16. Patto

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- Come sarebbe a dire che non siete l'Hydra? Cos'è questa storia? Cos'è il Wakanda?

Avevo così tante domande per la testa e tanta confusione da farmi venire una forte emicrania, dovuta anche alla botta ricevuta prima di ritrovarmi qui.

- Sappiamo che sei confusa e alla ricerca di risposte che noi ti daremo volentieri, ma hai bisogno di tempo per riprendere le energie ed elaborare la cosa.

Diedi un'occhiata al mio corpo nei punti in cui i proiettili mi avevano oltrepassato la pelle lacerandola, notando con estremo piacere che il siero aveva già provveduto a tutto: ero come nuova.

- Sono già pronta. - proclamai sicura.

L'anziano abbozzò un sorriso.

- Tanto per cominciare, qual è il tuo nome? - chiesi - dovrò pur chiamarti in qualche modo.

- Io sono T'Chaka.

- T'Chaka? Che nome è? - poi chiusi gli occhi cercando di non sembrare ostile ma tentare un approccio amichevole, tanto per garantirmi la vita. Se erano davvero così innocui come dicevano, non avevo motivo di mostrarmi scontrosa. Tuttavia, se c'era una cosa che avevo imparato fin troppo bene era quella di non abbassare mai la guardia. Mi sarei finta stupida per vincere la guerra, così diceva mia madre.

- D'accordo, T'Chaka. Io sono...

- Elizabeth Erskine - mi interruppe proseguendo al mio posto - figlia dello scienziato Abraham Erskine trasformata in un super soldato grazie all'aiuto di Howard Stark.

- Dovrei essere spaventata all'idea che voi sappiate già tutto di me mentre io non so un bel niente di voi. Per certi versi ciò risulterebbe una minaccia, e voi volete farmi credere di essere quelli "buoni".

- Operiamo secondo una giusta etica.

- Definisci "giusto". Chi lo garantisce?

- Io.

Lo guardai interdetta - tu? - assottigliai lo sguardo - Chi sei tu?

Non sopportavo di girare attorno alla stessa domanda e ricevere risposte evasive.

- Sono il guardiano di questo posto, detto anche Black Panther.

- Trattenni a stento una risata.

- Pantera nera? Mi stai dicendo che ti in realtà sei un animale selvaggio? O meglio scusa... ti trasformi e diventi una - lasciai per un attimo la frase in sospeso, trattenendomi ancora una volta dal ridere - pantera nera? Ovviamente tutto questo dovrebbe tranquillizzarmi di sicuro. Magari mi strapperai la testa a morsi.

T'Chaka scosse la testa - devi collaborare e starmi a sentire, altrimenti non arriveremo da nessuna parte e quelle domande che ti ronzano in testa resteranno lì senza alcuna risposta.

Mandai giù il colpo.

- Ok, ricevuto.

- Non posso dirti qual è l'esatta posizione di questo luogo in quanto vorremmo fosse all'oscuro di tutti. D'altronde però, esponendoci a te stiamo rischiando grosso. Sappiamo che, in qualità di super soldato, non puoi essere soggetta ai cosiddetti lavaggi del cervello e quindi poter, nell'eventualità, dimenticare secondo la nostra volontà determinati dati. Per questo, come puoi ben capire, il nostro è un atto di totale fiducia nei tuoi confronti e ti chiediamo gentilmente di poter ricambiare. Certo, tempo al tempo ma sappiamo di star facendo la scelta giusta e che non ci deluderai. Lo spero, quantomeno.

Annuii riconoscente cercando di capire quanta importanza potesse avere quel luogo da rimanere segreto.

- So che tutto questo può sembrarti una minaccia, non ti biasimo, ma capirai che abbiamo nobili ragioni. Come hai potuto notare, ho riconosciuto subito che quei bracciali sono fatti di vibranio. Ti sarai chiesta anche come ho fatto considerando che il mondo è sprovvisto di tale materiale, giusto? Bene, sarei grato di mostrarti che non è così.

Io come te  |  MarvelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora