Lei.
Stringo Mattia verso di me, sentendo i suoi muscoli irrigidirsi, non voglio che si faccia del male, non potrei sopportare che gli accadesse qualcosa a causa mia.
-Allora avevo ragione! Sei davvero una puttana, adesso ti porti anche il lavoro a casa?- Biascica mio padre, avvicinandosi a noi, sento Mattia farsi ancora più rigido e so che non riuscirà a rimanere calmo e a trattenersi ancora per molto.
Mi alzo cercando di mettermi fra loro due ma Mattia me lo impedisce alzandosi a sua volta e nascondendomi dietro la sua schiena come quella volta al bar.
-Ehi stronzo, lascia andare mia figlia e vattene via da questa casa!
-Tua figlia? Non mi sembra che tu la tratti come una figlia, visto che la picchi ogni giorno.
-Zitto, tu non sai niente, tu non sai chi è davvero!- Gli sputa contro.
-Nessuno merita un tale trattamento.
-Lei sì! Ha ucciso la mia bambina, la mia principessa, è un mostro!- Sento il mio cuore spezzarsi, non volevo che lo scoprisse così, che scoprisse la verità in questo modo, sono sicura che ora se ne andrà lasciandomi sola, comincerà a guardarmi con disprezzo come gli altri, ma non posso biasimarlo, sono un mostro, ho ucciso mia sorella, ho distrutto la mia famiglia.
-Visto che la odi così tanto allora non ti dispiacerà se la porto via- rimango sconvolta dalle sue parole, come può ancora volermi vicino? Non ha sentito cosa gli ha detto mio padre?
-Senti ragazzo è meglio che tu te ne vada se non vuoi... - vedo Mattia scagliarsi contro di lui e tirargli un pugno alla mascella facendolo cadere per terra.
-Questa è solo una minuscola parte di quello che meriteresti, non sei altro che un verme, le hai fatto male per diciotto anni, non ti permetterò di continuare.
-Prendi le cose necessarie ti porto via di qui- dice rivolgendosi a me, lo fisso sconvolta per qualche minuto ma mi riscuoto velocemente.
-Non hai sentito quello che ti ha detto? Come puoi volermi vicino dopo quello che ho fatto?- Sono incredula e felice, sono felice che lui non mi giudichi e che mi voglia ancora vicino ma non riesco a fare a meno di pensare che non sia normale, come posso non fargli schifo?
-Voglio che mi racconti tu la verità, voglio sapere come e cosa è successo... poi parleremo di me e, a quel punto, penso sarò io a farti schifo e sarai tu a volerti allontanare da me.- Lo osservo cauta, cosa intende dire?Mentre usciamo vedo di sfuggita mia madre intenta a fissare la tv accesa, la saluto silenziosamente, non sono mai riuscita a creare un legame con lei, mi sono sempre chiesta cosa avessi di così sbagliato da essere rifiutata dalla mia famiglia, per essere sempre stata messa da parte.
Salgo dietro di lui sulla sua moto mettendomi in spalla lo zaino con tutti i miei libri di scuola e la valigia fra di noi con i miei pochi vestiti e i miei moltissimi libri, non so dove stiamo andando e mi sembra così strano lasciare casa mia, ho passato lì diciotto anni della mia vita, quelle mura portano il ricordo di tutto il mio dolore, di ogni mio livido o ferita, c'è tutta la mia vita.
Viaggiamo in silenzio mentre ci allontaniamo dal mio quartiere, ho sempre desiderato lasciarlo, ma ora che sta accadendo, lo sento come uno sbaglio, non dovrei andarmene, io appartengo a questo luogo, io sono come tutte le persone che lo abitano.Ci fermiamo solo quando siamo giunti di fronte a casa sua, scende senza aspettarmi prendendo la mia valigia e portandola in casa, sembra arrabbiato, non mi piace vederlo così, sopratutto quando so che la colpa è mia, seppur indirettamente.
-Mattia che... - sento chiedere a sua madre ma si blocca all'istante notando la valigia e la mia presenza.
-Mamma da oggi Zoe verrà a vivere con noi- afferma lapidario, mi sento un intrusa e non voglio sfruttare la loro disponibilità.
-Non c'è bisogno che io rimanga qui, ho dei soldi messi da parte, posso usarli per affittare un appartamento e poi mi troverò un lavoro.
-No, tu vivrai qui.
-Sarei solo un peso per voi, davvero posso trovare un posto in cui stare, non è un problema per me- affermo convinta, non voglio gravare su di loro e poi Mattia si sta impegnando moltissimo per dare a sua madre la vita che merita e io non voglio e non posso essere la persona che lo ostacolerà.
-Non... - sto per interromperlo ma ci pensa sua madre, che, sfortunatamente la pensa come lui.
-Tesoro, saremo davvero felici di averti qui, non devi andartene.
-La... cioè, ti ringrazio davvero per l'offerta ma non me la sento di rimanere qui, siete davvero gentili con me, vi ringrazio per questa possibilità, ma mi sentirei soltanto un peso, preferirei trovare un altro posto in cui stare.
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Lui & Lei
ChickLitLei è una ragazza fragile e sola con un segreto che pian piano la sta schiacciando. Lui è un ragazzo arrabbiato con il mondo che pensa l'amore sia solo una perdita di tempo. ¡So di non essere bravissima nella scrittura ma ho voluto pubblicare lo ste...