Capitolo 11

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Trascorriamo la serata tranquillamente. Inizialmente io ero piuttosto imbarazzata, ma Adriano e la sua fidanzata, Federica, erano molto simpatici e carini. Mi sono piaciuti subito. Mi piaceva l'intesa che avevano Adriano e Niccolò. Era speciale e si vedeva. Erano la stessa mente in due corpi separati, parlavano in codice e dicevano cose incomprensibili a me e Federica.
Mentre fumano in terrazza io e la ragazza di Adriano laviamo i piatti.
<<Quindi, come va con Niccolò? Devi essere speciale, non ci presenta mai subito le sue ragazze>>
<<Io non sono.. la sua ragazza..>> dico un po' in imbarazzo.
Mi sento picchiettare la spalla.
<<Vuoi esserlo?>> dice Niccolò con una voce calda.
Le farfalle nello stomaco. Come a 14 anni. Mamma mia che disastro.
Gli sorrido.
<<No>> dico seria.
L'aria si fa cupa e lui sbianca.
Lo bacio. <<Si scemo, voglio esserlo>> dico fiera.
<<Vi lasciamo piccioncini, noi andiamo>> dice Adri.
Ci salutiamo e varcano la porta di casa.
Sbadiglio.
<<Hai sonnino stella?>>
Amavo quando mi chiamava così.
<<Mpochetto>> replico.
Sorride. Mi abbraccia da dietro e mi da un bacio sul collo. <<Vatti a cambiare e andiamo a nanna>> e mi da uno schiaffetto sul culo. <<Niccolò!>> lo rimprovero ridendo.
Fa spallucce e si accende una sigaretta.
Mentre mi cambio mi rendo conto di stare sorridendo da sola come una scema. Nella sua stanza attira la mia attenzione di nuovo quel foglietto con su scritto "Sei l'orgoglio mio più grande". Lo fisso. Lo prendo e lo giro. Dietro c'era scritto "la tua Wendy".
Federica.
Mi sentivo così inferiore a lei. Mi sentivo come se non potessi mai raggiungere quei livelli per Niccolò. L'ha amata con tutto se stesso, e chissà se la ama ancora.
Mi metto una maglietta sua enorme e rimango in mutande sotto.
Vado in terrazza e mi accendo anch'io una sigaretta. Era seduto che leggeva alcuni direct su Instagram. Mi siedo sulle sue gambe, gli do un bacio in guancia e continuo a fumare. Posa il telefono e mi abbraccia forte.
<<Resta con me>>
Mi giro e lo guardo negli occhi. Aveva gli occhi trasparenti. Ti faceva capire con un solo sguardo tutto ciò che provava. Mi sembrava impaurito e non capivo perché. Gli stampo un bacio sulle labbra. Spengo la sigaretta e lo prendo per mano.
<<Andiamo a letto>> gli dico.
Mi prende in braccio e mi posa sul suo letto a due piazze. Spugna ci segue e si sdraia ai piedi del letto.
<<Chiara>> sussurra Niccolò.
<<Si?>>
Mi accarezza i capelli. <<davvero vuoi essere la mia ragazza? O l'hai detto solo perché c'era Adriano?>>
<<Nicco, certo che voglio esserlo. Non riesco a staccarmi da te. Sei una droga per me.>>
Sorride. Mi da un bacio sulle labbra.
<<Dormi stella>>
Mi addormento così. Con il tocco del mio nuovo ragazzo.

<<Stella>> mi sento scrollare. Stropiccio gli occhi e lo guardo. Quanto era bello.
<<Buongiorno>> mi sorride. <<Sono le 10 dormigliona>>
Lo abbraccio. E mi lascio accarezzare.
Mi sembrava di star vivendo un sogno.
Mi porge la tazzina di caffè con lo zucchero e un cornetto alla crema.
<<Grazie Nicco>> sorrido. Con lui era un continuo sorridere. Mi portava il buonumore. Sento una lingua leccarmi il piede, mi giro, anche Spugna era venuto a darmi il buongiorno.
<<Dobbiamo passare da casa tua, così ti cambi e poi ti porto in un posto>>. Lo guardo emozionata. Ho sempre adorato le sorprese.
Mi lavo la faccia mi metto un paio di suoi pantaloncini e andiamo a casa mia.
Saliamo e nell'ascensore ridiamo e ci facciamo il solletico come due bambini.
Apro casa mia e mi fiondo in camera mia. <<Come devo vestirmi amò?>> grido dalla mia stanza.
<<Metti un costume stella>>
Metto un due pezzi azzurro e un vestitino corto bianco trasparente. Infilo le fila e prendo una borsa grande con una tovaglia, le ciabatte e la crema solare, mutande, reggiseno e la felpa della honiro di Nic.
Mi pettino i capelli ed esco dalla stanza. Lo trovo in cucina a fumare sul divano.
<<Niccolò non devi fumare li>> lo rimprovero. Mi porge la sigaretta. <<Tieni amore>> e mi da un bacio in bocca. Va in bagno. Io finisco la sigaretta affacciata alla finestra. Appena esce andiamo in macchina.
<<Dove andiamo?>> chiedo io impaziente.
<<Nel mio posto preferito>> dice.
Dopo poco meno di un'ora di macchina arriviamo davanti ad una villa. Entriamo nel cancello e vedo una casa grande, bellissima e una piscina.
<<Questo è il mio rifugio dal mondo>> dice con aria sognante.
Lo bacio.
Ero così contenta.
Posiamo le cose e ci tuffiamo in piscina.
<<Sai, non mi era mai capitato di provare certe sensazioni per una ragazza in così poco tempo. Ho amato Federica con tutta la mia anima e tutto il mio corpo, ma è stata una cosa piu lenta. Tu mi sei entrata nel cuore subito e non capisco perché.>>
Ogni volta che parlava di lei io mi irrigidivo. Nonostante avesse detto una cosa super carina su di me, quel nome mi faceva sempre sentire non abbastanza.
<<Ti manca a volte Federica?>>
<<No, non mi manca. Abbiamo entrambi appreso tempo fa la consapevolezza che non possiamo stare insieme. Lei ha delle esigenze che io non sono in grado di darle. Però ci vogliamo bene e questo non cambierà mai. Ci sentiamo ogni tanto, da amici.>>
<<Non esiste la amicizia tra due persone che si sono amate come voi>>
<<E invece sì, sai? Non avrei motivo di stare con te se volessi ancora stare con lei.>>
Effettivamente ero solo paranoica.
<<Chiarè, io l'ho capito che tu sei spaventata. Sei terrorizzata all'idea che qualcuno possa ferirti di nuovo. Ma io non ne ho intenzione. Io voglio renderti felice ora e sempre. Non ti posso garantire che sarò il fidanzato migliore del mondo, anzi ti posso garantire proprio il contrario. Però ti posso assicurare, adesso, che proverò in tutti i modi a non farti mai del male.>>
Queste promesse mi davano fastidio.
<<Non promettere ciò che non sei sicuro di poter mantenere>>
<<Ok, allora facciamo così. Non ti prometto niente. Però lasciami entrare nel tuo cuore. Voglio solo curare le ferite che hai. Non devi avere paura di me.>>
Lo guardo con gli occhi un po' lucidi.
Mi asciugo una lacrima.
Mi abbraccia. Mi spinge sott'acqua ridendo.
Riemergo. <<Brutto stronzo infame>> e iniziamo una lotta d'acqua.
Dopo un bel po' usciamo dalla piscina.
<<Stella fai la doccia, io nel frattempo cucino qualcosa per pranzo>>.

Dopo pranzo ci mettiamo sulle sdraio vicino la piscina sotto l'ombrellone e ci rilassiamo. Era quello il concetto che avevo io di relax. Era quello ciò che stavo cercando fuggendo dalla mia città.

Mi risveglio un po' rincretinita, e non trovo più Niccolò al mio fianco. Lo cerco in tutta la casa. Niente.
Sento delle mani davanti agli occhi.
<<Niccolò smettila>> dico ridendo.
Mi giro e mi bacia.
Mi prende la mano e mi porta nella sua camera da letto: c'era un letto a due piazze, un armadio e due comodini, e basta. Uscendo dalla porta a vetrate si arrivava alla terrazza del primo piano. C'era una chitarra, due sedie, un tavolino, tantissimi fiori.
Passiamo ore a parlare e coccolarci.
Prende la chitarra e suona "amati sempre". Vuole fatto un video da pubblicare su Instagram. Così lo riprendo. Era spettacolare. Pubblica il video su Instagram e già in pochi secondi era pieno di likes e commenti. <<Amo la mia gente>> dice quasi commosso leggendo tutti gli apprezzamenti.
Erano quasi le 7, il cielo era colorato di arancione e noi ci eravamo sdraiati sul suo letto da cui si vedeva benissimo il tramonto.
Ad un tratto si fa serio e mi guarda fisso negli occhi. Vede approvazione da parte mia e mi bacia il collo. Con le sue mani grandi e decise esplora il mio corpo, e io mi abbandono al suo tocco.
Mi sfila il vestitino e rimango in reggiseno e mutandine. Mi bacia le labbra e io ero così emozionata che non riuscivo a dire una parola.
<<Mi fermo se vuoi>> mi dice sussurrando.
Faccio segno di no con la testa.
Mi bacia tutto il corpo. Era dolce. E io piano piano stavo riuscendo a lasciarmi andare. E sentivo il mio corpo sempre meno rigido.
Prima di togliermi le mutandine, mi guarda negli occhi di nuovo. Era così tenero il fatto che cercasse la mia approvazione. Si voleva assicurare che io fossi pienamente d'accordo è convinta. Lo avevo già stampato nel mio cuore quel ragazzo.
Annuisco. E facciamo l'amore. Mi baciava il collo, mi guardava e mi rassicurava. Il suo sguardo mi dava sicurezza. Stringevo la sua pelle tatuata e mi rendevo conto di quanto bello fosse ogni secondo di più.
Era stata la volta più bella della mia vita.

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