22.

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Mi sveglio e mi ritrovo davanti un uomo bello grosso, ma chi sarà mai questa persona? L'ho mai vista nell'arco di questi 18 anni vissuti? Credo proprio di no!
X: Ciao *sorride maliziosamente*
Io: Chi-chi sei? *mi poggio una mano alla testa che ancora un po'gira*
X: mi chiamo Sergio (nome a caso), tu sei Edoardo Esposito?
Io: Sì, perché?
Sergio: maledetto quel giorno in cui i tuoi genitori si sono scontrati con la macchina in cui erano presenti mio figlio con i miei nipoti, li hanno uccisi. *cammina avanti e dietro*
Io: ma non l'hanno fatto apposta!
Sergio: shh!! Mio caro devi riposare ora!
Mio caro?!? Ma questo è matto!! Chi si crede di essere per chiamarmi così??
Io rimango senza parole, non so veramente cosa dire a quest'uomo. Si sta già prendendo troppa confidenza con me.
Ad un certo punto sento i polsi bloccati e mi accorgo che ero ammanettato a mani e piedi in un lettino.
Sergio: Adesso avrò la mia vendetta! Così saremo in parità, i tuoi cari genitori hanno devastato la mia famiglia, ed ora farò lo stesso con la tua. Ma non ti preoccupare che tra un po' ti raggiungerà pure tua sorella.
Vado nel panico e mi dimeno! Inizio ad urlare, ma tutto inutile, quell'uomo spregevole si avvicina a me con in mano una siringa con uno strano liquido dentro!
Io: NOOO!! SHANLEYYY!!!!

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Dal punto di vista della scrittrice

Poco dopo in ospedale

Shanley non fa neanche in tempo a svegliarsi che il suo cuore smette di battere, fortunatamente era presente un dottore nella sua stanza che a sua volta chiama i suoi colleghi e tentano di rianimarla, ma tutto inutile.
Allora il dottor Santiago prende il cellulare della ragazza e vede di chiamare qualche conoscente.
Chiama Edoardo, squilla a lungo, ma nessuna risposta. Allora trova un'altro numero: quello di Valerio, memorizzato come "Vale❤️", allora chiama.

Dal punto di vista Valerio:

Stavo giocando con Monte alla play quando mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto:
Io: Pronto?
X: Salve, lei è un parente di Shanley Esposito?
Io: Sono il suo ragazzo, perché?
X: Sono il dottor Santiago dell'ospedale "Bambin Gesù", ha saputo che la sua ragazza è in coma?
Io: No! È serio? *sento già il sapore salato delle lacrime*
Dott. Santiago: Certo! Non l'ha saputo?
Io: No! *voce tremolante*
Dott. Santiago: Le conviene venire immediatamente qua!
Chiudo la chiamata e spiego tutto a Monte, così decide di venire con me e va a chiamare anche Dani.
Arrabbiato provo a chiamare Edo, non avendomi per niente informato del fatto. Il telefono non squilla, sarà sicuramente spento. Purtroppo non so la strada di casa sua, ci conosciamo da troppo poco tempo per saperlo. Allora decidiamo per adesso di lasciarlo stare.
Tutti e tre ci rechiamo in macchina e sfrecciamo dritti in ospedale.

I need you - Valerio MazzeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora