19

3.5K 231 100
                                    

Quella notte Jimin non chiuse occhio, tormentato dai sensi di colpa e dal dell'espressione delusa stampata sul viso del ragazzo di cui si era innamorato.

Sapeva di essersi cacciato in un bel pasticcio, ma il poco di alcol che circolava nel suo corpo, la notte della festa, gli faceva confondere il viso di Yuri con quello di Jungkook e tutta l'euforia e la tensione dovute a quella stupida partita di Beer Pong lo avevano spinto a baciarla.

Jimin pianse, maledicendosi più e più volte, ma poi si impose di smettere di versare lacrime di coccodrillo, perché, tra i due, l'unico che aveva il diritto di piangere era Jungkook.
Emise un lungo sospiro, chiudendo gli occhi e stringendo a sé il cuscino, immaginando fosse il corpo del moro che stava abbracciando per consolare.

Era stato uno stupido.

— —

Il mattino seguente Jungkook non aveva né il coraggio, né tantomeno la voglia di rientrare in classe, quindi decise che si sarebbe preso un "giorno di riposo", giustificando la sua assenza con un po' di raffreddore preso mentre sciava in montagna con gli amici.

Yuri, appena scesa dal letto, con i capelli scompigliati e il pigiama addosso, lo scosse lievemente.
« Jungkookie, sveglia, faremo tardi a scuola. »
Il moro mugolò, rigirandosi tra le coperte ed aprendo gli occhi vacui e scuri, che puntò in quelli vispi della sorella.

Si mise a sedere, accennando un sorriso per mascherare la sofferenza che lo pervadeva nel vedere il viso della gemella e che lo portava a rievocare le immagini di quel video.
Yuri, però, non aveva alcuna colpa se non quella di essere innamorata dello stesso ragazzo di cui era innamorato lui, quindi non aveva motivo per prendersela con lei.

« Non vengo, sabato pomeriggio ho preso un po' di freddo e non sto tanto bene. »
Mormorò, cercando di sembrare il più malato possibile.

La gemella lo squadrò, ponendo l'attenzione su ogni singolo dettaglio, ogni singolo cambiamento di espressione del fratello.
« Kook, sicuro di stare bene? »
Chiese sospettosa, inarcando un sopracciglio.

« Sì, sono solo un po' ammalato. »
Borbottò lui, distogliendo lo sguardo.
La ragazza si sedette accanto a lui, prendendolo per mano.
« Questo non è lo sguardo che hai quando sei malato, questo è lo sguardo che hai quando hai il cuore spezzato. »
Sussurrò lei, accarezzandogli il dorso della mano con il pollice.

Il moro sussultò lievemente, l'adrenalina fece aumentare il suo battito cardiaco.
Davvero Yuri se n'era accorta? Prestava così tanta attenzione a lui?
Non proferì parola, si limitò ad osservare i cerchi immaginari che Yuri tracciava con il pollice sulla sua mano.

La ragazza avrebbe tanto voluto raccontargli del bacio con Jimin, ma vedere il gemello giù di morale l'aveva trattenuta dal farlo.
Sospirò lievemente, guardandolo.
« Se è stata ancora Hyejin giuro che le scoppio quelle tette in silicone che si ritrova. »
Esclamò Yuri, le gote che si tingevano di rosso per la rabbia.

Jungkook accennò un sorriso davanti a quella che pareva una vera e propria minaccia nei confronti della sua ex.
Amava come sia Yuri che Taehyung fossero così naturali e diretti, ogni volta riuscivano a strappargli un sorriso, anche nei momenti più tristi.

« No, Yuri, non è stata lei... su, ora preparati o arriverai tardi a scuola. »
La ragazza si morse il labbro, pronta a ribattere, ma proprio mentre aveva aperto la bocca per parlare, Jungkook l'aveva interrotta.
« Davvero, sto bene. »

Yuri sospirò rassegnata, per poi alzarsi.
« Non ti costringerò, ma se mai volessi parlare con me, sappi che ci sarò. »
Detto questo gli scoccò un bacio sulla fronte e si chiuse in bagno per prepararsi ad andare a scuola, lasciando Jungkook a perdersi nei meandri della propria mente.

LOVE MATCH - JIKOOK ✓✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora