Quello stesso pomeriggio Jimin aveva raggiunto la casa del proprio migliore amico, Hoseok, pronto per una vera e propria seduta psicologica. Bussata la porta di ingresso, questa venne aperta dal ragazzo corvino con un ampio sorriso.
« Hey! Mi hai scritto che dovevi parlarmi urgentemente, qualcosa non va? », chiese, scostandosi per lasciare entrare l'amico, che sospirò sonoramente.
« Diciamo di sì, ho bisogno del tuo aiuto. » Andò a sedersi sul divano beige della casa dei Jung e venne raggiunto poco dopo da Hoseok, che aveva preso a guardarlo accigliato.
Jimin era un ragazzo piuttosto orgoglioso e pieno di sé, odiava mostrarsi debole agli occhi degli altri e chiedere il loro aiuto, ma Hoseok era il suo migliore amico e sapeva che non l'avrebbe mai giudicato.
« Ricordi quel ragazzo con cui avevo iniziato ad uscire? », iniziò, sostenendo lo sguardo indagatore del ragazzo davanti a sé, che annuì.
« Certo che me lo ricordo, quello per cui hai perso la testa. »Jimin si mordicchiò il labbro, soppesando ogni singola parola, spaventato all'idea di confessare i propri sentimenti davanti a qualcuno che non fosse il diciassettenne dai denti da coniglio.
« Me ne sono innamorato. »Le sopracciglia di Hoseok si sollevarono, i suoi occhi si fecero più grandi e le sue labbra si schiusero in una "o", poi sorrise raggiante, tamburellando emozionato i piedi a terra.
« Jimin, è fantastico, finalmente lo hai ammesso! Gliel'hai detto, vero? Lui cosa ha risposto? State insieme? »Il corvino aveva iniziato a fargli domande a raffica, il suo sorriso era così ampio da fare persino paura.
A Jimin dispiacque dover sgretolare il suo entusiasmo, ma dovette farlo, così gli raccontò come stavano le cose con Jungkook.Gli raccontò del loro primo bacio fuori dalla discoteca, il primo vero appuntamento, al concerto di Dean, dove era scappato un secondo bacio, seguito da tanti altri nei giorni successivi.
Gli disse della prima volta in cui le cose tra loro si erano scaldate a casa sua, prima che Jungkook incontrasse i suoi genitori, della prima volta che dormirono insieme, abbracciati, che fu anche la prima volta in cui Jungkook pianse tra le sue braccia, sfogandosi.
Poi, ancora, di quando gli aveva chiesto di considerare l'idea di mettersi con lui, del pomeriggio passato al lago, del primo bacio che Jungkook gli aveva dato di sua spontanea iniziativa, della prima volta che gli aveva detto "Ti amo".Tutto si fece più cupo: il suo primo tradimento di cui si pentiva veramente, il loro primo litigio, la prima chiamata rifiutata di Jungkook.
Non appena terminò il suo racconto si poggiò con la schiena al divano, sospirando e chiudendo gli occhi. Hoseok annuiva lentamente, con l'aria di un vero e proprio psicologo.
La frase che seguì, però, non aveva nulla a che fare con uno psicologo.
« Park Jimin, sei un emerito coglione. »Il diretto interessato, in situazioni diverse, lo avrebbe preso a ceffoni, ma in quel preciso momento, date le circostanze, si sarebbe preso volentieri a ceffoni da solo.
« Non dirmelo, è la cosa che mi ripeto da quando Jungkook mi ha piantato. »
Sbuffò, passandosi una mano tra i capelli e sentendo gli occhi pizzicare al ripensare alla sera in cui Jungkook, deluso, gli aveva detto di dimenticarsi della proposta che gli aveva fatto.Gli occhi scuri di Jimin vagavano per il salotto finemente arredato con un mobilio moderno, i cui colori chiari, di gamme di bianco, grigio e beige, si sposavano perfettamente con le pareti color fumo di Londra.
Il ragazzo non aveva mai osservato così minuziosamente la casa del migliore amico, pur essendoci stato parecchie volte, ma in quel momento notare ogni singolo dettaglio pareva di vitale importanza per evitare lo sguardo severo di Hoseok, che pareva molto deluso dal suo comportamento.
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LOVE MATCH - JIKOOK ✓✓
Fanfiction[COMPLETED] Dove la sorella gemella di Jeon Jungkook è innamorata di Park Jimin, capitano della squadra di basket dell'istituto. Peccato che questo sia interessato al fratello. / 2019