Bound

12.9K 266 132
                                    

Coppia: Park SeongHwa x Kim HongJoong

Tema: Omega!verse

Rating: Rosso 🔴

Tengo a precisare che l'Omega!verse è un mondo talmente ampio da non avere regole. Ci sono giusto alcune linee guida, ma il resto va secondo il gusto dell'autore, quindi se trovate qualcosa che non coincide con ciò che già avevate letto altrove non denunciatemi, grazie mille.

One Shot richiesta da @CloeRusso, spero ti piaccia!

_____________________________

«Dove diavolo sono..» Un mormorio nervoso lasciò le sue labbra, il respiro accellerato per la fretta dei gesti e per il caldo asfissiante che lo tormentava.

Ormai la camera era stata ribaltata completamente; aveva svuotato ogni cassetto, aperto ogni antina e scosso tutti i vestiti sulla sedia del computer.
Dopo aver frugato per la terza volta nell'armadio - che una volta ospitava indumenti piegati ordinatamente - si lasciò scivolare a terra con le spalle contro al muro.

Il maledetto odore di feromoni non accennava ad andarsene e le pillole sembravano sparite nel nulla.

"Che faccio?"

Chiuse gli occhi, imponendosi di rimanere tranquillo e pensare; quello non era il primo calore, ormai aveva imparato a gestirli.

Sì, ma con quelle dannate pillole.

Un mugolio frustrato lasciò le labbra del ragazzo, una smorfia gli invase il volto mentre altri brividi correvano per il suo corpo andando a concentrarsi tra le gambe.

Doveva calmarsi e fare qualcosa di concreto, era chiaro le pillole non fossero lì e doveva procurarsene una scatola in fretta, non poteva permettersi d'essere scoperto.

Dopo qualche minuto si alzò in piedi, recuperò il portafoglio da sotto ai vestiti sparsi ovunque ed uscì dalla camera.

Non fece il tempo a fare due passi nel corridoio per scendere le scale che sentì la porta di casa chiudersi.
Rapido fece dietro front e si buttò di nuovo nella propria camera, chiuse la porta e girò la chiave.

«Hongjoong?» Erano passati esattamente otto secondi da quando si era tappato in camera, li aveva contati, la voce di uno dei suoi coinquilini adesso lo chiamava dall'altra parte del battente di legno.

Non poteva assolutamente aprire la porta, era proprio fuori discussione.

«Joong? Sei con qualcuno?» Il ragazzo fuori dalla stanza batté un paio di volte il pugno sulla porta, l'altro si guardò disperato in giro.

Poi, l'illuminazione.

Raggiunse la finestra e l'aprì, intanto l'insistenza del suo coinquilino iniziava a diventare motivo di ulteriore pressione.
Sollevò una gamba e la mise fuori lasciandola penzolare nel vuoto, poi fece lo stesso con l'altra.
Si maledì da solo per il casino in cui era riuscito a cacciarsi mentre lentamente si calava con tutto il corpo fuori dalla finestra. Quando ebbe le braccia stese e solo le dita a tenerlo al cornicione prese un bel respiro, poi lasciò la presa.

Per fortuna la sua camera era soltanto al primo piano ed avendo accorciato le distanze calandosi in quella maniera, il salto non fu superiore ad un paio di metri.

Un altro lamento gli uscì dalla bocca, prima di saltare aveva distintamente sentito l'odore del suo coinquilino e la cosa lo aveva stordito abbastanza.

𝘼𝙏𝙀𝙀𝙕 𝙊𝙉𝙀 𝙎𝙃𝙊𝙏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora