amicizia con loro nella speranza che, anche se erano brutti, potessero farsi fighi e qualche volta succedeva sai? Ma non penso che Hank un giorno possa diventare figo..."

Io non riesco a trattenere la risata e sputo tutta la birra che avevo in bocca sul cartone della pizza di Wen che, per fortuna, è vuoto.

Non mi sono pentita per niente di essermi trasferita qui.

Mentre rido con la mia migliore amica tutti i problemi sembrano essere svaniti. Non ci penso più, e quando stavo sola in casa mia, era tutto il contrario... Non essendo ci nessuno con cui poter parlare, o con cui potermi distrarre, la mia mente tornava sempre a tormentarmi con le stesse cose, con gli stessi mostri, con le stesse paranoie. Nonostante io cercassi di allontanare questi pensieri, loro tornavano da me, come una molla appuntita.

"Senti Wen.."

Mi guardo le mani mentre cerco di comporre un discorso sensato.

"Abby non mi dire che vuoi ritor..."

Mi affretto a metterle tutte due le mani sulla bocca per zittirla.

Lei e la sua parlantina...

Nella mia testa alzo gli occhi al cielo.

"No, tranquilla."

Tolgo le mani dalla sua bocca, ridacchiando e continuo a giocare con le dita.

"So, che quello che sto per dirti sembrerà una stronzata perché non è per niente nel mio stile parlare con le frasi fatte. Ma mi sento di dirti grazie, mi hai davvero salvata da tutta la merda che mi circondava, Wen, mi hai fatta rialzare. Nessuno aveva mai fatto questo per me."

Alzo lo sguardo e noto un leggero brillio nei suoi occhi.

Senza dire niente mi abbraccia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2014 ⏰

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