Capitolo 6

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Sempre 24 dicembre 2018

Devo ammettere che non mi aspettavo una firma del genere, insomma, questo significa che il suo soprannome gli piace. Stringo sempre di più il mio ritratto e comincio a tremare per il freddo. I suoi occhi guardano l'orizzonte e, nonostante il panorama stupendo, non riesco a fare a meno di ammirare il suo pallido e delicato viso.
Yuki come la neve.
Bohemian come lo stile di vita di un artista della belle epoque.
Si volta verso di me e mi fissa intensamente:
"Hai un bello sguardo, sei davvero una persona particolare"
Arrossisco, magari per il freddo o magari perché non sono abituata a tutti questi complimenti. Dal suo sguardo non riesco a capire niente. Non so niente del suo carattere e niente della sua vita.
Lui riesce a vedermi dentro.
Mi sento quasi vuota.
Il ragazzo bohemian si alza in piedi.
La neve accarezza il suo corpo.
"Yuki... Come neve... "
A guardarlo mi sfuggono queste parole.
"Cosa dicevi?"
Mi risponde lui mentre ammira il cielo.
"Niente, non importa..."
Mi sono accorta di aver risposto con freddezza, ma dalla sua espressione tenue e rilassata deduco che non se la sia presa.
"Dimmi, ragazza lupo, tu sai ballare?"
A dire la verità sono una vera frana in tutti gli sport, figuriamoci nel ballo.
"In realtà no..."
Arrossisco.
Perché arrossisco?
"Ti piacerebbe provare?"
Annuisco.
Vorrei agire razionalmente, ma ormai sono in balia degli eventi.
Appoggio il quadro.
Lui allunga la sua flebile mano verso di me e io congiungo la mia, seppur tremante, con essa.
"Ora avvicinati..."
I nostri visi sono a pochi centimetri e riesco a sentire il suo respiro.
Profuma di lampone.
Rosso, come il rosso dei suoi capelli, ormai coperti di neve.
Lui mette una mano sul mio fianco e con un'altra stringe una delle mia mano destra, mentre lentamente poggio la sinistra tremante sulla sua schiena.
È così robusta.
Comincia a intonare un pezzo con la voce: non saprei dire di cosa si tratti.
Più o meno mi intendo di musica classica, ma questa proprio non la identifico.
Iniziamo a ballare.
Piano piano prendo il ritmo.
Lui si ferma e io batto sul suo petto.
Arrossisco.
Il viso del ragazzo bohemian è volto verso l'alto e i suoi occhi sono chiusi.
"Questo era 'Pensieri invernali', il pezzo che tu hai raccolto dall'acqua... Certo renderebbe di più con il pianoforte o magari con un violino..."
Torna a guardarmi, siamo molto vicini.
Quella melodia è forse la più bella che abbia mai ascoltato.
"Sono felice di averti insegnato un po' a ballare"
Effettivamente non ero stata malissimo.
Mi strizza l'occhio.
"Ora devo andare, tanto, data la frequenza di volte in cui passi per questa strada, immagino che ci rivedremo."
Raccoglie le sue cose.
Comincia ad attraversare il ponte.
Istintivamente vado a prendere la tela per ringraziarlo.
Lui si gira e mi sorride.
"Magari la prossima volta mi vedrai come musicista di strada o come scrittore... Chi può saperlo..."
Non ci capisco più niente.
Se ne va.
Una folata di vento sospinge i fiocchi di neve.
Fa freddo.
Ho freddo.
Non mi ero accorta della temperatura che c'è.
Mi avvio verso casa.
Starnutisco.

28 dicembre 2018

Yui è tornata dalle terme: quanto mi mancava la mia gattina preferita.
Il problema è che ho passato tutte le vacanze di natale, da quel 24 dicembre, con l'influenza e la febbre alta.
Un natale all'insegna della monotonia e della sfiga.
La mia migliore amica è seduta accanto al mio letto nella mia camera da letto.
Entra mia madre e ci porta un tè, dei biscotti e una lattina di Cherberry (conosce bene i gusti di Yui).
Quel felino si mette a parlare del più e del meno, fino a che non arriva ad una parte che ha catturato la mia attenzione (per quanto potessi essere attenta con 38.5 di febbre):
"Sai, Akeno, Yuki suona così bene il violino, lo adoro. Spero che, però, Yu-kun non mi veda come una sorella minore, dopotutto lo sai meglio di me che non sono molto alta e matura di fisico."
Yuki.
Il ragazzo bohemian.
Il violino.
Entrambi si somigliano e suonano questo strumento.
Avevo deciso di accantonare questa ipotesi, ma ora mi si ripresenta: non possono essere la stessa persona.
Yuki è così freddo e schietto, mentre il ragazzo bohemian, beh lui...
Arrossisco.
La febbre si alza a 39.
Comincio a non capirci più niente.
"... Ed è per questo che quando usciamo vorrei che venissi anche tu, soprattutto perché... Ehi, ma cosa ti sta succedendo?!!!!"
Yui aveva iniziato a notare che la mia situazione è peggiorata.
Vedo sfocato:
"Yuiii, io, ecco, ci vedo sfocato..."
La mia amica mi sorregge e accompagna dolcemente la mia testa sul cuscino.
Sento un tepore simile a quello del respiro del ragazzo bohemian.
Chiudo gli occhi.
"Yui, lui, Yuki,... E poi il ragazzo bohemian... Io credo di..."
Il buio.
Sono addormentata.
Sulla faccia della gattina si dipinge un'espressione sconcertata, poi si calma e mi rimbocca le coperte, rimanendo a vegliare su di me come una tigre con la sua preda.

Ecco qui un nuovo capitolo qui per voi.
Chissà se il ragazzo bohemian e Yuki sono la stessa persona... O, magari, persone diverse...
Vi ringrazio per aver letto fin qui e spero che continuiate a seguirmi.

Ragazzo bohemian:
Nome completo: ???
Età: ???
Altezza: ???
Tratti fisici:
-occhi verdi e capelli rossi,
-fisico asciutto e non particolarmente muscoloso,
-bel sorriso,
-carnagione pallida,
-nel complesso molto delicato.
Carattere: non ancora ben definito. Per quello che sappiamo ha un animo artistico e un carattere solare. È molto gentile nei confronti delle persone, o almeno in quelli di Akeno. Riesce a leggere dentro gli altri con il proprio sguardo. Dotato di una sensibilità fuori dal comune e di una rinomata eleganza.
Particolarità: sa fare moltissime cose e ogni tanto si ferma ad ammirare il panorama immerso nei suoi pensieri.
Relazione con la protagonista: non ben definita, ancora in via di sviluppo.

??? = sconosciuto (ancora non scoperto durante il corso della storia)

~Animeko

Frammenti di una vita monotonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora