Capitolo 3.

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Capitolo 3.

POV BRANDON

Chiudo la portiera della mia Porsche, indosso gli occhiali da sole e attanaglio bene la valigetta. Avanzo deciso verso quella casa, che da poco tempo a questa parte è diventata mia, ma ancor prima di salire lo scalino, sposto lo sguardo alla mia destra.

Tutto ciò che vedo è una piccoletta tutto pepe che corre a braccia aperte verso di me sorridente. Ha i capelli più lunghi del previsto, lungo le ciocche dei boccoli perfetti.

Mia sorella è al suo fianco. Nonostante la gravidanza, è rimasta la solita stangona snella di un tempo, con delle linee mozzafiato. Kris è diventata una vera e propria donna.

«Dottore la disturbo?» Ridacchia saltandomi in braccio.  La avvolgo a me inalando il suo profumo di cocco.

«Kris... santo cielo.» La stringo mentre Lux mette il broncio.

«Zio...» sussurra tirandomi dalla maglia.

«La mia principessa!» Esclamo portandola fra le mie braccia. Le bacio ogni singola parte del volto e lei ride senza sosta. Mi mancava questa piccola.

Una volta entrati in casa Lux corre verso il divano, Kris, invece, rimane al mio fianco.

«Il mio fratellone che non vedevo da tipo quattro mesi» mi accarezza il capo, mentre io la fisso di sbieco.

«La mia sorellina senza la quale si stava benissimo!» Faccio esasperato.

Improvvisamente osservo Kris avvicinarsi ad un mobile. Acchiappa la foto posata su di esso e con un dito la sfiora sorridendo. Siamo io e Tom all'ultima partita del terzo anno di liceo. Non è l'unica foto che abbiamo insieme, ma è una delle mie preferite.

«E' splendida» sussurra con voce rauca.

«Sì, lui è splendido.»  Ammetto. Sono anni che non parlo con qualcuno di Tom. Sono anni che osservo le nostre foto, i nostri vecchi video, piccole registrazioni di giorni stupendi. Mi manca ancora come se mi mancasse l'aria.  «Come mai qui? Il tuo schifoso tipo?»

Si volta scattante, «l'ho lasciato.» Sospira spostando dietro l'orecchio due ciocche di capelli.

Spalanco la bocca e sorrido soddisfatto. Odio quel ragazzo. Non riesco veramente a capire come sia potuta uscire dall'unione con quel tipo terribile una meravigliosa creatura come mia nipote.

«Non chiedermi perché. Sono mesi che litighiamo. E' uno stronzo e poi mi ha detto che non gli importa nulla di Lux, che se volevo potevo portarla pure via di lì.» Osservo sul suo volto un espressione triste e creo dentro la mia testa la situazione in cui prendo a calci in  culo quel pezzo di merda.

«Te l'ho sempre detto che quello stronzo non era fatto per te, Kris!»  Sospiro spogliandomi del giubbotto.

«Non m'importa... sul serio.» Scrolla le spalle e respira profondamente. «Lux, tesoro... non toccare.»

«Zio, ho fame» si lamenta subito dopo con quel faccino da prendere a morsi.

E' identica a mia sorella, ma quando osservo i suoi occhi rivedo Tom. Hanno esattamente la stessa forma. Il suo sorriso invece, ha qualcosa di familiare che non riuscirò mai a comprendere.

«Fatemi fare una doccia e usciamo a mangiare fuori...» Tolgo le scarpe ed i calzini e corro su per le scale.

«Tesoro, paghi tu no?» Urla mia sorella da sotto.

«Sì!» Sbraito ridacchiando.

M'infilò sotto la doccia e sciacquo ogni parte del corpo velocemente.

Il passato non è mai passato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora