LOVE MATCH - JIKOOK ✓✓

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Con l'aiuto di Daniel, Jungkook era riuscito ad ambientarsi senza troppi problemi all'interno del collegio ed era riuscito ad entrare a far parte di un gruppo di amici che si riuniva sempre al tavolo vicino alla grande finestra nella sala comune durante i pasti e nel cortile all'intervallo.
Erano un bel gruppo e grazie a questi ragazzi Jungkook riusciva a pensare di meno alla lontananza di Jimin e Taehyung.

Era stato Daniel a presentargli quelli che nel giro di qualche settimana erano diventati suoi amici: Lucas, un ragazzo occhialuto e dai capelli castani di origini cinesi, era una frana in matematica e amava raccontare barzellette e parlare delle sue tecniche di corteggiamento di dubbia utilità; Jooheon, distinguibile a chilometri di distanza grazie alla zazzera rossa, nonostante la passione per il rap e l'apparente durezza era un vero e proprio tenerone che dispensava sorrisi a tutti i compagni, rivelando le fossette ai lati della bocca; ed infine Minho, un ragazzo decisamente troppo alto e muscoloso, invidiato da molti per il fisico allenato e la pelle bronzea, e spaventoso quando scoppiava a ridere in modo isterico in seguito ad una delle battute orribili di Lucas che lui solo capiva.

Questi quattro ragazzi fecero compagnia a Jungkook durante la sua permanenza, passarono con lui giornate in biblioteca a studiare, a volte con più impegno e altre con meno, la sera si incontravano nella stanza di Daniel e Jungkook o in quella di Minho e Jooheon per giocare a carte o passare il tempo nei modi più stupidi possibili, non disponendo di alcun tipo di tecnologia se non del cellulare e di un computer, che qualche volta usavano per guardare dei film.

Jungkook aveva scoperto che Lucas e Jooheon venivano da Daegu proprio come lui, Daniel era originario di Seoul e Minho di Busan.
Con il tempo imparò a conoscere più cose sul loro conto, come il fatto che Jooheon fosse lì perché i genitori non apprezzavano il suo amore per il rap, Daniel frequentava quell'istituto per lo scarso impegno che metteva nello studio, Minho perché i genitori volevano frequentasse una scuola di tutto rispetto per prepararsi all'università e Lucas era un exchange student.

Tutti avevano raccontato un pezzo del proprio passato, Jungkook, invece, ci aveva messo un po' più di tempo per aprirsi veramente ai nuovi amici e dire loro perché si trovasse in quel posto o con chi parlava con così tanta felicità al telefono o tramite Skype.
Dopo essersi assicurato di potersi fidare dei quattro amici, Jungkook aveva raccontato loro di come i genitori lo avessero cacciato di casa e dei due ragazzi con cui parlava per telefono o tramite il computer quasi ogni sera, trovandosi a fare un serio coming-out per la prima volta e, fortunatamente, nessuno dei ragazzi aveva mostrato disgusto nei suoi confronti, anzi, tutti avevano apprezzato quello sforzo da parte sua di aprirsi.

La settimana dopo la sua partenza, Jungkook era venuto a sapere da Jimin che ad informare i suoi genitori era stata Yuri, che aveva colto la palla al balzo per provarci nuovamente con lui, in un disperato tentativo di riaverlo tutto per sé. Ovviamente Jimin l'aveva cacciata malamente, stupito dalla perfidia della ragazza che avrebbe dovuto invece sostenere il gemello, come lui aveva sempre fatto per lei.

Jungkook non si aspettava un atteggiamento del genere da parte della gemella e quando la sera Jimin gli riferì tutto durante la loro video chiamata su Skype, ne fu profondamente amareggiato, sentendosi colpito alle spalle da una persona che aveva sempre amato e che lo aveva sempre affiancato, ma si era detto che se pure i genitori lo avevano buttato in quel posto per la sua omosessualità, anche Yuri poteva essere una persona senza cuore come loro due.

Jungkook imparò ben presto anche a riconoscere i professori e a capire che quel grassone di biologia voleva il massimo silenzio, mentre l'uomo basso e pelato che insegnava fisica apprezzava l'iniziativa degli alunni e i loro interventi durante la lezione.
Il ragazzo riuscì ad abituarsi al ritmo dei compagni che frequentavano il collegio da settembre e si mise alla pari con loro, impegnandosi nello studio come sempre aveva fatto ed ottenendo sempre dei buoni risultati che lo resero popolare tra alunni e professori.