Behind The Scene

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Coppia: Jung WooYoung x Kang YeoSang

Rating: Arancio 🍊

Tema: Dietro le quinte

ATANSION, SI VU PLE (si ok)
Ho cercato di essere il più possibile rispettoso dei veri eventi e luoghi, ma capite bene che alcune cose vanno oltre la nostra conoscenza e ce le si deve immaginare. Ho reperito informazioni quà e là e GRAZIE AGLI DEI ESISTE SEOUL MAFIA che io adoro tantissimo.
Bast, me ne vado, ciao.


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«Cambi agenzia.» Mia madre, che era appena entrata nel dormitorio come una furia, mi afferrò per un braccio e mi tirò su dal letto.
Non la vedevo da mesi, ritrovarsela davanti in quel modo era surreale ma lei non sembrava in vena di convenevoli.
«Prendi la valigia.»

Andò dritta all'armadio col mio nome e cominciò a tirar fuori tutti i miei vestiti, lanciandomeli addosso.

«Mamma.. Cosa sta-»

«Yeosang, prendi la valigia!» Ripeté, alzando la voce e facendomi rabbrividire.

Non me lo feci ripetere una terza volta, chiusi la bocca, presi il bagaglio da sotto al letto e ci lasciai cadere scompostamente dentro tutti i vestiti che la donna mi tirava addosso.

I miei compagni mi guardavano scioccati dai loro letti in assoluto silenzio, io non avevo il coraggio di ricambiare le occhiate, guardavo le mie mani sistemare le mie poche cose dentro alla valigia.
Quando ebbi finito la chiusi.

«Andiamo.» Ordinò parentoria mia madre, mi mise una mano dietro alla schiena e mi spinse verso la porta.

Mi voltai una volta indietro, i miei compagni erano ancora statue sconvolte, tutti i loro occhi sgranati erano puntati addosso a me ma solo di due mi importava davvero.

Distolsi lo sguardo, mia madre mi stava spingendo fuori dal dormitorio e io non potevo fare altro che seguirla.

***

Una settimana passò ed a casa mi annoiavo tantissimo. Stare tutto il giorno sul letto ad ascoltare musica e deprimermi mentre mia madre era al lavoro iniziava a stancarmi seriamente, così decisi di mettermi a pulire.

Avevo già passato alla perfezione cucina e sala quando suonarono al campanello di casa. Mollai gli stracci a terra e andai ad aprire, ma come rividi quegli occhi smisi di respirare.

Mi ero accorto di quanto mi piacesse ormai da qualche mese ma non avevo mai avuto il coraggio di parlargli di questo. Vivevamo insieme all'agenzia e mi stava bene anche solo vederlo tutti i giorni, ma quando la settimana prima me ne ero dovuto andare, l'idea di non poterlo più avere intorno mi aveva distrutto.

Ora Wooyoung era davanti a me ed io non potevo crederci, subito gli saltai addosso buttandogli le braccia al collo e stringendolo forte. Lui ricambiò la stretta e mi accarezzò la schiena, come faceva sempre.

«Perché puzzi di ammoniaca?» La sua risata mi giunse alle orecchie e giurai di non aver sentito mai melodia più bella.

«Stavo pulendo.» Risposi infine dopo un'eternità, ero troppo impegnato a stringerlo e respirare il suo profumo.

Quando finalmente riuscii a staccarmi da lui lo feci entrare, lasciai che si accomodasse sul divano, segretamente fiero di come avevo pulito tutta la sala.
Ci guardammo per qualche secondo, poi aprii la bocca.

𝘼𝙏𝙀𝙀𝙕 𝙊𝙉𝙀 𝙎𝙃𝙊𝙏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora