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Mi libero malamente dalla presa dell'agente e mi dirigo verso la stanza di mia sorella, è incredibilmente pallida e piena di fasciature e cavi che la collegano a vari macchinari che emettono suoni squillanti e fastidiosi, mi avvicino al suo letto con il cuore in gola e la guardo meglio, ha il viso calmo, sembra tranquilla, mi incanto a osservarla, sembra un vero angelo ora che la guardo meglio, somiglia molto a nostra madre, tranne forse per quella sua capigliatura castana, quella è una caratteristica peculiare di nostro padre. Sento una forte presa sulla spalla, dunque mi giro e vedo che è il medico, dunque impaziente

Io:"Dottore, ce la farà vero? Non è tanto grave da portarla via, giusto?"

dico con la voce che mi trema e incerta, sento gli occhi pizzicare, come se già avessi la risposta davanti a gli occhi, il dottore per tutta risposta mi guarda con uno sguardo impietosito e pieno di tristezza,

Dottore:"Signor Sespo, non le saprei dire, sua sorella è messa decisamente in condizioni non ottime, c' è la probabilità che se la cavi con solo qualche cicatrice, quanto che non superi la notte, al momento stiamo facendo del nostro meglio per farla stabilizzare al massimo."

dice con tono dispiaciuto facendo crollare parte delle mie speranze, a quel punto la guardo e poi cado a terra, non vedo più nulla.

I need you - Valerio MazzeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora