●Did all my dreams never mean one thing?❎●

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-Bad liars

La mattina successiva mi svegliai con Camille e quel cretino di Seba che mi si buttarono addosso.

"Ma cosa fate?!" dissi ridendo e tirando un cuscino addosso ad ognuno cercando di colpirli ma fallendo miseramente.

"Muoviti che dobbiamo parlare!" sentii urlare l'altro mio cugino dalla cucina. Sicuramente per parlare intendeva che lui avrebbe urlato tutto il tempo di ciò che era successo la sera prima.

"Ecco, volevamo evitare questo e farti uscire prima che iniziasse a sclerare come un pazzo, ma hai il sonno pesante te eh!" rispose Seba.

"Se va bene dai, scendiamo di sotto che stamattina non ho proprio voglia di starlo a sentire." dissi scendendo dal letto svogliatamente.

Per quanto volevo bene ai miei cugini a volte si comportavano in una maniera troppo... ecco, TROPPO... sopratutto Ivo si comportava come se lui fosse il mio tutore o qualcosa del genere, quando in realtà l'unica cosa che doveva fare era ospitarmi finché non avessi avuto l'età per andare a vivere da sola... invece si comportava come se fosse un mio genitore... e questa cosa mi dava molto fastidio perchè ero sempre stata una tipa molto anarchica e facevo solo quello che volevo, anche quando erano i miei 'genitori' a 'gestirmi'...

"Siediti che dobbiamo parlare..." disse appena scesi dalle scale per arrivare in cucina.

"Va bene..." dissi alzando gli occhi al cielo e sedendomi.

"Partiamo dal presupposto che avresti dovuto avvisarci sia su dove andavi, sia con chi andavi. Poi... voglio sapere immediatamente perchè sei ritornata bagnata fradicia e da oggi in poi sei in punizione per un mese." disse finendo il suo monologo.

"Hai finito?" gli chiesi.

"Si." rispose lui sfidandomi con lo sguardo

"Allora... partiamo dal presupposto che..." dissi facendo una piccola pausa a e usando le sue stesse parole in modo che capisse bene chi 'comandava'.

"...tu non sei mio padre, punto primo. Punto secondo, io non ti devo spiegare proprio un bel niente... okey, vi devo molto perchè nonostante tutto mi avete preso lo stesso in custodia dopo la morte dei miei, e per questo vi ringrazio con tutto il cuore... ma io, dal primo giorno che sono entrata in questa casa ho subito chiarito che: voi non siete i miei genitori, non mi dovete 'comandare' perchè gestisco io la mia vita, e i patti erano chiari... io non do' fastidio a voi, e voi non ne date a me. Quindi smettiamola con queste buffonate, e addirittura la punizione... ma ti rendi conto di cosa stra caz*o stai dicendo?" dissi alzandomi e ridendo sull'ultima parte.

"Innanzitutto abbassa i toni e smettila con questo tipo di linguaggio, inoltre ho questa autorità da quando ho deciso di tenerti con me." mi rispose lui.

"Tuo fratello non lo conti nemmeno? Ma guardati... parli come un vecchio... sei diventato quello che fino all'anno scorso non saresti mai voluto essere..." dissi scuotendo la testa.

"Mio fratello ha ragione però... vivi con noi, come minimo devi almeno seguire quello che ti diciamo... non vogliamo fare la parte dei tuoi genitori però d-"

"MA COSA?! I patti sono sempre stati chiari, se non mi volevate mi rispedivate in orfanotrofio. Voi NON decidete per ME." risposi a Sebastian serrando le labbra.

"Forse avremmo dovuto farlo davvero..." disse guardandomi negli occhi Ivo.

"Sapete una cosa? Andate a quel paese e pensate a quello che mi avete appena detto, vostro fratello era meglio di vo..." non ebbi nemmeno il tempo di finire che mi arrivò uno schiaffo su una guancia.

e se fosse il passato a tormentarmi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora