Avrò cura di te. [#3] |IN PAUSA|

11. Due completi idioti.

Zzalve! Che dire, ho provato a scrivere qualcosa e per ora ci sono riuscita. Non è molto, però una piccola prova per vedere come mi sarei approcciata con questa storia se avessi tentato di ricominciare.

Magari ora che è estate avrò più voglia e tempo... ma attenzione, non è un completo ritorno, diciamo che ci sto provando perché non voglio lasciarla incompleta. E anche per voi, se vi ricordate ancora di me e avete voglia di sapere come finirà. I capitoli però saranno più corti e meno complessi, in quanto capisco che potrebbero annoiare sia me che voi se fossero troppo lunghi.

Perciò... buona lettura!

Hector's p.o.v.

Certo che Jackie è strana: come si fa a non voler mangiare la Nutella di sera? È proprio questo il momento più bello per farlo, così si va a letto felici -lo conferma la cioccolata che ho appena finito di mangiare dopo che sono arrivato nella mia stanza. Fossi stato al suo posto mi sarei mangiato pure Brian, altro che negarla!

"Smettila, Elijah. Ti ho detto di no!" Le urla di Skye dalla stanza accanto mi fanno ricordare che con me ci sarà anche suo fratello... il quale sta cercando in tutti i modi di evitare di dormire insieme a me. Non che io ne sia entusiasta, ma non la reputo una tragedia come sta facendo lui, anzi! Mi diverte pure.

Mi sdraio quindi sul letto e prendo il cellulare, cercando di sentire allo stesso tempo il litigio dei due gemelli. Instagram è pieno zeppo di foto di persone che sono sdraiate sul bagnasciuga o che sono nel mare a far finta di ridere spontaneamente, assieme ai soliti ashtag che attirano più account e likes. Pensare che prima lo facevo sempre! Poi ho capito che era una grandissima stupidaggine, e comunque non sarei riuscito a mantenere il profilo attivo per diventare un influencer degno di questo nome... anche se a volte mi capita di postare qualche foto con queste tattiche. Attiro più gente e magari qualche agenzia di modelli mi noterà. È impossibile che accada, però mai dire mai!

Questa ragazza sulla spiaggia con un cappello e un cocktail in mano è proprio bella... sto per metterle un like quando la porta della stanza si apre di colpo e dietro di essa emerge un Elijah furibondo, con i capelli tutti scompigliati e gli occhi azzurro ghiaccio che adesso sono puntati verso di me e mi linciano. "Ehi!" Lo saluto con un sorriso di scherno.

Elijah mi ammonisce. "Stai lontano da me di almeno mezzo metro, idiota."

"Buonasera anche a te, amico. Hai le tue cose, per caso?"

Non risponde. Si siede dall'altro lato del letto e sbuffa, pieno di rabbia. "Tra tutte le persone con cui potevo capitare..."

"Sei con la più divertente! Dai, fratello, non saranno male queste notti!"

"La smetti di ricordarmelo? Stai zitto."

"Idiota." Aggiunge poi sottovoce, come se fosse un insulto di vitale importanza che non poteva non riferirmi.

Ridacchio e alzo le spalle, riaprendo Instagram. Noto che Elijah si sdraia di fianco a me il più lontano possibile, al limite del suo lato e con il fumo che gli esce dalla testa. Anche a costo di cadere non si fa più vicino. "Spegni la luce." Borbotta.

Quasi non gli scoppio a ridere in faccia. "Per...?"

"Per me, idiota."

"No, scemo. Per fa...?" Incalzo.

Sbuffa e mi diverto ancora di più. Non ha idea di quanto lo torturerò in queste notti. "Per favore."

"Molto meglio. E non chiamarmi idiota."

La luce in camera scompare ma i miei occhi si abituano all'oscurità per via della luce rimasta accesa in cucina, la quale filtra dal basso della nostra porta chiusa -"Nel caso qualcuno si alzasse nel cuore della notte e avesse voglia di bere, se no inciampiamo." Che, tradotto nella lingua di Jacklyn, diventa: "Ho paura del buio e bisogno almeno di una luce accesa."- e del mio cellulare, ma questo lo lascio subito: ho un'idea molto divertente. Dare fastidio alle persone mi piace, infatti non perdo un secondo per avvicinarmi pian piano alla figura di Elijah che mi dà le spalle e cingergli la vita come fanno due amanti degni di questo nome.