Purple Notes

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Coppia: Choi San x Jung WooYoung

Tema: Libero

Rating: Giallo 🐤

Questa la dedico a voi otto, che in pochi mesi siete riusciti a farmi tornare l'ispirazione per la scrittura e per la vita.
La vittoria di ieri è solo l'inizio, sono stato con voi quando siete salpati per questa avventura e sarò al vostro fianco per sempre. Vi auguro di spostare il limite ogni volta un po' di più, vi meritate tutto ciò che di bello c'è in questo mondo.

8 makes 1 team!

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Camminando tirai un calcio ad un sassolino, quando rialzai lo sguardo un enorme goccia di pioggia mi cadde sugli occhiali. Ero sicuro quella goccia maledetta fosse li ad aspettarmi da almeno due mesi.

Repressi un verso di frustrazione e continuai a camminare, ora più spedito, o mi sarei preso un sacco d'acqua.

Mi ero rotto seriamente di vedere mia sorella e quel ragazzo flirtare di continuo, ogni volta che si usciva era la stessa storia. Va bene, c'erano anche altre persone, ma lui era così fastidioso che mentre ci provava con Miyeon doveva coinvolgere anche gli altri.

Che poi, lo chiamavo "quel ragazzo" nonostante sapessi benissimo il suo nome. Lo sapevo così bene che non riuscivo a togliermelo dalla testa per più di cinque minuti filati. Tornava sempre come un mantra, il suo nome ed il suo sorriso perfetto.

Raggiunsi la fermata del bus e mi sedetti sulla panca sotto alla pensilina, presi il cellulare e collegai le cuffie, feci partire la musica e mi tolsi gli occhiali per asciugarli.

Miyeon non faceva che parlare di lui e sinceramente mi ero anche stufato di sentirmi in quel modo.
Non avevo mai avuto un così bel rapporto con mia sorella, eravamo sempre stati distanti ma lei aveva deciso che poteva raccontarmi del ragazzo che aveva una cotta per lei.

Mentre io avevo una cotta per lui.

Vidi il bus svoltare l'angolo e dirigersi verso la fermata, mi alzai dalla panchina ed infilai il cellulare in tasca mentre il mezzo si fermava davanti alla pensilina e apriva le porte.

Due figure stavano correndo nella mia direzione, ma col semibuio, la pioggia e il cappotto tirato sopra alle teste dei due non capii subito chi fossero, ma quando ci riuscii una smorfia mi si dipinse in viso. Salii subito sul bus e mi sedetti piuttosto indietro, era quasi vuoto.

Delle risate mi raggiunsero nonostante le cuffiette, ripresi il cellulare e schiacciai convulsamente sul tasto per alzare il volume.

Stavo per mettere il muso e fissare fuori dal finestrino ma non resistetti e guardai i due che erano appena saliti.

Mia sorella era seduta rivolta in avanti, schiamazzava come sempre. Il ragazzo al suo fianco era girato verso di lei, le spalle al vetro e sorrideva affabile come al solito. I suoi occhi incontrarono i miei per un attimo, andai a fuoco completamente e incazzato rivolsi lo sguardo fuori dal vetro ma non riuscii a godermi la vista della città buia e bagnata che scorreva, mi bloccai sulle goccioline che facevano a gara per chi arrivasse prima in basso.

Pochi minuti dopo lui scese alla sua fermata ed io tornai a respirare, finalmente libero di poter guardare dove mi pareva senza dover temere incontri imbarazzanti.

Quando fu il mio turno di scendere, Miyeon mi precedeva di pochi metri. La fermata era esattamente davanti a casa nostra, attraversammo il vialetto ed oltre a non aspettarmi affatto, lei mi chiuse quasi la porta in faccia, andando spedita a salutare nostra madre. Improvvisamente era tornata la ragazza perfetta e dolce che tutti conoscevano.

𝘼𝙏𝙀𝙀𝙕 𝙊𝙉𝙀 𝙎𝙃𝙊𝙏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora